Il mercato londinese dei Lloyd’s, ha pubblicato un report su uno scenario di rischio sistemico che mostra come l’economia globale sia esposta a perdite fino a 3,5 trilioni di dollari, in caso di un attacco cyber ai sistemi di pagamento dei servizi finanziari nei prossimi cinque anni.
Lo scenario di rischio dei Lloyd’s – prodotto in collaborazione con il Cambridge Centre for Risk Studies – modella l’impatto economico globale di un ipotetico, ma plausibile, attacco informatico che potrebbe comportare un’interruzione diffusa del business a livello globale.
Sono nove gli ipotetici scenari di rischio sistemico sviluppati in modo da rivelare il potenziale impatto economico di ciascuno scenario in 107 Paesi, secondo tre livelli di gravità: grave, grave ed estremo.
Gli Stati Uniti, la Cina e il Giappone sono i tre Paesi esposti alle perdite più elevate nei prossimi cinque anni.
Le potenziali perdite degli Stati Uniti risulterebbero pari a 1.100 miliardi di dollari, seguita dalla Cina con 470 miliardi di dollari e dal Giappone con una esposizione di 200 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda i tempi di ripresa dei singoli paesi o regioni, secondo i Lloyd’s dipendono dalla struttura della loro economia, dai livelli di esposizione e dalla resilienza.
Utilizzando il PIL come misura centrale, è stato calcolato che la perdita economica globale di un attacco informatico contro un importante sistema di pagamento di servizi finanziari ammonterebbe a 3,5 trilioni di dollari su un periodo di cinque anni.
La perdita economica varierebbe da 2,2 trilioni di dollari nello scenario di gravità più basso fino a 16 trilioni di dollari in quello più estremo.
Lo studio evidenzia come gli attacchi cyber continuino a minacciare aziende e governi, con la conseguente crescita dei costi annuali di manutenzione, prevenzione e risposta agli attacchi. Si tratta di un rischio complesso che potrebbe incidere gravemente sulla società, poiché incide su aree come le catene di approvvigionamento e la geopolitica.
Tuttavia, quello delle assicurazioni cyber è un mercato in crescita che a fine 2022 valeva poco più di 9 miliardi di dollari di premi lordi, mentre per i prossimi anni si prevede che salirà tra i 13 e i 25 miliardi di dollari entro il 2025.
Bruce Carnegie-Brown, presidente dei Lloyd’s, ha commentato: “Siamo impegnati a rafforzare la resilienza rispetto al rischio sistemico e lo scenario di rischio pubblicato oggi evidenzia l’importante ruolo dell’assicurazione nel supportare e proteggere i clienti dalla potenziale minaccia informatica che rappresenta per le imprese e la società. L’interconnessione globale del cyber significa che è un rischio troppo ampio e complesso per essere affrontato da solo. Pertanto dobbiamo continuare a condividere conoscenze, competenze e idee innovative tra governi, industria e mercato assicurativo per garantire la resilienza della società contro la potenziale portata di questo rischio”.