Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Rischio e rendimento sono due profili correlati in materia di risparmio e sul versante previdenziale va aggiunta la distanza dal pensionamento. MF-Milano Finanza ha fatto il punto su questi temi con Rosa Cocozza, docente di Economia degli Intermediari Finanziari all’università Federico II di Napoli, presidente del fondo pensione delle università istituito dal medesimo ateneo e membro del cda del Mefop.
Gli effetti del cambiamento climatico hanno iniziato ad influenzare le politiche monetarie di molte banche centrali e, sfortunatamente, questi fattori diventeranno ancora più rilevanti nel prossimo futuro. L’occorrenza di eventi climatici severi si è intensificata e così anche il loro impatto economico. I collocamenti di Catastrophe bond, più comunemente chiamati Cat bond, ovvero le obbligazioni che garantiscono gli emittenti dalle catastrofi naturali, hanno registrato un nuovo massimo storico, con una crescita del 38% rispetto all’anno precedente. Nel solo mese di maggio, per la prima volta nella storia, sono stati emessi ben 4 miliardi di dollari.
Diversamente da quanto succede in altre professioni, la carriera di uno sportivo professionista presenta peculiarità uniche sotto il profilo economico, essendo caratterizzata dal conseguimento di notevoli guadagni in poche stagioni (raramente la carriera di uno sportivo d’alti livelli supera 10-15 anni), cui segue un periodo in cui le entrate finanziarie diminuiscono drasticamente fino a cessare del tutto al momento del ritiro dall’attività agonistica (o addirittura prima, in caso di infortunio grave e invalidante alla professione). Inoltre non è da sottovalutare che le richieste quotidiane e la necessità di rimanere concentrati unicamente sulle proprie prestazioni spesso impediscono allo sportivo di riflettere in modo adeguato sulla fase successiva al termine della carriera, nella quale, fra l’altro, l’atleta non potrà nell’immediato accedere ai benefici pensionistici (fruibili solamente molti anni dopo il ritiro).

Hanno continuato a crescere nell’ultimo anno le richieste di risarcimento a seguito di attacchi informatici. E questo soprattutto a causa dell’aumento degli incidenti legati alla violazione dei dati e della privacy. È quanto emerge dall’outlok annuale di Allianz Commercial sulle prospettive del rischio cyber. La frequenza dei sinistri informatici di grandi dimensioni (oltre un milione di euro) è aumentata nel primo semestre del 14% e la gravità è cresciuta del 17% dopo il +1% del 2023. Gli elementi legati alla violazione dei dati e della privacy sono presenti in due terzi delle grandi perdite. Il numero totale di richieste di risarcimento per cyber attacchi nel 2024 dovrebbe stabilizzarsi, dopo un aumento del 30% della frequenza l’anno scorso, che ha portato a più di 700 richieste.
Sì alla confisca allargata perché la polizza non ripulisce il denaro. La misura di sicurezza patrimoniale è legittima se la provvista impiegata per comprare il bene sottoposto all’ablazione risulta costituita da somme tratte dallo svincolo del contratto assicurativo ma i premi versati alla compagnia non sono giustificati dall’esistenza di redditi leciti: la “mediazione” operata da strumenti contrattuali non rende lecite le provviste originariamente illecite o comunque non giustificate dal condannato. Così la Corte di cassazione penale, sez. quinta, nella sentenza n. 37494 dell’11/10/2024.
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato il restyling della normativa sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi. L’intervento si è reso necessario a causa delle caratteristiche sempre più digitali dei nuovi prodotti, dei nuovi modelli di business dell’economia circolare e delle catene di fornitura sempre più globali. In base alle nuove norme le piattaforme online potranno essere ritenute responsabili di un prodotto difettoso venduto sulla loro infrastruttura digitale come qualsiasi altro operatore economico; inoltre, per garantire che i consumatori siano risarciti per i danni causati da un prodotto fabbricato al di fuori del perimetro comunitario possono essere ritenuti responsabili dei danni la società che importa il prodotto o il rappresentante del produttore straniero con sede nell’Unione.
A Roma, hanno perso la vita quest’anno già 40 pedoni, uno alla settimana. L’anno scorso sono stati 43, ma mancano tre mesi al 31 dicembre. Spero che il record non venga battuto. Ci si preoccupa e non si fa niente, o molto poco. A Colonia, un milione di abitanti contro i tre milioni e mezzo della Città Eterna, nel 2023 i pedoni uccisi sono stati 14, oltre il doppio rispetto alle sei vittime del ’22. E nel ’21 furono due. Sempre troppi per i renani che hanno nominato un Fussverkehrbeauaftrager, parola composta e smisurata, cioè un incaricato per il traffico pedonale, un difensore civico di chi è minacciato da auto, ciciclisti, monopattini. Nel 1980 in Germania, le vittime del traffico furono circa 15mila, e 3720 erano pedoni. Nel 2022, le vittime furono 2788, di cui 378 pedoni. In Italia, 3039 di cui 485 pedoni. Ma la Germania ha 83 milioni di abitanti, gli italiani sono 59 milioni.

Un papello di quasi 12 pagine che racconta quello che poteva essere fatto per contrastare la siccità e non è stato fatto.  Interventi contenuti nel piano regionale di lotta alla siccità adottato dalla giunta regionale, allora guidata da Nello Musumeci oggi ministro per la Protezione civile: avrebbero potuto evitare il dramma che oggi stanno vivendo le campagne siciliane. E in particolare le coltivazioni di arance: secondo stime di Confagricoltura  Sicilia la produzione sembra destinata a dimezzarsi in questa stagione. Certo i conti veri saranno fatti alla fine della raccolta ma il dato è veramente allarmante: «Le notizie che ci arrivano dai nostri associati – dice il presidente di Confagricioltura Sicilia Rosario Marchese Ragona – non sono affatto incoraggianti: a noi risulta un probabile calo che sta tra il 40 e il 50 per cento. Se andiamo avanti così l’agricoltura siciliana tutta è destinata a sparire.