Nel 2011 il maggior numero di incidenti stradali con lesioni a persone si è verificato a maggio (20.274), mese in cui anche la media giornaliera è stata la più alta (654) e il numero di morti ha raggiunto il valore massimo di 367 in termini assoluti e 12 in media giornaliera. L’indice di mortalità risulta, invece, più elevato nel mese di agosto (2,3 morti ogni 100 incidenti) (Prospetto 6). Da segnalare che anche dicembre e gennaio, mesi durante i quali il traffico è stato più intenso a seguito delle festività natalizie, l’indice di mortalità ha raggiunto livelli più elevati della media annua, con 2,1 morti per 100 incidenti con lesioni.
Sulle strade urbane la frequenza più elevata degli incidenti si registra nel mese di maggio; per il complesso delle strade extraurbane, incluse le autostrade, invece, il numero più elevato di incidenti si rileva a luglio. Il maggior numero di morti si registra a maggio e agosto sulle strade urbane, a luglio e agosto sulle extraurbane. L’indice di mortalità è più elevato ad agosto e dicembre.
Domenica e sabato i giorni più pericolosi
Il venerdì è il giorno della settimana in cui si concentra il maggior numero di incidenti con lesioni a persone (32.121 pari al 15,6% del totale) e di feriti (44.229 pari al 15,1% del totale), mentre il sabato presenta la frequenza più elevata, in termini assoluti, per i decessi (641, pari al 16,6% del totale) (Prospetto 8). L’indice di mortalità presenta il valore massimo (2,8 morti ogni 100 incidenti) la domenica, seguita dal sabato (2,2%), mentre raggiunge valori compresi tra 1,6% e 1,7% nei restanti giorni della settimana.
Il picco di incidentalità alle 18.00, gli incidenti più gravi alle 5.00 del mattino
Per quanto concerne la distribuzione di incidenti stradali con lesioni a persone, morti e feriti durante l’arco della giornata (Figure 3 e 4), si confermano gli andamenti già manifestati nel 2010: un primo picco si riscontra tra le 8 e le 9 del mattino, fascia oraria nella quale si effettuano gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola; un secondo picco si osserva tra le 12 e le 13 in corrispondenza dei tragitti scuola-casa e in relazione alla mobilità di alcune categorie di lavoratori (professionisti, commercianti, ecc.) che usufruiscono dell’orario non continuato. La punta massima di incidentalità si registra, però, intorno alle ore 18, quando si cumulano gli effetti dell’aumento della circolazione dovuto agli spostamenti dal luogo del lavoro verso l’abitazione e di altri fattori quali l’accumulo di stress da lavoro e la difficoltà di percezione visiva dovuta alla riduzione della luce naturale non ancora sostituita da quella artificiale o in alcuni mesi al sole radente.
L’indice di mortalità si mantiene superiore alla media giornaliera (1,9 decessi ogni 100 incidenti) per tutto l’arco di tempo che va dalle 21 alle 7 del mattino, raggiungendo il valore massimo intorno alle ore 5 del mattino (6,0 decessi ogni 100 incidenti). In particolare, tra le 22 e le 6, arco di tempo convenzionalmente identificato con la fascia notturna, l’indice di mortalità assume i valori più elevati, compresi tra 2,2 e 6,0 decessi ogni 100 incidenti.
Incidenti di notte: più gravi fuori città, il giovedì e nei week-end
Nel 2011, nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6, convenzionalmente considerata per individuare la fascia notturna, si sono verificati 29.223 incidenti stradali (14,2% del totale), che hanno causato il decesso di 984 persone (25,5% del totale dei morti) e il ferimento di altre 46.359 (15,9% del totale dei feriti).
Gli incidenti con lesioni a persone del venerdì e sabato notte rappresentano il 40,7% del totale degli incidenti notturni; analogamente, i morti e i feriti del venerdì e sabato notte sono, rispettivamente, il 42,8% e il 43,3% del totale dei morti e feriti nelle ore notturne. Tali percentuali risultano analoghe, se analizzate separatamente, per le strade urbane ed extraurbane. L’indice di mortalità degli incidenti notturni è mediamente pari a 3,4 decessi ogni 100 incidenti, contro il valore di 1,9 decessi ogni 100 incidenti nel complesso. Per il 2011, l’indice di mortalità durante la notte e per giorno della settimana presenta il valore massimo in corrispondenza della domenica notte, 3,8 decessi ogni 100 incidenti. Elevato l’indice di mortalità anche il venerdì e sabato notte (3,6 e 3,5 morti per 100 incidenti). Considerando le diverse categorie di strada si evidenzia come siano le strade extraurbane (comprese autostrade e raccordi) a far registrare livelli più elevati degli indici di mortalità durante la notte: in particolare, si osserva il valore massimo la domenica e giovedì notte (7,9 decessi per 100 incidenti), ma anche il sabato notte (7,7 morti per 100 incidenti). Per le strade urbane i livelli dell’indice di mortalità sono più contenuti, assumendo valori simili durante tutti i giorni della settimana.
Il numero degli incidenti con lesioni avvenuti, nel 2011, durante la fascia oraria notturna, risulta più elevato rispetto al 2010 (rispettivamente 27.310 e 29.223 incidenti nel 2010 e 2011).