Il settore dei ricambi automotive in Italia è in crescita. Secondo i dati del Barometro Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA, il fatturato aftermarket – che include i produttori di componenti per la distribuzione IAM – ha segnato un rialzo significativo del 11,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa performance è un segno positivo dopo il +13,6% registrato nel 2022.
A un primo trimestre 2023 in aumento del 13,6%, fa seguito un secondo trimestre a +8,6%. Guardando all’andamento delle singole famiglie prodotto, tutte presentano una variazione positiva.
Gli incrementi più rilevanti sono quelli dei componenti undercar (+25,7%) e dei componenti motore (+13,6%). Seguono i componenti di carrozzeria e abitacolo (+9%) e con incrementi più contenuti i materiali di consumo (+6,3%) e i componenti elettrici ed elettronici (+4,8%).
Massimo Pellegrino, coordinatore della sezione Aftermarket del Gruppo Componenti ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), sottolinea che nonostante la crescita, il settore deve affrontare sfide importanti: “D’altra parte, non siamo ancora usciti del tutto dalla crisi dei semiconduttori, delle materie prime e dell’energia, criticità che toccano anche il comparto aftermarket.
In questo contesto, la nostra filiera deve aver chiaro quali sono le sfide del presente e del prossimo futuro, in primis quelle legate alla transizione energetica e digitale e al pacchetto normativo Fit for 55, che ci esortano a investire in nuove competenze, soprattutto digitali, per stare al passo con le nuove tecnologie della mobilità, incluse quelle di assistenza alla guida”.
Pellegrino aggiunge che il settore deve anche considerare il crescente numero di veicoli gestiti da società di noleggio a breve e lungo termine, l’ascesa degli intermediari legati alle assicurazioni e all’e-commerce, nonché l’interazione in crescita tra la distribuzione dei ricambi attraverso nuovi modelli di business definiti dalle case automobilistiche.