L’ISVAP ha elaborato le informazioni pervenute in riscontro alla Circolare n. 447/S del 27 giugno 2001 e alla lettera al mercato del 17 giugno 2011, riguardo i premi acquisiti all’estero nel 2010 dalle imprese di assicurazione nazionali, nonché la raccolta derivante dalle società di diritto estero controllate dalle compagnie italiane.
La raccolta premi complessiva relativa al lavoro diretto e indiretto, rami vita e danni, realizzata nel 2010 dalle imprese italiane attraverso le rappresentanze estere, le sedi nazionali operanti all’estero in regime di libertà di prestazione di servizi e le società di diritto estero controllate ammonta a 62.083,9 milioni di euro (prospetto n. 1), con un incremento dell’1,8% rispetto al 2009, anno in cui vi era stata una crescita del 4,7% rispetto al 2008.
I premi del lavoro diretto, pari a 53.528,8 (+1,4% rispetto al 2009), continuano a costituire la gran parte della raccolta realizzata, rappresentando l’86,2% del totale (86,5% nel 2009).
Premi acquisiti all’estero dalle imprese italiane attraverso le sedi nazionali e le rappresentanze estere
Le imprese di diritto italiano, tramite le rappresentanze estere (prospetto n. 2) e attraverso le sedi nazionali operanti all’estero in regime di libertà di prestazione di servizi (prospetto n. 3) realizzano una raccolta premi complessiva pari a 2.338,3 milioni di euro, in crescita del 13,6% sul 2009. In particolare, il portafoglio derivante dalle rappresentanze estere è pari a 688,6 milioni di euro (+10% rispetto al 2009), mentre i restanti 1.649,7 milioni di euro costituiscono la raccolta realizzata all’estero dalle sedi nazionali operanti in regime di libertà di prestazione di servizi (+15,2% rispetto al 2009).
Per quanto riguarda le rappresentanze, i premi del lavoro diretto ammontano a 385 milioni di euro (+2,4% rispetto al 2009), dei quali 304,9 milioni riguardano i rami danni e 80,1 milioni i rami vita. Come negli anni precedenti, i premi del lavoro diretto danni sono raccolti principalmente nei paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE), soprattutto in Portogallo (43,5% del portafoglio) e Regno Unito (12,5%), mentre i premi del lavoro diretto vita sono raccolti in gran parte nel Regno Unito (59,3% del portafoglio). I premi del lavoro indiretto ammontano a 303,6 milioni di euro, quasi interamente ascrivibili ai rami danni (295,8 milioni); come negli anni precedenti, il portafoglio indiretto è realizzato prevalentemente nel Regno Unito (77,4% del totale).
Quanto alla raccolta premi realizzata all’estero in regime di libertà di prestazione di servizi dalle sedi nazionali delle imprese italiane, i premi del lavoro diretto, che si attestano a 214,6 milioni di euro, di cui 188,9 relativi ai rami danni e 25,7 ai rami vita, sono raccolti nei paesi dello SEE, rispettivamente per il 59% e per il 33%. I premi del lavoro indiretto sono pari a 1.435 milioni di euro (+17,8% rispetto al 2009), di cui 1.195,5 relativi ai rami vita (+19,5% rispetto al 2009) e 239,5 relativi ai rami danni (+10,1%). Il 51% del portafoglio indiretto risulta realizzato nei paesi dello SEE: quello vita specialmente in Francia (17,9%), Germania (7,9%) e Austria (7,3%) e quello danni principalmente in Spagna (12,4%), Irlanda (8,9%), Grecia (7,2%) e Germania (6,4%). Per quanto riguarda i paesi extra-SEE, negli Stati Uniti d’America è raccolto il 21,1% del portafoglio indiretto vita e in Svizzera l’8,5% del portafoglio indiretto danni.
Premi acquisiti dalle società estere controllate (e loro rappresentanze generali) da imprese italiane
Con una raccolta pari a 59.745,6 milioni di euro (+1,3% rispetto al 2009), il portafoglio premi acquisito attraverso le società estere controllate da imprese italiane sia in regime di stabilimento (53.082,5 milioni di euro) che di libera prestazione di servizi (6.663,4 milioni di euro), mantiene il ruolo predominante, rappresentando il 96,2% della raccolta premi complessivamente realizzata all’estero dalle imprese italiane (prospetto n. 4).
I premi del lavoro diretto acquisiti delle società assicurative estere controllate dalle compagnie italiane ammontano a 52.929,1 milioni di euro (+1,4% rispetto al 2009), di cui 38.332,3 relativi ai rami vita (+1,3% rispetto al 2009) e 14.596,8 milioni ai rami danni (+1,9% rispetto al 2009). L’89,6% del portafoglio diretto vita risulta acquisito nei Paesi dello SEE, specialmente in Germania (33,4%), Francia (29%) e, in regime di libertà di prestazione di servizi, Italia (16,7%); tra i paesi extra SEE si segnala la raccolta realizzata in Israele (3,6%) e Svizzera (2,3%). Anche il portafoglio diretto danni risulta acquisito in larga prevalenza nei paesi SEE (83,4% del totale), in particolare in Francia (21,8%), Germania (20,5%), Spagna (14,7%) e Austria (9%).
I premi del lavoro indiretto ammontano a 6.816,5 milioni di euro (+0,6% rispetto al 2009), di cui 4.145,7 milioni nei rami vita (+0,2%) e 2.670,8 milioni nei rami danni (+1,3%). Il 78,8% del ortafoglio vita è acquisito nello SEE, in particolare in Francia (51,8%) e in Germania (22,1%), mentre l’attività negli Stati non appartenenti allo SEE si svolge in larga prevalenza negli U.S.A. (17,2% del portafoglio). La raccolta del lavoro indiretto danni deriva quasi interamente dai paesi SEE (98,2% del totale), specialmente Bulgaria (25,1%), Austria (24,8%) e Germania (22,7%).