Nei primi nove mesi dell’esercizio, Generali ha conseguito un utile netto in crescita del 40,4% a 1,6 miliardi di euro e un risultato operativo in miglioramento a 3,4 miliardi (+6,2%).
Quest’ultimo dato è stato influenzato positivamente dal segmento danni (+20,3% a/a a 1,3 mld). Su questo fronte, la società registra anche un combined ratio in miglioramento a 95,1% nonostante il maggiore impatto per 0,5 punti percentuali derivante dai sinistri catastrofali. I premi sono rimasti stabili a 16,2 miliardi (+0,1%).
Per quanto riguarda il ramo vita, il risultato operativo è calato nei nove mesi a 2,1 miliardi (-2%), registrando tuttavia nel 3° trimestre un recupero – che la compagnia definisce “significativo” – del 13,2%. I premi vita sono poi cresciuti a 32,8 miliardi (+0,9%), sorretti dai contratti linked (+10,5%) oltre che a minori capitali in uscita e all’andamento positivo della produzione. Complessivamente, i premi incassati sono saliti dello 0,6% a 49 miliardi, in un contesto che rimane sfidante.
Il segmento finanziario ha poi registrato un risultato operativo in crescita del 14,8% a 367 milioni di euro, grazie anche al fatto che le masse gestite per conto di terzi sono cresciute del 3,7% a 100 miliardi. Il dato di periodo e’ stato inoltre sostenuto da maggiori commissioni e maggiori profitti di realizzo sui titoli azionari, mentre il risultato operativo del segmento è cresciuto del 14,8% a 367 milioni.
A fine ottobre, il Solvency I è migliorato al 152%, in miglioramento sia rispetto a fine settembre (143%) sia rispetto al 139% registrato nella prima metà dell’esercizio.
Alla luce delle azioni intraprese, pur in presenza di un quadro macro-economico ancora incerto ma in linea con i propri obiettivi strategici, il gruppo triestino guidato da Mario Greco prevede per il 2013 un miglioramento del risultato operativo complessivo, a termini omogenei. Nei prossimi mesi, Generali proseguirà sia il processo di rafforzamento del capitale sia l’implementazione delle iniziative annunciate lo scorso gennaio nell’ambito del nuovo Piano strategico.
Risultati che hanno indotto all’ottimismo anche il Group Ceo, Mario Greco, secondo il quale – grazie alle azioni intraprese negli ultimi mesi – la compagnia triestina ha ottenuto “un significativo miglioramento della situazione patrimoniale. Stiamo facendo buoni progressi nella trasformazione del gruppo e i risultati che presentiamo oggi dimostrano che siamo ben posizionati per raggiungere i nostri obiettivi. Ora ci focalizzeremo ancora di più sul miglioramento della nostra redditività”.
Durante una conference call di commento ai risultati di periodo, Greco ha tuttavia spiegato che “ora è troppo presto per parlare di dividendo. Posso dire tuttavia che siamo ottimisti sulla chiusura dell’anno: abbiamo avuto tre trimestri” con risultati superiori a quelli “dell’anno precedente e ci auguriamo pertanto che questo trend sia mantenibile anche a fine anno. Il che ci induce all’ottimismo”.
La compagnia resta inoltre in attesa di un’offerta soddisfacente per cedere Bsi. “Non ci sono alternative alla vendita e confermiamo tutto quello che abbiamo già detto, vale a dire che si tratta di un asset con un buon valore e che – pur in una situazione di mercato non facile – intendiamo vendere a un livello adeguato” di prezzo. “Proseguiremo con contatti e trattative” finalizzati alla cessione della banca, ha inoltre spiegato Greco, “fino a quando non raggiungeremo il valore che riteniamo giusto”.
Nel giorno del Cda della partecipata Telecom, Greco ha infine detto di aspettarsi che “il management presenti piani che siamo pronti a valutare e discutere. Non abbiamo opinioni o preferenze; ci attendiamo che il management – che ha la nostra fiducia – fornisca opportunità di valorizzazione. Se saranno convincenti, le supporteremo”.
Intanto, mentre Clemente Rebecchini, che fa parte del consiglio di amministrazione della compagnia dal 2012, è stato nominato vice presidente di Generali, il cda della compagnia si sta organizzando per rispondere “nella maniera più appropriata” alle richieste dell’Ivass, che ha sollecitato il gruppo a rivalutare l’ipotesi di azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici, Giovanni Perissinotto e Raffaele Agrusti.
Comunque Greco ha escluso impatti contabili dalle operazioni finite sotto osservazione che risalgono al 2007 e 2008. “Non c’è nessun impatto contabile e non ci sarà, perché abbiamo già preso tutte le necessarie misure nel bilancio 2012”, ha spiegato.
“Stiamo parlando di fatti totalmente conclusi, transazioni avvenute tra il 2007 e il 2008, che non avranno ulteriori impatti contabili a bilancio. Tutte le persone coinvolte non sono più in società, non svolgono più alcun ruolo da tempo”.
“Il Cda farà le sue valutazioni”, ha assicurato Greco. “Dovremo valutare ancora l’eventualità’ di un’azione di responsabilità nei confronti dell’ex management e pertanto ci organizzeremo per tracciare nuove valutazioni. Spetterà prima al Comitato Rischi e poi al Remunerazione valutare e dare risposte”.