Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

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Sui modelli 231 urge un triplice aggiornamento per adeguarsi agli obblighi legati alla disciplina sul whistleblowing. È quanto raccomandato dal documento “Nuova disciplina del Whistleblowing e impatto sul dlgs 231/2001”, pubblicato dal Consiglio nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), e che offre indicazioni alle aziende private per rendersi compliant al dlgs 24/2023. Tra i vari temi, il documento si sofferma proprio sugli effetti della nuova disciplina sui modelli organizzativi 231 e sui relativi aspetti operativi, illustrando i plurimi piani su cui l’adeguamento del modello 231 deve operare: la verifica di adeguatezza del canale interno di segnalazione; l’adozione (o l’aggiornamento, ove esistente) del regolamento interno/procedura di whistleblowing; e l’introduzione nel sistema disciplinare, quale parte integrante del modello, di sanzioni nei confronti di coloro che accertano essere responsabili delle violazioni previste dalla nuova disciplina.
Di recente la Corte di giustizia dell’Unione europea (Cgue), con la sentenza C-286/22
ha escluso le biciclette elettriche dalla categoria dei veicoli a motore: di conseguenza non devono sottostare all’obbligo di assicurazione. Per quanto riguarda i monopattini elettrici, c’è da tenere presente che il nuovo Codice della strada che dovrebbe entrare in vigore alla fine dell’anno dispone che ci sia l’obbligo di assicurazione. Se si considera la Responsabilità civile, che assicura da danni accidentali a terzi, oggi esistono due possibilità: la prima è quella compresa all’interno della cosiddetta polizza Rc capofamiglia, una copertura che si compone di diverse parti e che può essere arricchita aggiungendo garanzie opzionali che vanno ad aumentare il grado di copertura, come per esempio il danno causato a cose o persone quando si è alla guida di un monopattino o di una bicicletta. La seconda possibilità, invece, è quella di sottoscrivere assicurazioni specifiche per i mezzi di mobilità urbana.
Dal rapporto dell’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility emerge che il numero di noleggi totali nell’ambito dello sharing dei veicoli è cresciuto del 41% rispetto al 2021 per un totale di circa 49 milioni di viaggi, in crescita rispetto al periodo pre-pandemia (2019) del 77%. Sono in aumento anche il numero di servizi attivi nelle città italiane, passati dai 190 del 2021 ai 211 del 2022, e il numero di mezzi a disposizione degli utenti è salito da 89 mila a 113 mila. Il 95% della flotta in condivisione è a zero emissioni.
Per le infiltrazioni derivanti dal lastrico solare risponde in ogni caso il condominio, quale custode del bene, tenuto in tale veste alla sua manutenzione. E ciò anche nel caso in cui il difetto sia imputabile all’originario venditore e proprietario unico del fabbricato. E perfino nel caso in cui quest’ultimo, all’atto della vendita e della contestuale costituzione del condominio, abbia riconosciuto in via transattiva ai condòmini una somma di denaro a fronte di tali vizi, con rinuncia dei medesimi alla relativa garanzia contrattuale. Lo ha chiarito la seconda sezione civile della Cassazione nella recente ordinanza n. 28253, pubblicata lo scorso 9 ottobre 2023, che consente di fare il punto sulla questione, sempre attuale, dei danni da infiltrazione.
La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, di cui all’art. 2051 c.c., opera anche per la p.a. in relazione ai beni demaniali, con riguardo, tuttavia, alla causa concreta del danno, rimanendo l’amministrazione liberata dalla responsabilità suddetta ove dimostri che l’evento sia stato determinato da cause estrinseche ed estemporanee create da terzi, non conoscibili né eliminabili con immediatezza, neppure con la più diligente attività di manutenzione, ovvero da una situazione la quale imponga di qualificare come fortuito il fattore di pericolo, avendo esso esplicato la sua potenzialità offensiva prima che fosse ragionevolmente esigibile l’intervento riparatore dell’ente custode. Ne consegue che è obbligo per l’ente proprietario di una strada quello di prevenire e, se del caso, segnalare qualsiasi situazione di pericolo o di insidia inerente non solo alla sede stradale ma anche alla zona non asfaltata sussistente ai limiti della medesima, al fine di evitare danni non solo ai mezzi, anche ai pedoni. E’ quanto affermato dalla Cassazione, sez. 3 civ., con l’ordinanza n. 27137 del 22/9/2023.

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Non più solo uno strumento di responsabilità sociale, ma anche una strategia per attrarre e fidelizzare il personale, nella consapevolezza che la competizione si gioca sempre più sul capitale umano. È l’evoluzione del welfare aziendale, vale a dire l’insieme di somme, prestazioni, opere e servizi di utilità sociale che le aziende possono mettere a disposizione della generalità di dipendenti o di alcune categorie soltanto (e dei loro familiari) per promuovere il benessere economico, fisico, psicologico e sociale degli stessi. Un trend che può apparire sorprendente nella stagione in cui tutti gli sforzi sono concentrati sulla transizione digitale; occorre però considerare che la tecnologia – almeno fino a un certo livello di sofisticazione – è ormai divenuta una commodity e a fare davvero la differenza sono le persone, con le loro competenze e motivazioni.

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Quota 104 con le penalizzazioni; taglio del cuneo rimodulato, con 7 punti in meno solo per i redditi fino a 15mila anziché 25mila; più difficile per chi sta nel contributivo andare in pensione a 64 anni. Sono le principali sorprese della bozza di disegno di legge di Bilancio, approvata una settimana fa dal governo e non ancora consegnata al Parlamento.

L’ultimo dato Istat di settembre vede il tasso tendenziale, anno su anno, in leggera discesa al 5,3 per cento. Ridotto di 0,1 punti percentuali rispetto ad agosto. Anche l’inflazione di fondo, quella cosiddetta core, al netto dei beni energetici e degli alimentati freschi, è in diminuzione dal 4,8 al 4,6%. Ma non è molto distante dall’indice nazionale (Nic), cioè dal già citato 5,3%. Il fatto che l’inflazione di fondo non sia molto distante da quella generale significa che siamo stati particolarmente bravi – e lo diciamo con una punta di sarcasmo, a replicare, all’interno del nostro sistema produttivo e distributivo, i geni moltiplicatori del carovita. Anche a settembre il cosiddetto carrello della spesa registra un incremento, anno su anno, particolarmente vivace, pari all’8,4%.
Sabato prossimo, 28 ottobre, secondo la volontà del co-fondatore Enrico Cuccia, Mediobanca riunirà alle 10 l’assemblea dei soci per l’assise più vivace degli ultimi anni.
Sulla figura del presidente, Delfin ha concentrato i suoi sforzi, chiedendo un candidato alternativo e condiviso. Nagel è stato inamovibile e così al vertice di Mediobanca sabato prossimo verrà confermato il vertice che ha guidato la banca negli ultimi quindici anni, compreso il direttore generale Francesco Saverio Vinci. All’inizio dell’ultima settimana, tutto lascia supporre che si vada incontro alla vittoria della lista del consiglio uscente. Il voto dei fondi sarà comunque decisivo. Un anno fa parteciparono al voto il 60 per cento circa degli aventi diritto, ma Caltagirone non era parte all’assemblea. Gli esperti suggeriscono che tanto più i partecipanti supereranno il 70 per cento degli aventi diritto, tanto più sarà avvantaggiato Nagel e la sua lista.

Più di uno su dieci tra i professionisti che andranno in pensione con il solo sistema contributivo va oltre il minimo dei versamenti previdenziali. In tutto nelle contribuzioni del 2021 l’11,49% degli iscritti alle Casse nate con il Dlgs 103/1996 è riuscito a risparmiare qualcosa in più del minimo richiesto dal proprio ente per incrementare il (magro) assegno pensionistico futuro. Sono otto le categorie professionali raggruppate negli enti “più giovani”. Si tratta di psicologi, biologi, infermieri, periti industriali più le professioni riunite nell’ente pluricategoriale, Epap (geologi, attuari, chimici e fisici, agronomi e forestali). Al vertice di chi accumula di più sul montante contributivo ci sono gli attuari. Anche con le integrazioni, però, le pensioni contributive in generale restano molto basse, persino inferiori ai 100 euro mensili. Conta anche la giovane età degli enti: chi va in pensione oggi ha accumulato qui, al massimo, 26 anni di versamenti.
Il professionista deve non solo procedere subito alla cancellazione dei dati su richiesta dell’interessato, ma deve di propria iniziativa cancellare i dati, quando non sono più necessari rispetto allo scopo per cui sono stati raccolti. Infatti, l’articolo 17 del Gdpr (regolamento sulla privacy) garantisce il diritto alla cancellazione dei propri dati personali, dando all’interessato il diritto di ottenerla al verificarsi di determinate circostanze, tra cui il fatto che i dati non siano «più necessari rispetto alle finalità per i quali sono stati raccolti o altrimenti trattati». A questo diritto, quindi, corrisponde un obbligo del titolare del trattamento di cancellare i dati non più necessari «senza ingiustificato ritardo».