Assogestioni ha annunciato l’elaborazione di schemi-tipo di contratto tra fondi pensione e gestori per la stipula delle convenzioni per la gestione delle risorse dei fondi negoziali in regime di contribuzione definita, con e senza garanzia di restituzione del capitale o di corresponsione di un interesse minimo. L’obiettivo è quello di agevolare le società nel processo di definizione delle caratteristiche dei mandati di gestione.
Gli schemi di convenzione sono stati originariamente elaborati dalla COVIP nel gennaio del 1998 e, come ricordato nella circolare 118/12/C, che contiene i dettagli dei singoli contratti; l’intervento di revisione da parte dell’Associazione si è reso opportuno a seguito dell’evoluzione del quadro normativo e regolamentare che, con il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ha eliminato la previsione secondo cui rientrava, tra i compiti della Covip, anche quello di definire schemi-tipo di contratti tra i fondi e i gestori.
Assogestioni ha affrontato la questione nell’ambito dei lavori del Gruppo di lavoro previdenza e di un gruppo di lavoro ad hoc costituito, che ha visto anche la partecipazione delle principali società attualmente impegnate nella gestione delle risorse dei fondi pensione negoziali. Il risultato sono, appunto, gli schemi-tipo approvati dal Consiglio Direttivo di Assogestioni e inviati alla COVIP per opportuna conoscenza.
Naturalmente, ricorda la circolare 118/12/C la redazione degli schemi ha “preso le mosse dal documento a suo tempo elaborato dalla COVIP ai sensi dell’articolo 17, comma 2, lettera e), del decreto legislativo n. 124 del 1993, innovandolo in modo da tener conto della più recente evoluzione normativa e regolamentare”.