Casistica
Autore: Alberto Cauzzi e Silvin Pashaj
Assinews 225 – Novembre 2011
Nell’articolo dei primi di settembre non siamo riusciti a parlarvi di un ulteriore intervento, approvato proprio negli stessi giorni, che ha ulteriormente variato il quadro normativo-previdenziale che abbiamo descritto. Agosto infuocato, tanto che, come prospettato, un ulteriore intervento è stato effettuato.[ membership-mensile]
Difatti, a soli due mesi di distanza dalla precedente legge 111/2011, per adeguarsi alle sollecitazioni UE, è stato necessario un ulteriore intervento correttivo (il decreto legge 138/2011 convertito in legge ai primi di settembre) che, in ambito previdenziale, accelera la messa a regime dell’età di pensione delle donne. Tutti i provvedimenti, come già abbiamo ribadito, mirano al contenimento della spesa negli anni a venire tramite l’inasprimento dei requisiti di età per il pensionamento di vecchiaia e anzianità. Difficile misurare gli effetti di questo perverso combinato-disposto di regole, intricate, che si sovrappongono ed accavallano. Ecco perché riteniamo utile esporre una serie di quadri di sintesi, speriamo chiari ed esaustivi, seguiti da un panel di esempi che evidenziano ciò che è successo e quali sono stati gli impatti sulle varie categorie di lavoratori italiani. Le ultime notizie di questa fine di ottobre, tra l’altro, non fanno poi che accentuare il battage sul tema pensionistico ed anche la relativa confusione. In particolare tutto quanto il nostro presidente del consiglio ha presentato, sul tema pensionistico, lo scorso 26 ottobre è già di fatto legge attiva grazie a questi interventi che andremo a circostanziarvi.
La situazione, anche con i riquadri di sintesi, è alquanto articolata e complessa, difficile da decifrare. Di seguito alcuni esempi che possono aiutare a capire cosa realmente è successo. Gli schemi comparativi mostrano come, a parità di contribuzione, hanno impattato le tre leggi previdenziali susseguitesi da luglio 2010 a settembre 2011. Un ipotetico confronto, puramente teorico essendo già diventati operativi questi nuovi requisiti, che fa chiarezza su cosa è effettivamente successo. In tutti i casi c’è un allungamento più o meno consistente dei requisiti di entrata in pensione.
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