Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Il fondo di garanzia per le assicurazioni vita, annunciato nei giorni scorsi dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti inizia a prendere forma nelle bozze del disegno di legge di Bilancio che introduce anche l’obbligo per le imprese italiane di stipulare una polizza catastrofale e per le assicurazioni di offrirle, con multe fino a 1 milione in caso di rifiuto. «Il fondo di garanzia assicurativo dei rami vita» avrà un propria governance e prevede in particolare un impegno proporzionato alle dimensioni delle compagnie, con la dotazione finale pari allo 0,5 per cento dell’importo delle riserve tecniche dei rami vita. In pratica si tratterebbe complessivamente di circa 4 miliardi considerando che le riserve tecniche complessive del sistema sono pari a 800 miliardi. In ballo sono poi stati tirati anche gli intermediari (banche, Poste o grandi agenti) che abbiano una raccolta premi vita di almeno 50 milioni di euro, con un contributo dello 0,4 per mille della raccolta premi vita intermediata nell’anno precedente.
Entro il 2027, si legge nella bozza del disegno di legge di Bilancio che va una volta per tutte oltre i titoli, una commissione nominata dal ministero dell’Economia, con il contributo del Cnel, dovrà valutare i parametri e i criteri da utilizzare per permettere la rivalutazione delle prestazioni previdenziali e sociali. C’è subito da gestire l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, che sarà pieno solo per gli assegni fino a quattro volte il minimo. Andare in pensione diventa comunque un po’ più complicato. Per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 sale l’importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell’età di vecchiaia. La soglia dei contributi passa da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale. A valori del 2023 vuol dire passare da 1.409 euro a 1.660. E dal 2025 per lasciare il lavoro in anticipo potrebbero non essere più sufficienti 42 anni e 10 mesi di contributi, oltre ai tre mesi di finestra mobile, perché viene anticipato alla fine del 2024 il periodo nel quale non sono previsti adeguamenti alla speranza di vita.
L’obiettivo, entro il 2027, è raggiungere in Italia 190 milioni di ricavi e per arrivare a tagliare il traguardo il broker inglese Howden è pronto a fare nuove acquisizioni, con nove operazioni che sono già sotto osservazione. Nel 2022 Howden ha chiuso il bilancio in Italia con ricavi per 93,5 milioni, mentre quello del 2023 (che si chiude in anticipo a settembre) ha mostrato una crescita a 108,2 milioni, che sale a 113 milioni (+21%) includendo anche le ultime due acquisizioni. Howden sul fronte dei ricavi punta a raggiungere nel 2024 quota 130 milioni per poi salire nel 2027 a 190 milioni.
Nel 2023 la spesa in welfare in Italia crescerà a 632,4 miliardi di euro, con una progressione tendenziale del 3,7%, includendo nel perimetro i tre pilastri tradizionali di sanità, politiche sociali e previdenza, oltre all’istruzione. Il dato emerge dal rapporto del think tank Welfare Italia, presentato al Forum 2023 e organizzato dal gruppo Unipol in collaborazione con The European House-Ambrosetti. La spesa previdenziale assorbirà in particolare oltre la metà delle risorse, ovvero il 50,3% di quella complessiva. A seguire, la spesa sanitaria (21,5%), quella in politiche sociali (16,9%) e in istruzione (11,3%).
Un altro trimestre oltre le attese per Unicredit che ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con 6,7 miliardi di euro di utile netto contabile. Per l’ad Andrea Orcel la chiave è racchiusa nel piano della banca. «C’è una spinta dovuta ai tassi sì, ma continuiamo a dare risultati oltre le attese anche perché abbiamo un piano che continua a spingerci oltre», ha dichiarato in un’intervista a Class Cnbc. «I nostri costi, per esempio, sono scesi del 2,3%: questo non è normale di per sé, ma lo è perché stiamo eseguendo il nostro piano di trasformazione».
Ieri la banca ha presentato i numeri dei nove mesi che hanno visto utili a quota 6,69 miliardi (+67,7% rispetto a un anno fa) e ricavi a 17,86 miliardi (+22,2%), grazie soprattutto alla performance del margine di interesse, balzato del 43,3% a 10,39 miliardi. Alla luce di questi risultati Unicredit (salita in borsa dell’1,45% a 23,02 euro) ha alzato le stime per il 2023: la banca vuole raggiungere un margine di interesse di almeno 13,7 miliardi, che si tradurrà in ricavi superiori a 22,2 miliardi. L’utile netto stimato sarà pari o superiore a 7,25 miliardi. L’istituto intende poi mantenere la redditività del 2024 in linea o superiore a quella del 2023 e distribuire agli azionisti almeno 6,5 miliardi. Altro fronte aperto sono le alleanze. Se lunedì 23 la banca ha annunciato un accordo industriale con il secondo istituto greco Alpha Bank, altre novità potrebbero essere all’orizzonte. Un’area di forte attenzione per Unicredit rimane quella dei pagamenti. La banca è alla ricerca di un partner industriale con il quale sviluppare una campagna di investimenti tecnologici e tra i candidati alla finestra ci sarebbe Nexi.
Calpers, il fondo pensione dei dipendenti pubblici della California, sosterrà la lista del cda nell’assemblea di Mediobanca di sabato 28 ottobre. L’endorsement dell’investitore Usa arriva dopo quelli di Norges, di Clastrs (fondo pensione degli insegnanti californiani) e di New York City Comptroller (società che ha in gestione il fondo pensioni dello Stato di New York).
Credit Agricole Italia ha lanciato una nuova campagna interamente dedicata al Mutuo Casa, proponendosi ancora come un partner di riferimento per famiglie e giovani. In un contesto di mercato reso sempre più complesso da tensioni geopolitiche, caro prezzi e tassi d’interesse al rialzo, il gruppo ha infatti deciso di offrendo ai propri clienti il nuovo «Mutuo CA Greenback» a condizioni che l’istituto definisce come «molto competitive».
Il prepensionamento si paga. Si paga con una parte della pensione. Chi vorrà sfruttare «quota 104» per incrociare le braccia a 63 anni di età, infatti, dovrà rinunciare al 12% della quota di pensione c.d. «retributiva», cioè calcolata sui contributi versati da prima dell’anno 1996 e, in teoria, fino all’anno 2012. Se l’età di pensionamento è 64 anni, il taglio è del 9%; del 6% se è 65 anni, del 3% se è 66 anni. A stabilirlo, tra l’altro, è la bozza di Manovra 2024 sul capitolo pensioni e, in particolare, nelle norme sulle «misure di flessibilità in uscita», cioè per l’anticipo del pensionamento. Si confermano le tre uscite vigenti quest’anno, ma con notevole stretta ai requisiti: ape sociale, opzione donna, quota 104.
Pensione di vecchiaia più facile per le giovani generazioni, con un freno però a quelle anticipate. La legge di Bilancio si occupa anche dei lavoratori appartenenti al regime contributivo puro perché hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, per questo più penalizzati sui versanti della carriera lavorativa (diritto a una pensione) e della misura delle pensioni. La manovra elimina il requisito dell’importo soglia, così facilitando l’anticipo del pensionamento. Più difficile invece ottenere la pensione anticipata.
Diminuiranno sensibilmente gli oneri di trasmissione di documenti all’Anac da parte delle stazioni appaltanti a partire dal primo gennaio 2024; sufficiente inviare il link del proprio sito dove sono pubblicati gli atti di gara. L’Anac fa notare che insieme all’introduzione dell’e-procurement e all’appalto totalmente in digitale, scatterà un’importante misura di semplificazione consistente nell’invio dei documenti con una modalità semplificata di trasmissione per tutti gli affidamenti di importo pari o superiore a 5.000 euro.
Deve essere risarcito anche il danno esistenziale al lavoratore licenziato sulla base di un addebito rivelatosi ingiusto, che lo costringe a subire un processo penale dal quale esce indenne. E ciò perché non basta al datore pagare l’indennità risarcitoria prevista dall’articolo 18 dello statuto dei lavoratori oppure ristorare la lesione all’immagine e la perdita di chance: accanto al danno morale, cioè la sofferenza che si esaurisce nella sfera intima, c’è il danno alla vita di relazione che si produce nella sfera esterna dei rapporti del lavoratore, professionali e non. Così la Cassazione nell’ordinanza 29335/23, pubblicata il 23 ottobre dalla sezione lavoro.
Allagamenti e viabilità nel caos per un nubifragio a Roma. Le strade si sono trasformate in torrenti anche nel Bolognese, soprattutto a Porretta Terme e Gaggio Montano. Danni registrati poi su Liguria, Toscana e Friuli Venezia Giulia.
Governance Esg, finanza verde, filiere che cambiano e guardano a uno sviluppo attento al Pianeta. Si è chiuso ieri il terzo appuntamento dei Green & Blue Talk, organizzati da Rcs Academy e Corriere della Sera. «In Italia, dopo 10 anni di tassi a zero, siamo tornati al valore del risparmio. Le banche sono in grande competizione tra loro per offrire dei rendimenti e per quanto riguarda i programmi green, ognuna cerca di offrire soluzioni che garantiscano redditività, sicurezza e, all’interno della sicurezza, anche la tutela dell’ambiente».