Torna la fiducia sui titoli di Stato italiani. A settembre, dopo alcuni mesi di fuga dall’Italia, gli investitori esteri sono tornati a puntare su Bot, Btp e Cct. Lo certifica la bilancia dei pagamenti pubblicata da Bankitalia che segnala l’inversione di tendenza avvenuta tra Agosto e Settembre. «E’ il primo effetto visibile dello scudo anti spread approvato dalla Bce» ha commentato Angelo Drusiani, gestore obbligazionario di Banca Albertini Syz: «Questo è il fattore principale, insieme alla credibilità del governo, che sta aiutando i paesi periferici dell’Eurozona, come Spagna, Portogallo e Italia» ha aggiunto. Ad agosto, dai portafogli dei gestori esteri erano usciti titoli di Stato italiani per circa 11 miliardi di euro, a settembre, tra Bot e Btp, sono stati acquistati dall’estero bond del Tesoro per 16,2miliardi di euro netti (saldo tra acquisti e disinvestimenti). Gli investimenti sono stati spalmati in modo omogeneo tra scadenze brevi (7,3 miliardi) e lunghe (8,9 miliardi), ma il salto maggiore è quello compiuti sulle scadenze a medio e lungo termine: in questo caso si è passati da un deflusso netto di 7,9 miliardi ad Agosto a un flusso di acquisti pari a 8,9 miliardi a Settembre. Sul ritorno degli investitori esteri si è espressa in diverse recenti occasioni Maria Cannata: il direttore generale del debito pubblico lunedì scorso ha detto che, grazie alle misure approvate dal governo e alla maggiore fiducia sulla tenuta dell’Eurozona, gli investitori stranieri sono tornati a mettere in portafoglio i bond. E non solo sul breve termine.
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