Continua a migliorare nelle Marche l’andamento degli infortuni sul lavoro. Nel 2010 il calo è stato del 3,82%, con 25.160 episodi denunciati rispetto ai 26.160 dell’anno precedente: una percentuale sensibilmente migliore rispetto alla media nazionale, attestata intorno al -1,87%. Ancora più positivi i dati relativi ai casi mortali: 26 (20 dei quali in occasione di lavoro – ma la metà è legata alla circolazione stradale – e sei in itinere) rispetto ai precedenti 32, per una contrazione del 18,7%. Questi i numeri principali del Rapporto annuale 2010 dell’INAIL Marche.
Permane il negativo primato del settore delle costruzioni per il numero di infortuni (2.667 casi. pari al 10,6%), seguito da quello dei metalli. In controtendenza è il terziario, con un andamento crescente (+1,4%) da ascriversi principalmente al settore scuola (+31,3%) e al comparto sanitario, con un incremento del 17%, cui concorre significativamente la provincia di Ancona dove è ubicato il Polo Ospedaliero Regionale. Aumentano, invece, del 32,6% le malattie professionali (con un +86% in agricoltura), superiore al 22,2% della media italiana, con oltre 2.600 casi denunciati.
Nel corso della presentazione del Rapporto, il presidente della Regione, Gianmario Spacca e il direttore regionale dell’INAL, Carlo D’Amato, hanno firmato il quarto Protocollo d’intesa in materia d’igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro. “Come ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’incolumità e la salute dei lavoratori costituiscono valori primari per la società e la loro tutela è interesse non solo del singolo, ma di tutta la collettività”, ha commentato D’amato. “Per tale motivo riaffermiamo la volontà di portare avanti missione dell’INAIL in uno spirito di collaborazione e di sinergia con la Regione, le parti sociali, il sistema sanitario, le autonomie locali e le università”.
Fonte: INAIL