Il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC), inizialmente elaborato su impulso di Christophe Béchu, allora Ministro per la Transizione Ecologica del governo francese, aveva lo scopo di intensificare le azioni contro gli sconvolgimenti climatici.
Il piano, che doveva incorporare alcune delle raccomandazioni della missione Langreney, è stato sospeso dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Ora, su iniziativa del nuovo Primo Ministro Michel Barnier, il PNACC è tornato alla ribalta. Durante una visita a Givors ed Éveux, nel dipartimento del Rodano, Michel Barnier ha presentato la terza versione del piano venerdì 25 ottobre, alla presenza di Agnès Pannier-Runacher, ministro francese della Transizione ecologica.
Il nuovo PNACC – si legge su L’Argus – comprende 14 misure prioritarie. Tra queste, spicca il rafforzamento del fondo Barnier: a partire dal 2025, questo fondo raggiungerà i 300 milioni di euro per intensificare il sostegno alle autorità locali e ai singoli cittadini nella prevenzione dei rischi naturali. Un’altra misura chiave, l’accesso universale alle assicurazioni, mira a garantire una copertura contro i rischi climatici accessibile e a costi contenuti per tutti, anche nelle aree più vulnerabili.
Le altre principali misure del PNCC:
- Prevenzione delle inondazioni: rafforzare le politiche di prevenzione per proteggere meglio le aree a rischio.
- Gestione dell’erosione costiera: ridefinizione dello sviluppo costiero per proteggere le persone dall’arretramento della linea di costa.
- Protezione contro il ritiro e il rigonfiamento dell’argilla: limitare i danni agli edifici causati da questo fenomeno geologico.
- Prevenzione dei rischi glaciali e periglaciali: adattare le misure di sicurezza nelle aree esposte.
- Prepararsi all’aumento degli incendi: implementare nuove misure per far fronte all’aumento degli incendi boschivi e di vegetazione.
- Rafforzare la protezione civile: ammodernare le attrezzature e le risorse per far fronte a catastrofi naturali sempre più frequenti.
- Adattare le abitazioni al caldo estremo: incorporare gli standard di comfort termico nelle ristrutturazioni energetiche per migliorare il comfort estivo.
- Diffondere tecnologie di raffreddamento rinnovabili: promuovere soluzioni di raffreddamento sostenibili per combattere le ondate di calore.
- Protezione dei lavoratori: rafforzare le norme di sicurezza per i lavoratori esposti alle alte temperature.
- Ristrutturazione degli immobili statali: integrazione sistematica delle questioni climatiche nella ristrutturazione degli edifici pubblici.
- Rinaturazione delle città: sviluppo di spazi verdi per rafforzare la resilienza urbana di fronte ai rischi climatici.
- Protezione dei gruppi vulnerabili dal caldo: introduzione di misure specifiche per proteggere i soggetti più vulnerabili durante le ondate di calore.