“Scor annuncia l’acquisizione di 9.000.000 di azioni proprie in seguito all’esercizio parziale dell’opzione di acquisto concessa nel 2021 da Covéa, e la successiva vendita di queste azioni a BNP Paribas Cardif in un’operazione fuori mercato”, si legge nel comunicato stampa del riassicuratore francese.
A fine agosto, Covéa deteneva l’8,8% del capitale di Scor, diventando così il maggiore azionista del riassicuratore francese dall’aprile 2016. Questo segna la fine di un’epoca per i due gruppi.
La transazione è resa possibile dal protocollo d’intesa concluso tra le due parti il 10 giugno 2021, su richiesta dell’Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR). Questo trattato di pace prevedeva la possibilità che Covéa effettuasse un ritiro ordinato e graduale dal capitale di Scor, a spese del riassicuratore. Il gruppo mutualistico ha concesso al riassicuratore un’opzione di acquisto ferma e irrevocabile su tutte le azioni che deteneva in Scor. Per un periodo di cinque anni, Scor ha mantenuto il diritto di esercitare questa opzione e di riacquistare le azioni detenute da Covéa a un prezzo di 28 euro per azione. Queste disposizioni hanno permesso a Scor di mantenere uno stretto controllo sul proprio capitale e di proteggersi da un nuovo tentativo di acquisizione da parte del suo azionista, di cui ha sempre rifiutato di diventare una filiale. Nel settembre 2018, Scor ha respinto l’offerta di acquisizione di Covéa, innescando una lunga e clamorosa disputa alla Borsa di Parigi.
Appena quattro mesi dopo la morte del suo emblematico presidente, Denis Kessler, il riassicuratore ha deciso di utilizzare questo meccanismo per riconquistare gran parte della sua indipendenza. “Il Consiglio di amministrazione di Scor, riunitosi oggi, ha autorizzato l’esercizio parziale di questa opzione, per un totale di 9 milioni di azioni SCOR, che rappresentano il 5,01% del capitale sociale al 31 agosto 2023”, si legge nel comunicato stampa, che aggiunge: “Queste operazioni sono volte a normalizzare l’azionariato di Scor”.
L’annuncio di Scor è stato confermato a fine della settimana da Covéa in un breve comunicato stampa. “Scor ha notificato a Covéa l’intenzione di esercitare una parte dell’opzione call sulle sue azioni prevista dall’accordo transattivo firmato il 10 giugno 2021 tra i due gruppi alla presenza dell’Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution, al prezzo previsto di 28 euro per azione, ha dichiarato il gruppo mutualistico. A seguito di questa transazione, Covéa rimarrà azionista di Scor con una quota superiore al 3,7%”.
La transazione riflette la volontà di Scor di allentare i legami con Covéa e soprattutto di voltare pagina rispetto all’era Kessler, spiega L’Argus in un articolo.