Cattolica Assicurazioni ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato in salita a 65 mln di euro (+25%), dato che tiene conto anche di svalutazioni su avviamenti e altri attivi per 24 milioni di euro.
Il risultato netto di gruppo è pari a 47 mln (42 mln al 30 settembre 2012; +11,9%) e la raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita ha raggiunto i 3,205 mld (+22,2%) grazie ad
una crescita molto significativa della produzione vita, in particolare tramite il canale distributivo bancario, ed un incremento nei rami danni, anche in questo caso, superiore al mercato.
Nei rami danni i premi salgono del 2,1% a 1,21 mld di euro. Nel comparto auto il Gruppo incrementa la propria quota di mercato, e, a fronte di un mercato italiano in contrazione, registra una raccolta pari a 749 milioni in crescita del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2012.
I rami non auto, con una raccolta premi pari a 462 milioni, risultano in leggera flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (471 milioni -1,8%), in linea con i trend di mercato.
Nel comparto danni la performance industriale, particolarmente soddisfacente, si riflette nel combined ratio, che passa da 95,9%7 al 30 settembre 2012 a 93,5%, evidenziando un ulteriore miglioramento anche rispetto a fine esercizio 2012 (95,6%7).
Nel segmento vita la raccolta del lavoro diretto si attesta a 1.981 milioni. La forte crescita rispetto all’anno precedente (1.421 milioni; +39,4%) è dovuta principalmente alla raccolta dei rami tradizionali I (+50,5%) e V (+48,2%) che segnano una netta ripresa. In generale, sull’incremento della raccolta hanno inciso in maniera rilevante, oltre al canale agenziale, il canale bancario (+54,4%) e Cattolica Previdenza (+131,1%).
Il risultato degli investimenti, si legge in una nota, è pari a 375 mln(rispetto ai 392 mln al 30 settembre 2012). Gli investimenti ammontano a 16,368 mld (15,939 mld al 31 dicembre 2012). Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 3,017 mld (3,014 mld al 31 dicembre 2012). Le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, grazie all’andamento favorevole della raccolta, crescono a 12,798 mld di euro (12,323 mld al 31 dicembre 2012).
Al 30 settembre il margine di solvibilità è pari a 1,56 volte il minimo regolamentare. Il patrimonio netto consolidato è pari a 1,517 mld. Il Combined Ratio, infine, si attesta al 93,5%.
Per l’intero esercizio 2013 Cattolica prevede un andamento tecnico di Gruppo in linea con quanto osservato nei premi nove mesi e la gestione degli investimenti proseguirà secondo criteri di prudenza tenuto conto della volatilità dei mercati finanziari.
Il Presidente – Paolo Bedoni – ha dichiarato: “I risultati del terzo trimestre confermano il percorso di crescita graduale e governata che, da un lato, consolida il posizionamento di mercato di Cattolica e, dall’altro lato, crea le premesse per scelte più strutturate e di medio-lungo periodo. Si delinea dunque la concreta realizzabilità di un progetto di sviluppo per il quale abbiamo lavorato proficuamente in questi anni e che ora diventa pienamente percorribile, anche grazie alle innovazioni statutarie introdotte nell’Assemblea straordinaria dello scorso dicembre che garantiscono una governance stabile e fortemente rappresentativa della sua base sociale ed azionaria”.
L’Amministratore Delegato di Cattolica Assicurazioni – Giovan Battista Mazzucchelli – ha dichiarato: “L’aumento del 25 per cento dell’utile a fine settembre è espressione di una crescita equilibrata ma ad ampio raggio di Cattolica pur in un mercato ancora appesantito dalla debolezza della domanda e dagli effetti negativi della lunga e perdurante depressione economica. Nell’ambito di un aumento della raccolta premi complessiva (ormai ampiamente oltre i tre miliardi) Cattolica segna un aumento del 2,1 per cento nei danni in un mercato in contrazione e del 39,4 per cento nel vita. In questo settore il mercato è in ripresa, ma Cattolica cresce in misura più che proporzionale grazie soprattutto al forte incremento della produzione vita tramite il canale distributivo bancario.
Si conferma nell’insieme la solidità patrimoniale del Gruppo anche grazie ad un ulteriore aumento del margine di solvibilità. Ci sono tutte le premesse per una fase ulteriore di crescita e di sviluppo di Cattolica”.