L’obiettivo è dare all’organo amministrativo strumenti adeguati per svolgere con più consapevolezza il proprio compito
di Anna Messia
I consiglieri di amministrazione delle compagnie di assicurazione finiscono dietro i banchi di scuola per imparare gli strumenti del mestiere. La novità è contenuta nell’ultimo provvedimento dell’Isvap, che ha rivisto le regole sui controlli interni e la gestione delle compagnie.
Probabilmente uno degli ultimi a firma del commissario straordinario (ed ex presidente) Giancarlo Giannini, visto che l’istituto passerà a breve sotto la gestione di Banca d’Italia con la nascita dell’Ivass. Ma si tratta di un intervento importante che, anticipando quanto contenuto nelle nuove regole europee di Solvency II, costantemente rinviate, ha l’obiettivo di conferire all’organo amministrativo delle assicurazioni italiane strumenti per garantire a tutti i componenti un livello di conoscenza adeguata alla gestione dell’impresa. Insomma, i consiglieri delle compagnie, che spesso sono impegnati in attività molto distanti dal settore assicurativo, dovranno dotarsi di un bagaglio di informazioni, da aggiornare costantemente, utile per avere un ruolo attivo in cda. Secondo le nuove regole, da subito in vigore, dovrà essere organizzato «un aggiornamento professionale continuo, esteso anche ai componenti dell’organo stessi, predisponendo piani di formazione adeguati ad assicurare il bagaglio di competenze tecniche necessario per svolgere con consapevolezza il proprio ruolo», scrivono dall’Isvap, «nel rispetto della natura, dimensione e complessità dei compiti assegnati e preservare le proprie conoscenze nel tempo».
Formazione che negli ultimi consigli di amministrazione delle Generali era stata in qualche misura fornita, organizzando pre-riunioni in cui venivano illustrate alcune aree di business, ad esempio l’andamento e le sfide della distribuzione delle polizze tramite internet e telefono che a fine 2001 l’ad di Genertel, Davide Passero, aveva presentato ai consiglieri. Basteranno informazioni di questo tipo o ci sarà bisogno di ricorrere a corsi professionali più tecnici? Il regolamento, su questo punto, non fa chiarezza. Saranno poi l’Isvap e soprattutto la nuova Ivass a valutare l’adeguatezza dell’informazione fornita ai consiglieri che secondo il nuovo regolamento, avranno tra l’altro anche il compito di fare un’autovalutazione «esprimendo orientamenti sulle figure professionali la cui presenza nell’organo amministrativo sia ritenuta opportuna e proponendo eventuali azioni correttive». (riproduzione riservata)