Euler Hermes Siac, compagnia di assicurazione del credito del gruppo Allianz, e Cariparma Credit Agricole hanno deciso di unire le forze per lo sviluppo di polizze per la copertura del rischio di credito a breve termine. Grazie all’accordo le imprese clienti dell’istituto avranno accesso facilitato all’offerta di prodotti assicurativi a copertura delle proprie vendite, sia in Italia sia all’estero, contro il rischio di mancato pagamento. E il tema è particolarmente caldo in questo periodo con le banche che, a causa della nuova crisi di liquidità, hanno stretto i cordoni sui finanziamenti. Mentre i mancati pagamenti delle imprese hanno ripreso a salire: a settembre gli importi medi sono stati pari a 20 mila euro, con un incremento del 36%. Indicatori che fanno pensare che si possa ripetere quanto avvenuto nel 2008, quando esplosero i fallimenti e gli assicuratori del credito in un solo anno bruciarono tutti i profitti accumulati dal 2000. «In questi anni, però, gli assicuratori hanno riequilibrato l’attività e allineato i premi e ora hanno le spalle sufficientemente larghe per sostenere un aumento dei sinistri», dice il direttore centrale di Euler Hermes Siac, Massimo Falcioni. Che in effetti hanno ripreso ad aumentare. E appare evidente che nell’attuale scenario economico l’assicurazione del credito può essere molto utile alle imprese per avere accesso ai finanziamenti bancari a costi più contenuti. «La difficoltà di incassare crediti e valutare la qualità del proprio portafoglio clienti è uno dei problemi più sentiti dalle aziende in questo periodo, soprattutto per chi opera all’estero», aggiunge Frantz Puccetti, direttore marketing imprese e corporate del gruppo Cariparma Crédit Agricole, «il perfezionamento di questo accordo rappresenta quindi un valido supporto per la gestione dei rischi aziendali. E guardiamo in particolar modo al settore agro-alimentare». In dettaglio la partnership prevede l’offerta di una polizza a forfait per le piccole aziende, mentre per le imprese più grandi verranno strutturati prodotti su misura, continua Falcioni, in particolare appunto, «per supportare le esigenze del distretto agro alimentare nelle province di Parma, Piacenza e Cremona».