I nuovi provvedimenti sul tema previdenza inseriti nella manovra sul 2014 sono per la maggior parte nel solco di un inasprimento dei requisiti, senza modifiche all’impianto del sistema. Il bilancio finale è in ogni caso di una stretta in attesa di una più ampia riforma della previdenza il cui tema più rilevante resta sempre quello: l’introduzione di una qualche forma strutturale che dia la possibilità di un’uscita anticipata prima dei requisiti ordinari.
Le misure oggi in vigore (ape sociale, opzione donna, quota 103) sono state sostituite da un’unica e sola corsia di uscita anticipata, c.d. «flessibilità in uscita». Non ci saranno più finestre di rinvio del pagamento della pensione, bensì un meccanismo automatico di riconoscimento di incentivi a chi rimane al lavoro. Per tutte le lavoratrici madri a esclusione del «lavoro domestico» è previsto uno sgravio contributivo al “100%” fino, comunque, a un “massimo di 3mila euro annui”, senza limiti di reddito. Uno sguardo poi alle giovani generazioni, cioè quelle appartenenti al regime contributivo puro. La manovra eliminerà il requisito dell’importo soglia previsto, facilitando così l’anticipo del pensionamento. La terza novità riguarda i pensionati. Per la fascia tra quattro e cinque volte il minimo (quest’ultimo pari a 563,74 euro) l’indicizzazione sale dall’85 al 90%. Mentre viene tagliata dal 32 al 22% per quella sopra 10 volte il minimo, cioè gli assegni più alti (73.833 euro).
Il disegno di legge di bilancio 2024 non interviene sulla previdenza complementare ma di riflesso impatti ne può avere, soprattutto per i più giovani. Come spiega Andrea Mariani, direttore generale di Pegaso, il fondo negoziale per i dipendenti delle utility, con circa 37.500 iscritti, su un bacino di 57 mila lavoratori. “A complemento delle misure adottate bisognerebbe rendere sempre più sinergica l’azione della previdenza complementare che dovrebbe poter essere conteggiata per raggiungere il limite di tre volte l’assegno sociale. Per rilanciare la previdenza complementare bisogna rendere il sistema più flessibile e più finalizzato alla previdenza.”
Le soluzioni finanziarie per riuscire a iniziare a mettere da parte un tesoretto ci sono: piccoli esborsi mensili e alcuni sacrifici perfettamente sostenibili per costruirsi un futuro più tranquillo. Un giovane assunto può scegliere se lasciare il suo trattamento di fine rapporto (tfr) in azienda o destinarlo alla previdenza integrativa. Oppure ci sono i Pac. La variabile tempo e l’orizzonte di investimento di lungo periodo «rendono i Piani di Accumulo, i Pac, il miglior strumento per costruire l’esposizione azionaria di un giovane investitore in modo graduale e cadenzato, insegnandogli cosa significhi risparmiare e accumulare». Un’altra possibilità di investimento a lungo a lungo termine, quindi adatta ai giovani, sono i bond senza cedole, gli zero cupon, il cui rendimento è determinato esclusivamente dalla differenza tra il prezzo di emissione (e di acquisto) e il valore di rimborso.
C’è una stima elaborata qualche anno fa dai ricercatori Luca Beltrametti e Matteo Della Valle secondo cui l’ordine di grandezza del debito pensionistico sarebbe di due volte e mezzo il Prodotto interno lordo. Cinquemila miliardi di euro o giù di lì. Circa il doppio del debito pubblico. Non bastasse, risulterebbe anche il più elevato fra i principali paesi occidentali: nel Regno Unito, all’epoca di quello studio, era al 142%. Mentre in Germania non arrivava al 120% e negli Stati Uniti era inferiore al 70%.
Le penalità per un’uscita anticipata potrebbero erodere una parte significativa dei capitali, mentre i rendimenti minimi garantiti, specie quelli delle polizze più vecchie, potrebbero rivelarsi competitivi anche nell’attuale contesto di tassi d’interesse elevati. Dopo otto mesi di blocco delle polizze Eurovita dal 31 ottobre sarà possibile chiedere i riscatti dei prodotti Vita e per i 400 mila risparmiatori che hanno in portafoglio quei prodotti è tempo di riflessioni, analisi e buoni consigli.
Intesa Sanpaolo destinerà inoltre 1,5 miliardi a iniziative e progetti finalizzati alla riduzione delle disuguaglianze entro il 2027 per contribuire al bene della collettività, considerando gli importi destinati alle iniziative e quelli relativi ai costi delle strutture a supporto delle iniziative stesse. La banca guidata da Carlo Messina si è inoltre dotata di una nuova unità organizzativa dedicata, «Intesa Sanpaolo per il Sociale», con sede a Brescia.
In Italia le abitazioni di proprietà valgono 5.163 miliardi di euro (circa il 50% della ricchezza delle famiglie). Il patrimonio abitativo equivale a circa 2,9 volte il valore del Pil. L’80,47% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano. Inoltre, su un totale di 8,36 milioni di persone che vivono da sole, 4,12 milioni hanno 65 anni o più e di queste ben l’88,6% è proprietaria della casa in cui abita. Il Notariato ha elaborato una serie di proposte per rendere effettivo e più facile l’accesso alla casa, rispondendo al contempo alla necessità di favorire l’accesso alla casa anche da parte dei cittadini più giovani e di quelli meno abbienti e anche evitare il consumo di suolo per nuove costruzioni e provvedere alla manutenzione/riqualificazione di quelle esistenti.
Due giorni dopo la pubblicazione dei risultati dei nove mesi, chiusi con 6,7 miliardi di euro di utili, e la revisione al rialzo delle stime, l’assemblea di Unicredit ha dato via libera al piano di buyback da 2,5 miliardi. Via libera, inoltre, in sede straordinaria al cambio di governance dal sistema tradizionale a quello monistico. La gestione dell’azienda verrà demandata a un organo unitario, il cda, al cui interno è designato un apposito comitato di controllo formato da membri dello stesso board.
In settembre il risparmio gestito italiano ha fatto un passo indietro: secondo i dati di Assogestioni la raccolta netta ha visto 6,25 miliardi di euro di deflussi. Il patrimonio complessivo è sceso a 2.228 miliardi, penalizzato da un effetto di mercato negativo quantificato in un -1,7%. Dal segmento dei fondi aperti a maggiore partecipazione retail sono fuoriusciti 2,08 miliardi: i deflussi hanno interessato soprattutto i fondi azionari (-563 milioni), bilanciati (-1,5 miliardi) e flessibili (-2,56 miliardi). Al contrario, continuano gli afflussi sui prodotti obbligazionari che hanno raccolto 1,76 miliardi (+16 miliardi da inizio anno). Per quanto riguarda le gestioni di portafoglio istituzionali, la lettura provvisoria evidenzia 4,14 miliardi di deflussi. Leggermente in territorio negativo le gestioni retail a -230 milioni.
La condotta dolosa che il conducente, dandosi alla fuga, pone in essere dopo l’incidente, esprime la cosciente determinazione di non volersi assumere la responsabilità dei propri comportamenti, in quanto costui “decide scientemente di fare prevalere su tutto la propria impunità a scapito dell’interesse immediato delle persone coinvolte nell’incidente”. È quanto si legge nella sentenza n. 195 del 2023 (relatore il giudice Luca Antonini) depositata ieri in cancellaria con cui la Corte costituzionale ha dichiarato infondate le questioni sollevate sull’articolo 590-ter del codice penale nella parte in cui, se il conducente si dà alla fuga, porta il giudice ad applicare, per le lesioni personali stradali gravi, la pena invariabilmente fissa di tre anni di reclusione.
E’ sempre revocata la patente, in caso di incidente, a chi guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro. La Corte costituzionale, con la sentenza n. 194/2023, depositata ieri (redattore Giovanni Amoroso), ha dichiarato infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 186, comma 2-bis, del codice della strada, ritenendo che la sanzione accessoria della revoca della patente di guida costituisca una misura sanzionatoria non sproporzionata rispetto alla gravità intrinseca dell’illecito commesso.
Tutela Inail a 360 gradi per docenti e alunni delle scuole e d’istituti d’istruzione, statali e non statali. Per la prima volta la tutela è estesa ai bambini della scuola d’infanzia e, per gli alunni, opera anche per l’attività di apprendimento. Inoltre, sia per insegnanti che per studenti, copre ogni attività, anche all’esterno come viaggi d’istruzione, visite didattiche, giochi della gioventù. Unica eccezione, e solo per alunni, è l’infortunio in itinere per il tragitto casa-scuola; ma opera negli spostamenti tra scuola e luogo di svolgimento di attività trasversali e orientamento. A precisarlo è l’Inail nella circolare 45/2023, illustrando la novità del decreto Lavoro (dl n. 48/2023).
Il prepensionamento quota 104 ritorna 103, ma diventa poco appetibile o quasi inaccessibile. Chi nel 2024 incrocerà le braccia a 62 anni avendo 41 anni di contributi sulle spalle, infatti, riceverà la pensione tutta calcolata con la regola contributiva. E durante gli anni di anticipo del pensionamento fino a raggiungere 67 anni, la riceverà comunque per l’importo massimo mensile di 2.272 euro. Ancora: la finestra di attesa sale da tre a sette mesi nel settore privato, da sei a nove in quello pubblico.
L’assemblea di Mediobanca convocata oggi deciderà l’assetto del nuovo consiglio per il prossimo triennio. L’affluenza sarà nutrita, forse sopra il 75%, sostenuta dalla forte partecipazione dei fondi. Si profila un confronto vivace tra liste dopo settimane di acquisti sul titolo. Le sorprese potrebbero arrivare dagli acquisti recenti, dal prestito titoli e dalle astensioni.
La manovra istituisce una sezione speciale per il finanziamento delle garanzie Sace con una dotazione iniziale di 5 miliardi. E’ questo lo stanziamento pubblico previsto per le riassicurazioni che Sace può fornire alle compagnie assicurative per ridurre l’esposizione ai rischi derivanti dalle polizze catastrofali, rese obbligatorie per le imprese.
Vanno nella direzione auspicata dalla Bce le aspettative sull’inflazione 2023-2024-2025 dei previsori professionali, nell’ultima indagine della Banca centrale europea per il quarto trimestre 2023 pubblicata ieri. Le aspettative ancorate attorno all’obiettivo del 2% a medio termine rafforzano l’ultima decisione del Consiglio direttivo, che ha mantenuto i tassi invariati (tasso sui depositi al 4%) e che non ha modificato la tabella di marcia dei reinvestimenti del programma Pepp.
La nuova iniziativa governativa sulla riscossione accelerata da parte dell’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente del contribuente “inadempiente”, contenuta tra le pieghe delle bozze del Ddl di Bilancio 2024, potrebbe essere un nuovo “elemento” di proposta commerciale per le reti di vendita delle polizze che, come è noto, sono impignorabili (oltre ad essere insequestrabili e a fuoriuscire dall’asse ereditario). Chissà se questo motivo di vendita particolare, qualora il provvedimento di riscossione accelerata divenisse operativo già il prossimo gennaio, come sembra, ridarà smalto alle polizze? Le rivalutabili e le multiramo sono quelle più solide anche rispetto a eventuali azioni esecutive da parte del Fisco e dei creditori. Mentre sulle unit la giusprudenza è più ballerina. Nell’ultimo periodo, infatti, non sono sfuggite alla crisi anche queste tipologie di polizze.
Moneyfarm debutta nell’offerta di polizze assicurative d’investimento. Come Plus24 è in grado di anticipare la società di consulenza finanziaria indipendente con approccio digitale, lancerà Moneyfarm Sicura con due opzioni di investimento: Moneyfarm Sicura100, polizza di ramo I (gestione separata Lifin), e Moneyfarm Sicura&Dinamica, multiramo che combina ramo I (gestione separata Lifin) e ramo III (unit linked per lo più in Etf).
Nella legge di bilancio 2024 è stato introdotto l’obbligo per le imprese di stipulare, entro la fine del 2024, polizze catastrofali, a meno di incorrere in sanzioni da un minimo di 200mila fino a un massimo di un milione di euro.
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