Aviva ha registrato un giro d’affari totale di 28,9 mld £ (36,3 mld €) nei primi nove mesi dell’anno, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo 2011.
Il comparto vita chiude in calo del 6% il periodo (22,2 mld £ – 27,8 mld €) mentre i rami danni e malattia segnano buoni risultati tecnici. Il combined ratio rimane stabile al 97%.
In particolare il giro d’affari risulta in forte calo in Irlanda (-38%), in Italia (-36%), in Spagna (-34%), in Polonia (-32%), in Francia (-17%), mentre cresce del 10% in USA e del 20% a Singapore.
Il risultato operativo, si legge in una nota, è in linea con quello registrato nel semestre, pari a 935 mln di £ (1.172 mln di euro), in calo del 10% sul primo semestre 2011.
L’assicuratore britannico continua la sua riorganizzazione, annunciata a luglio dal presidente John McFarlane, avviando un piano di riduzione dei costi (a fine anno avrà ridotto le spese di 250 mln £) e di razionalizzazione delle attività. Aviva ha confermato di avere in ballo la cessione delle attività vita in USA.