L’INDUSTRIA SVILUPPA NUOVI MODELLI ECO E PROMUOVE LA DIFFUSIONE DELLE STRUTTURE DI RICARICA
di Irene Greguoli Venini
La mobilità si evolve e diventa sempre più sostenibile e condivisa. Anche se c’è stata una battuta d’arresto nell’immatricolazione delle auto elettriche nella prima parte del 2022, l’industria del settore si muove in questa direzione, per esempio sviluppando nuovi modelli e promuovendo la diffusione delle infrastrutture di ricarica. Cresce, inoltre, l’utilizzo di veicoli condivisi con più viaggi realizzati in questo modo, soprattutto per quanto riguarda la micro-mobilità: il car sharing cambia aspetto con meno noleggi ma più lunghi, mentre c’è stato un boom dei monopattini nel 2021.
Le immatricolazioni di auto elettriche frenano in Italia. Secondo l’ultima edizione dello Smart Mobility Report dell’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, in Italia nel 2021 ci sono state 137mila nuove auto elettriche immatricolate contro le 60mila del 2020 (+128%), a loro volta quasi il triplo rispetto a quelle del 2019. I primi sei mesi del 2022, invece, hanno segnato una battuta d’arresto, registrando un -17% per le Bev (Battery electric vehicle, ovvero le macchine interamente elettriche) e un -2% per le Phev (Plug-in hybrid electric vehicle, in cui il motore a combustione ricarica la batteria se la potenza non è sufficiente) considerando lo stesso periodo dello scorso anno.
Le cause del calo sono l’instabilità del contesto geo-politico, la sempre più grave carenza di materie prime e di semiconduttori che bloccano la filiera, il costo dell’energia, ma anche l’incertezza e la rimodulazione degli incentivi all’acquisto, ora rifinanziati fino a tutto il 2024, mentre fino al 2025 (salvo proroghe) si potrà ricorrere al Superbonus per l’installazione di punti di ricarica privati.
Per quanto riguarda i veicoli diversi dalle auto l’andamento è più positivo: in Italia è molto cresciuta l’elettrificazione dei veicoli commerciali leggeri, con un +237% sul 2020 e dei bus (+89%), mentre le biciclette elettriche hanno registrato un +5%. Continua il trend di crescita, seppur contenuto, anche per i carburanti alternativi (ovvero metano, GPL e idrogeno).
I possibili scenari di sviluppo. L’Osservatorio Smart Mobility prevede però che in Italia ci sarà un cambio di passo nell’immatricolazione dei veicoli elettrici già entro il 2025, cui seguirà tra il 2025 e il 2030 una crescita sostenuta, affiancata da una progressiva diminuzione del parco auto circolante (-9% a fine decennio rispetto ai valori attuali), dovuta alla dismissione di mezzi alimentati con motori a combustione interna. Il numero di veicoli elettrici, però, potrebbe variare da 3,9 a 8,2 milioni (quasi il 23% del totale) a seconda di quali iniziative saranno messe in campo.
Più modelli disponibili sul mercato italiano. In tutto ciò l’industria si sta muovendo, per esempio sviluppando nuovi modelli di auto e promuovendo la diffusione delle infrastrutture di ricarica. Infatti, sono sempre più numerosi e performanti i modelli di auto elettrica disponibili sul mercato, a riprova di come l’industria automotive stia puntando sulla mobilità sostenibile: in Italia a metà 2022 erano disponibili 170 diversi modelli di auto (+44% rispetto sul 2021 e +93% sul 2020), con una prevalenza di veicoli ibridi (103, +45% rispetto al 2021 e +71% rispetto al 2020) rispetto a quelli completamente elettrici (65, +44% rispetto al 2021 e +106% rispetto al 2020). Per quanto riguarda le vetture interamente elettriche, nel triennio 2020-2022 si è registrato un aumento dell’efficienza di ricarica e del chilometraggio medio percorribile, a fronte di un prezzo medio costante o in calo, ed è in crescita anche la potenza di ricarica massima accettata dai veicoli. Analizzando l’offerta di modelli ibridi, invece, emerge che nel triennio 2020-2022 si è verificato un incremento del prezzo medio di vendita, a fronte di un aumento del chilometraggio percorribile in elettrico, in particolare di quelli appartenenti ai segmenti medi.
Considerando l’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici nel 2021 c’è stata una crescita. Nel caso dei punti di ricarica ad accesso pubblico, a fine anno ne sono stati stimati oltre 1,7 milioni a livello mondiale (+35% rispetto al 2020), di cui 469mila nuove installazioni (contro le 445mila del 2020).
In Europa a fine 2021 si stimavano circa 340 mila punti di ricarica ad accesso pubblico, di cui l’88% a ricarica normale e il 12% a ricarica veloce, con una diffusione disomogenea che emerge soprattutto in relazione alla ricarica autostradale, molto importante come abilitatore dei viaggi sulle lunghe distanze. Da questo punto di vista in Italia, invece, a luglio 2022 si stimavano solo 250 punti di ricarica ad accesso pubblico di tipo rapido e ultrarapido in ambito autostradale, distribuiti in modo molto diverso nelle varie regioni.
Esaminando la ricarica ad accesso privato, emerge che a fine 2021 ci sono oltre 15 milioni di punti di ricarica stimati a livello globale, di cui circa il 70% installati in ambito domestico, con una forte crescita delle installazioni nell’ultimo anno in linea con la crescita del mercato delle auto elettriche. Da questo punto di vista in Italia si osserva un tasso di crescita maggiore rispetto a quanto registrato a livello globale: gli oltre 88 mila dispositivi di ricarica installati nel corso del 2021 (+250% anno su anno, grazie in primis al Superbonus) fanno salire lo stock installato a fine 2021 a circa 130mila unità.
Continua il trend della mobilità condivisa. Secondo il “Rapporto sulla sharing mobility” dell’Osservatorio Nazionale sulla Sharing Mobility, in Italia nel 2021 i livelli di utilizzo dei servizi di veicoli di condivisione sono tornati a salire come nel periodo pre-pandemia: i viaggi realizzati con questa modalità sono stati in tutto 35 milioni circa, con un +61% rispetto al 2020; l’83% dei noleggi avviene su un mezzo di micro-mobilità.
Continuano a crescere anche le flotte che diventano sempre più leggere, piccole ed elettriche, passando dagli 84,6 mila veicoli del 2020 ai circa 89mila nel 2021, ripartiti tra monopattini (51%), bici (31%), scooter (10%) e auto (7%); i mezzi elettici passano dal 63% al 77% nell’ultimo anno.
Le città dove la mobilità condivisa è più utilizzata sono Milano e Roma, ma anche Palermo e Napoli stanno crescendo su questo fronte.
Considerando il carsharing, l’unico servizio in difficoltà nei noleggi brevi è quello a flusso libero, che però cresce sui noleggi di durata medio-lunga, puntando a diventare il mezzo alternativo all’auto di proprietà. Nel 2021, infatti, i servizi a flusso libero hanno registrato l’8% di noleggi in meno del 2020, ma è aumentata la durata dei noleggi arrivata a 43,7 minuti e superiore di 11 minuti circa rispetto al 2019. Vanno meglio invece i servizi di carsharing con stazione che hanno segnato un +22,2% di viaggi rispetto al 2020; il 32% delle auto è elettrico o ibrido e l’elettrico è aumentato del 12% rispetto al 2020.
L’offerta di bikesharing in Italia nel 2021 è regredita rispetto all’anno precedente a causa di una ricalibrazione delle flotte nelle grandi città; c’è però da tenere presente che tra la fine dell’anno e l’inizio del 2022, in particolare nelle grandi città dove gli stessi operatori dei servizi di monopattino-sharing hanno arricchito la loro flotta con migliaia di bici elettriche, il bikesharing è cresciuto rispetto al 2020 sul fronte della domanda, con un +56% per il bikesharing a flusso libero con 4,6 milioni di noleggi e un +22% con 3,4 milioni di noleggi per il bikesharing con stazione.
L’anno scorso si sono diffusi molto anche i servizi di monopattino-sharing, segmento che da solo ha registrato la metà dei noleggi totali fatti in Italia (17,9 milioni), più che raddoppiando la performance dell’anno precedente con un’offerta di oltre 35mila monopattini. Alle 24 città dove il servizio era attivo nel 2020 se ne sono aggiunte altre 15 nel 2021 (Benevento, Brindisi, Cagliari, Catania, Frosinone, Grosseto, Imperia, Novara, Padova, Palermo, Piacenza, Prato, Ragusa, Reggio Emilia, Teramo).
Risulta in forte espansione anche l’uso degli scooter in condivisione, che nel 2021 sono tornati ai livelli di domanda del 2019 (+5%) con un’offerta di circa 9 mila scooter.
Anche in questo caso nel 2021 si sono aggiunte nuove città in cui è disponibile il servizio (Benevento, Bergamo, Grosseto, La Spezia, Lago di Garda, Lecce, Pescara, Taranto). La flotta italiana di scooter in sharing è quasi completamente elettrificata.
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