LA GESTIONE DELLE LITI ASSICURATIVE
Autore: Marco Mannucci
ASSINEWS 357 – novembre 2023
Quando in Italia si sente parlare di debito pubblico, il pensiero si focalizza giustamente su quella quota di spesa nazionale che non è coperta dalle entrate tributarie e di conseguenza viene finanziata attraverso l’emissione di titoli di Stato.
Proprio a fine 2022 il rapporto debito/PIL, nostra nota dolente, è stato stimato intorno ad un preoccupante 150%. Purtroppo, però, abbiamo un altro debito pubblico non meno assillante, quello della giustizia, vale a dire il cumulo di processi iniziati e non ancora terminati rappresentati dalle richieste di giudizio dei cittadini a cui lo Stato non ha ancora fornito risposta.
La situazione in Italia e il confronto con l’Europa
Al 30 giugno 2022 i processi civili pendenti in Italia ammontano a 2.881.886, che sommati ai 2.405.275 del settore penale salgono complessivamente a 5.287.161.
Ora, al di là dell’aridità dei numeri, facciamo una rapida riflessione: se la popolazione del nostro Paese si avvicina a 59 milioni, significa che circa un italiano su dieci attende giustizia, spesso da anni, e tutti sappiamo che, se essa si manifesta con un corso eccessivamente tardivo, ancorché corretta sotto il profilo tecnico, viene percepita come diniego di giustizia.
Al riguardo, il sito del Ministero ci indica come i tre gradi di giudizio richiedano mediamente 7 anni e 3 mesi complessivi, anche se talvolta viene superato il limite dei 10 anni! Per inquadrare meglio il problema va considerato anche il tasso di litigiosità nazionale in ambito processuale.
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