Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Indagini negli uffici postali e via web sul gradimento dei prodotti, che valgono 1,6 miliardi di commissioni l’anno
La pandemia ha trasformato il concetto di salute, modificando lo scenario di spesa e anche gli interessi degli italiani, sempre più attenti al tema del benessere e alla prevenzione di malattie: si calcola che per l’80% delle persone la salute rappresenti l’assoluta priorità. Ecco quindi che anche il settore dell’assicurazione in campo sanitario deve rispondere alle sfide del post-Covid, adattandosi alle nuove esigenze e mettendo in campo nuove proposte. Il quartetto tradizionale dell’assicurazione (vita, invalidità, infortunio e spese mediche) sta così cambiando la sua forma, come è emerso durante uno dei dibattiti della rassegna Milano Festival delle Assicurazioni di Class Editori.
Il mondo delle assicurazioni, ormai sbarcato nel digitale, deve essere in grado di dialogare con tutti i potenziali clienti, offrendo soluzioni pensate per le esigenze e i desideri delle differenti fasce di età. Temi al centro della tavola rotonda “La nuova domanda, tra Millennial e settantenni” nell’ambito della quarta edizione del Milano Festival delle Assicurazioni di Class Editori.
La nascita di clienti sempre più digitalizzati fa sì che il mondo assicurativo sia un terreno fertile per le startup, ma la strada da compiere è ancora molta. Questo il focus del panel “Il fattore S e il destino delle startup” della quarta edizione del Milano Festival delle Assicurazioni di Class Editori.
Dopo essere scomparsa per anni, l’inflazione è tornata e ora minaccia il valore reale dei rendimenti anche delle polizze previdenziali e di investimento. Un ospite inatteso, che sta mettendo gli operatori del settore assicurativo di fronte alla necessità di operare scelte ben precise, anche per rispondere a una domanda: il risparmio assicurato può essere un’alternativa alla liquidità? Attorno a questo quesito si è svolta la seconda giornata del Milano Festival delle Assicurazioni di Class Editori, trasmesso in diretta da Class Cnbc.
- Via libera all’aumento Mps nuovi investitori privati sottoscrivono 500 milioni
Mps ottiene la garanzia integrale del consorzio bancario all’aumento da 2,5 miliardi, e in Borsa i suoi titoli iniziano a quotare come fosse cosa fatta. Ne risultano scossoni: l’azione senese ha perso ieri il 33,14%, mentre i bond subordinati, che rischiavano di azzerarsi se l’aumento saltava, sono rimbalzati dal 32 al 40%. Se per i quattro bond da 1,75 miliardi si tratta di uno scampato pericolo, sulle azioni si sono concentrate ieri le ultime vendite allo scoperto possibili, dato che l’aumento in Borsa parte lunedì e chiude il 3 novembre. I dettagli sono stati forniti dalla banca ieri mattina: le nuove azioni, pari a 1,249 miliardi e rotti, varranno 2 euro l’una, e gli azionisti ne avranno 374 ogni 3 vecchi titoli. Questo implica che da lunedì l’azione Mps tenderà verso i 2 euro di “nuovo” valore, e il diritto teorico, ora una dozzinadi euro, scenderà a pochi centesimi. Che l’aumento sia «iperdiluitivo » lo ha chiarito la stessa banca, poiché i soci che non partecipano saranno quasi azzerati. Anche per questo, d’intesa con Consob, l’operazione è di tipo “rolling”, e dal terzo giorno di offerta è possibile ricevere i nuovi titoli sottoscritti, per aumentare la liquidità ed evitare anomalie di prezzo e speculazioni eccessive.
- Superbonus. Sulla responsabilità un’apertura ancora parziale
Un giudizio in chiaroscuro per le precisazioni contenute nella circolare 33/E del 6 ottobre 2022: se utilissime (per quanto non proprio tempestive) sono le indicazioni riguardanti la regolarizzazione degli errori commessi nell’invio delle comunicazioni di cessione/sconto e assai sintetici (oltre che tardivi) i chiarimenti sul calcolo del 30% per le “unifamiliari”, le affermazioni riguardanti la responsabilità solidale di cessionari e fornitori alternano alcune aperture a prese di posizione che, ancora una volta, non piaceranno agli operatori del mercato, prolungando le attuali difficoltà nella circolazione dei bonus. Del resto sul tema, tanto il legislatore quanto l’interprete ministeriale ci hanno abituato in questi mesi a un atteggiamento piuttosto ondivago (un giorno si dà un colpo “al cerchio” della limitazione dei rischi per favorire la circolazione dei crediti, il giorno dopo un colpo “alla botte” della estensione della responsabilità rendendo i trasferimenti meno agevoli), effetto della anomalia tutta italiana di trasformare ogni agevolazione in una fonte di abusi e di vere e proprie truffe ai danni dell’erario.
- Nuove regole di bilancio: Gli assicuratori sperano in una maggiore valutazione in borsa