I danni assicurati provocati dai forti venti e dalle mareggiate che hanno accompagnato il passaggio dell’uragano Helene, la tempesta più potente che ha colpito la regione di Big Bind in Florida, sono state stimate tra i 3 e i 5 miliardi di dollari dal modellatore di rischi catastrofali CoreLogic.
Dopo aver toccato la Florida giovedì scorso, l’uragano si è spostato a nord verso la Georgia e le Caroline. Si tratta di un fenomeno metereologico tra i più potenti a colpire gli Stati Uniti dall’inizio delle registrazioni, con una larghezza di circa 420 miglia (675 km), dietro solo ad altri due uragani – Ida nel 2017 e Opal nel 1996, entrambi con una larghezza di 460 miglia.
CoreLogic prevede che i danni assicurati lasciati in eredità da Helene saranno divisi più o meno equamente tra Florida e Georgia. Helene ha toccato terra vicino a Perry, Florida, area che secondo CoreLogic è caratterizzata da standard di progettazione di resistenza al vento tra i meno rigorosi.
“Ci aspettiamo molti danni atipici nella regione di Big Bend in Florida a causa dell’inesperienza di questa zona nel sopportare uragani intensi”, ha affermato Tom Larsen, vicepresidente associato dell’unità hazard and risk management di CoreLogic. I media riferiscono che oltre 130 persone hanno perso la vita a causa di Helene, mentre inondazioni e venti devastanti hanno colpito le regioni del Sud-Est.