Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Un piano messo a punto dall’allora commissario straordinario di Eurovita, Alessandro Santoliquido, oggi a capo delle divisione assicurativa di Unicredit, che si articolava in due fasi. Prima la nascita di Cronos, creata a fine 2023 per rilevare portafoglio e dipendenti di Eurovita e mettere in sicurezza clienti e lavoratori: una newco partecipata al 22,5% da Generali Italia, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita e Unipol e al 10% da Allianz. Poi, in un secondo momento, sarebbe stata avviata la divisione di polizze e dipendenti tra i cinque azionisti, con il conseguente scioglimento di Cronos. Il dossier è passato nel frattempo nelle mani di Enrico Mattioli, già cfo di Cronos Vita, che a maggio scorso è stato nominato direttore generale della compagnia dopo l’uscita di Santoliquido. L’operazione, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza sarebbe ormai definita a grandi linee: alla compagnia di Bologna verrebbe assegnato un portafoglio da 2,5 miliardi degli 11,2 miliardi complessivi. Lo stesso ammontare che verrebbe riconosciuto anche a Poste Vita. Mentre a Intesa Sanpaolo Vita andrebbero 2,4 miliardi e a Generali, a scendere, 2,3 miliardi. Poi Allianz, che di Cronos ha la quota azionaria più piccola, prenderebbe gli 1,5 miliardi restanti.
Luca Luciani mette ordine nella galassia societaria Telepass. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il ceo del gruppo del telepedaggio ha aperto i cantieri della cessione di Telepass Digital. All’interno della riorganizzazione societaria rientra anche la fusione per incorporazione di Telepass Broker in Telepass Assicura. Si tratta delle due controllate attive in campo assicurativo: la prima con funzioni di broker, la seconda invece opera da master general agent (mga) specializzato sulle polizze Rc Auto. Da oggi Telepass Assicura gestirà tutte le attività assicurative del gruppo e sui contratto Rc verranno distribuite le polizze di Verti, l’ex Direct Line che fa parte del colosso spagnolo Mapfre. Verti ha preso il posto del riassicuratore tedesco Munich Re.
Nel 2023 circa un’auto su quattro immatricolata in Europa era elettrica, ma nel 2024 il trend è ben diverso: l’incidenza dell’elettrico sulle vendite di nuove vetture è scesa al 21,2% e il calo interessa tutti i mercati principali, compresa l’Italia che, con la Spagna, si conferma il Paese europeo con il minor numero di auto elettriche immatricolate. Tra gennaio e fine agosto, infatti, queste sono scese del 12,3% su base annua, nonostante il potenziamento delle infrastrutture di ricarica e le innovazioni tecnologiche. Le evidenze emergono dallo Smart Mobility Report 2024 realizzato da Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, che comunque sottolinea come a giugno in Italia si sia registrato un vero e proprio boom dell’elettrico grazie all’ecobonus (+38,7% di nuove auto elettriche rispetto allo stesso mese del 2023).

Si consolida il processo di crescita tendenziale della raccolta netta realizzata dalle reti di consulenza: i dati di Assoreti indicano, per il mese di agosto, volumi totali per 2,4 miliardi di euro, in crescita del 4,5% su base annua. Per il secondo mese consecutivo si ritrova la prevalenza degli investimenti netti sui prodotti del risparmio gestito. Le risorse nette confluite su gestioni collettive, individuali e prodotti assicurativi-previdenziali rappresentano l’80,1% dei volumi totali, con un ammontare in crescita del 264% a 1,9 miliardi.
All’Agid (Agenzia per l’Italia digitale) il compito di sportello unico per la richiesta di riutilizzo dei dati delle pubbliche amministrazioni. Le imprese potranno contare sull’Agid, quale punto centrale di smistamento, per ottenere dalle pubbliche amministrazioni le informazioni da utilizzare nel ciclo produttivo. È quanto prevede il decreto legislativo di adeguamento della legislazione italiana al regolamento UE sul “governo dei dati” n. 2022/868 (“data governace act” o “DGA”), approvato in via definitiva dal consiglio dei ministri del 2 ottobre 2024.

Primo obiettivo? Consolidare la base attuale che vale quasi 8 miliardi di premi e il quarto posto assoluto nel Vita in Italia. Quindi si inizierà a ragionare su innovazione e nuovi prodotti. Intanto va chiusa la prima fase cruciale del percorso, ossia realizzare una nuova società operativa, al più tardi per fine 2026, che metta insieme il portafoglio ex UniCredit Allianz Vita e quello ex Cnp UniCredit Vita, creando nel Paese un nuovo soggetto rilevante nel mondo delle polizze. Poi nessuno può escludere che lo sguardo si apra anche all’estero. Alessandro Santoliquido, a capo del business assicurativo di UniCredit a livello paneuropeo, in questo colloquio con Il Sole 24 Ore, spiega strategie e prospettive della decisione, annunciata dalla banca la scorsa settimana, di salire al 100% delle due joint venture nel Vita in Italia, in essere con Allianz e con Cnp Assurances.