IL RITORNO DELL’INFLAZIONE IMPONE AL MONDO DELLE COMPAGNIE UN CAMBIO DI PARADIGMA
di Andrea Boeris
Dopo essere scomparsa per anni, l’inflazione è tornata e ora minaccia il valore reale dei rendimenti anche delle polizze previdenziali e di investimento. Un ospite inatteso, che sta mettendo gli operatori del settore assicurativo di fronte alla necessità di operare scelte ben precise, anche per rispondere a una domanda: il risparmio assicurato può essere un’alternativa alla liquidità? Attorno a questo quesito si è svolta la seconda giornata del Milano Festival delle Assicurazioni di Class Editori, trasmesso in diretta da Class Cnbc.

Come è emerso dall’analisi dell’Osservatorio di Milano Finanza, i rendimenti delle gestioni separate nel 2021 sono stati migliori o in linea con l’inflazione. «Il problema è che ora l’inflazione è qualcosa di molto più ampio e radicato, che rende complessa la rincorsa da parte dei rendimenti», ha evidenziato Simone Bini Smaghi, vicedirettore generale di Arca Fondi sgr. «I tassi sono saliti ma comunque non abbastanza rispetto all’inflazione, che viaggia ben oltre l’8%, e c’è molta difficoltà a riuscire a stare al passo con i rendimenti».

Eppure l’inflazione, oltre che in un ospite inatteso, può trasformarsi in un’opportunità, come ha sottolineato Edoardo Fontana Rava, direttore servizi di investimento e assicurativi di Banca Mediolanum: «L’impatto è critico ma non del tutto negativo e mi riferisco alla previdenza. Questa tipologia di investimento ha come punto di forza il tempo e, in senso assoluto, l’inflazione non vi impatta al cento per cento».

In questo senso la previdenza complementare va intesa non come un prodotto bensì come una strategia di lungo periodo, anche se, ha avvertito ancora Rava, «chiaramente bisogna scegliere degli asset strategici, ma poi c’è anche il valore dei vantaggi fiscali collegati ai prodotti previdenziali».

Uno dei problemi è però il fatto che quello della previdenza è ancora un aspetto sottovalutato. «Si stanno intravedendo nuove vulnerabilità e proprietà nel soddisfare i bisogni. Quello previdenziale, però, viene ancora visto come una necessità a bassa intensità», ha affermato Massimo Camusso, responsabile area commerciale di Intesa Sanpaolo Vita, aggiungendo che «molti clienti ci chiedono di non correre rischi di volatilità. Quindi garanzia e protezione sono aspetti che noi di Intesa Sanpaolo Vita porteremo avanti».

Certamente, di fronte al carovita, non è il momento di rifugiarsi nella liquidità e nascondersi, come ha indicato Nadia Vavassori, head of business unit pension saving funds di Amundi sgr. «Un generarsi di liquidità è chiaramente un’opportunità ma andrebbe direzionata verso il futuro, e parlo di previdenza».

Quello che le compagnie oggi si trovano ad affrontare è la scelta degli investitori rispetto al ruolo che tradizionalmente hanno attribuito alle polizze. «Ci troviamo di fronte al dubbio che il fondo delle compagnie in cui hanno investito non sia in grado di mantenere il rendimento sopra una soglia compatibile al rendimento reale in presenza dell’inflazione», ha indicato infine Isabella Fumagalli, direttore della divisione private banking & wealth management di Bnl Bnp Paribas.

«La consapevolezza fondamentale è però che, nell’ambito dell’assicurazione, si può sviluppare un concetto di lungo periodo e di maggiore liquidità. Un po’ meno performante ma sicuramente positivo». (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf