Secondo l’analisi condotta da ANIASA e Dataforce si registra un trend negativo delle immatricolazioni a noleggio nel terzo trimestre, con una quota di mercato nel 2024 che supera di poco il 28%

Le immatricolazioni del noleggio veicoli (auto + veicoli commerciali leggeri) hanno fatto segnare un’ulteriore e più accentuata contrazione nel terzo trimestre 2024: -21,9%, che ha interessato quasi in ugual misura il lungo termine (-22,1%) e il breve termine (-19,9%). Dopo 9 mesi, con una frenata iniziata nel secondo trimestre, il mercato del noleggio di vetture e veicoli commerciali chiude in negativo: -7%.

Sono questi i principali dati e spunti che emergono dall’analisi trimestrale sul settore del noleggio veicoli promossa da ANIASA, l’Associazione che in Confindustria rappresenta il settore della mobilità pay-per-use e dalla società di analisi di mercato Dataforce.

I dati negativi che emergono nell’analisi del terzo trimestre e dell’annata in generale indicano, più che una crisi del comparto, che rimane abbastanza allineato al mercato dell’auto nel suo complesso, un confronto con un’annata 2023 che in ambito noleggio a lungo termine (NLT) aveva stabilito un record delle immatricolazioni, perché aveva beneficiato di un ampio portafoglio ordini legato anche alle ritardate consegne del 2021 e 2022. Il noleggio a breve termine (NBT), invece, per la prima volta dopo la pandemia Covid-19 è tornato a crescere con decisione; ma l’accelerazione nei primi mesi dell’anno si è poi affievolita, soprattutto nel terzo trimestre. Nonostante la spinta abbia rallentato, il rent a car mantiene quest’anno una quota del 6,7% che non si vedeva da tempo. Per il noleggio a lungo termine, invece, la market share 2024 è scesa al 21,4%. Complessivamente il comparto del noleggio “pesa” sul mercato il 28,1%.

L’ANALISI PER UTILIZZATORE

Nel noleggio a lungo termine, confrontando le quote di mercato del noleggio ai privati (con e senza P.Iva) e di quello ad aziende dei primi 9 mesi di quest’anno con i quattro anni precedenti, si nota che la quota dei privati, in crescita tra il 2020 e il 2021, si è poi ridotta di 4,1 punti nel 2022 (ritornando allo stesso livello del 2020), per poi scendere in modo ancora più significativo nel 2023 (-4,6%). Un timido segnale di ripresa si è invece registrato quest’anno, con una risalita di mezzo punto, raggiungendo una market share del 15%. 85 noleggi su 100 nel 2024 sono dunque appannaggio dei clienti aziendali. Se si esclude una contrazione delle immatricolazioni di NLT aziendale nel 2021 conseguente alla pandemia, il dato del noleggio alle imprese è in crescendo. Il mezzo punto in meno del 2024 indica una sostanziale stabilità. Il noleggio a privati fino a maggio ’24 ha sofferto dell’ingiusta discriminazione sugli incentivi.

L’ANALISI PER ALIMENTAZIONE

Nel noleggio a lungo termine di auto l’alimentazione più diffusa è tornata a essere quella a gasolio (comprese le mild hybrid): 44,3% di market share nel terzo trimestre di quest’anno. Ma nei primi 9 mesi complessivi la quota è nettamente inferiore: 38,4%, il che significa che le immatricolazioni di diesel nel NLT sono tornate a crescere nell’ultimo periodo. Nel Q3 le immatricolazioni di auto diesel sono calate del 15%, a fronte di una media del mercato NLT di -22,7%. Una flessione decisamente inferiore a quella delle vetture a benzina, che hanno perso, rispetto al Q3 2023, il 41% delle immatricolazioni. Nel terzo trimestre la quota di mercato del benzina (comprese le mild hybrid) è scesa al 28,1%, quando nel 2024 (primi 9 mesi) è attestata al 37,7%, ossia una market share molto vicina a quella del diesel. Infatti, nel primo semestre il benzina era diventata la tipologia di alimentazione più diffusa nel long rent.

Le “ibride vere”, ossia full e plug-in, nel Q3 hanno cumulativamente superato il 20% del mercato del long rent. Ma mentre le full hybrid sono in crescita significativa nei volumi (+15,4% nel terzo trimestre), le plug-in hybrid sono invece in decisa flessione (-12,9%). Le full hybrid sono l’unico tipo di alimentazione in netta crescita quest’anno. Le auto elettriche stanno dando un timido segnale positivo, mantenendosi sugli stessi livelli del 2023: +0,2% delle immatricolazioni, con una market share del 6,3%, più alta rispetto a quella del mercato nel suo complesso. Nei primi 9 mesi del 2024 la quota delle BEV nel NLT è del 5,4%. Le auto a gas sono in flessione (-24,1% nel Q3), ma su volumi e quota di mercato trascurabili, contrariamente a quanto avviene nel mercato dei privati.

Nei veicoli commerciali leggeri, il diesel si mantiene su percentuali di valore assoluto (e cresce nel terzo trimestre fino a raggiungere il 91,6%, mentre la media annua è dell’87,1% di quota). I mezzi commerciali a benzina sono scesi addirittura al 3,7% quando nei trimestri precedenti avevano sfiorato il 10%. Gli “ibridi veri” valgono poco più dell’1% di market share, quindi sono quasi inesistenti: appena 156 immatricolazioni nel Q3 (149 full hybrid, 7 plug-in hybrid). I veicoli elettrici continuano a far segnare forti rallentamenti: la quota da luglio a settembre è del 2,3%, del 2,8% nel 2024. Quest’anno sono stati targati appena 1.369 LCV BEV. L’anno scorso nei primi 9 mesi furono 3.048.

Nel noleggio a breve termine, benzina (41,3% di quota nel terzo trimestre) e diesel (39,6%) si spartiscono quasi tutto il mercato delle auto. Questi dati però sono in controtendenza rispetto a quelli dei primi 9 mesi complessivi: il benzina nel 2024 vale il 63,3% di quota e il diesel il 28,2%. Le full hybrid nel Q3 sono salite al 7,2% di share (3,9% nei 9 mesi) e le plug-in hybrid sono al 4,9% (2,5% quest’anno da gennaio a settembre). Le auto elettriche hanno raggiunto il 6% nel Q3, mentre nell’anno rappresentano appena l’1,7 del mercato NBT Passenger Cars. Sempre più trascurabile la presenza delle auto a gas tra i rent-a-car.

Tra i veicoli commerciali leggeri, il noleggio a breve termine evidenzia una scelta pressoché obbligata verso il diesel: 94,2% di quota di mercato nel Q3. Nemmeno il benzina è preso in considerazione da questo canale, con una quota market share di poco superiore a 1 punto. Veicoli elettrici e a gas praticamente inesistenti in questo canale, sebbene gli LCV BEV nel Q3 siano saliti al 3,3% di market share (si tratta comunque di appena 74 unità).