di Francesco Sottile
Importante intervento da parte di Maria Bianca Farina, Presidente Ania, nel corso dell’Ania Insurance Summit andato in scena lo scorso 3 ottobre a Roma. L’occasione è stata buona per fare il punto sull’attuale momento storico che stiamo vivendo, nonché per presentare opportunità e sviluppi dell’intero comparto assicurativo: “dal cambio climatico, alle transizioni tecnologiche, alle rivalità geopolitiche, alle dinamiche demografiche e migratorie, al difficile equilibrio fra stabilità dei prezzi e stabilità finanziaria”.
La premessa è stata la celebrazione dei 30 anni dalla nascita del Mercato Unico europeo, “un traguardo di straordinaria importanza per tutti gli Stati membri, poiché ne favorisce la prosperità, la competitività, la coesione e la trasparenza dei sistemi economici. Oggi il Mercato unico riunisce ben 450 milioni di persone e 24,5 milioni di imprese, rappresenta il 18% del PIL mondiale ed è stato fondamentale per la curva di sviluppo di tutti i paesi dell’Unione in questi tre decenni”. Un pensiero va certamente anche all’Ucraina: se da una parte è vero che l’integrazione europea ha portato la pace, dall’altra non si può dimenticare come “la guerra stessa scatenata dalla Russia, le transizioni tecnologiche e nell’energia, e le rivalità fra grandi potenze stanno portando persino gli Stati Uniti a un profondo ripensamento. Tornano di moda la politica industriale, l’intervento pubblico, l’orientamento degli investimenti pubblici e privati in base alle priorità geostrategiche dei grandi attori internazionali”.
Farina conclude la premessa mostrandosi comunque convinta che i protagonisti dell’industria finanziaria possiamo fornire un grande contributo a questi processi di trasformazione.
Ma ci sono anche altre sfide che attendono l’Europa, in primis invecchiamento della popolazione e transizione demografica: “I tassi di natalità sono in riduzione praticamente in tutta Europa e il tema si sta imponendo come fondamentale per la crescita e la sostenibilità del welfare ovunque nel continente”. E ancora: “Nel 2020 il numero di bambini nati nell’Unione europea si è attestato a 1,5 per donna, ben al di sotto del 2,1 necessario per mantenere l’equilibrio demografico. Entro il 2050, il 30% della popolazione europea sarà over 65 con le prevedibili serie ripercussioni sugli attuali sistemi di welfare, che necessitano, sin d’ora, di interventi che ne rafforzino la sostenibilità”
Secondo Farina un importante contributo potrà sicuramente essere fornito dall’intelligenza artificiale generativa, che secondo Bloomberg, potrebbe raggiungere un valore di mercato di 1.300 miliardi di dollari entro il 2032 nel mondo. Ma una precisazione è doverosa secondo la Presidente Ania: “l’Intelligenza Artificiale da sola non potrà mai sostituire l’uomo, che resta al centro. Renderà obsolete alcune professioni, ma ne sta già creando altre e proseguirà a farlo. Sempre secondo Bloomberg, grazie all’IA verranno creati circa 69 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi cinque anni, dando nuovo slancio alla crescita e aumentando le possibilità di diversificare la nostra economia. La nostra industria può fare da modello in Europa per mostrare come questa nuova tecnologia possa creare valore per l’economia senza diventare motivo di disgregazione e destabilizzazione nella società”.
Infine, Farina concentra la sua attenzione su come il comparto assicurativo può contribuire a giocare un ruolo chiave nello sviluppo del mercato europeo. In primis, creando nuovi prodotti e servizi capaci di rispondere sempre più alle mutevoli esigenze di protezione e di investimento degli assicurati. Ma indispensabile è anche “l’implementazione di partnership finanziarie pubblico-private. In relazione, ad esempio, ai rischi legati al cambiamento climatico, il potenziamento del sistema di protezione dei cittadini, delle imprese e dei territori dovrebbe sempre far leva anche sulla mutualizzazione assicurativa dei rischi”.