I monopattini elettrici sono la moda del momento, almeno nelle grandi città dove continua a crescere il numero di persone che decide di spostarsi con il monopattino elettrico, soprattutto in sharing. Ma al costante aumento del numero di monopattini elettrici corrisponde un aumento degli incidenti.
Stando ai dati Istat siamo passati dai 564 incidenti del 2020 ai 2.101 dell’anno scorso. Numeri che fanno storcere il naso e sono ormai diverse le proposte di rendere obbligatoria l’assicurazione e l’utilizzo del casco, non solo per i minorenni, per i monopattini elettrici. L’ultima, in ordine di tempo, è del parlamentare pugliese Davide Bellomo che l’altro giorno ha dichiarato: “Prevedere la copertura assicurativa per l’uso dei monopattini a propulsione elettrica è sempre più urgente e doveroso. L’approvazione quasi unanime della mia proposta di legge al parlamento va nella direzione giusta per colmare una lacuna legislativa e tiene conto del rischio reale che può derivare ai conducenti e ai pedoni dall’utilizzo dei mezzi della nuova micromobilità urbana”.
La proposta di legge sulla disciplina dell’uso dei monopattini elettrici è stata quindi approvata a maggioranza. Lo scopo è chiaro: aumentare le misure di sicurezza sulla circolazione di questi mezzi, sia per chi li guida ma anche per gli altri utenti della strada. Si richiede, quindi, l’obbligo generalizzato di stipulazione della polizza per responsabilità civile verso terzi.
A certificare la pericolosità dei monopattini elettrici arriva ora anche lo studio effettuato in Germania dai ricercatori del Fraunhofer Institute for High-Speed Dynamics, Ernst-Mach-Institut EMI e del Fraunhofer Institute for Mechanics of Materials IWM, entrambi con sede a Friburgo,nell’ambito del Progetto di ricerca HUMAD (Human Accident Dynamics).
L’obiettivo era indagare il decorso tipico degli incidenti con questi mezzi, determinare il rischio associato di lesioni e valutare l’idoneità di dispositivi di protezione come caschi e protezioni per le ginocchia. Il Fraunhofer EMI è stato responsabile dei crash test, mentre il team del Fraunhofer IWM ha analizzato i dispositivi di protezione.
Secondo quanto riferisce l’Agi, Matthias Boljen, capo del gruppo di ricerca Human Body Dynamics presso il Fraunhofer EMI, e il suo team si sono concentrati su di un tipo molto comune di incidente con i monopattini elettrici: quello che coinvolge il solo monopattino e non un altro utente della strada, ad esempio per lo scontro con un marciapiede. “Abbiamo lavorato con un manichino per crash test, proprio come nei crash test condotti nell’industria automobilistica. Il manichino è stato posizionato sul monopattino e guidato contro un marciapiede ad angoli di 60 e 90 gradi e a velocità di 10, 20 e 30 chilometri all’ora”. Le telecamere hanno registrato come il corpo del manichino veniva catapultato in aria durante il test, volando oltre il manubrio, a seconda della velocità dell’impatto, prima di schiantarsi al suolo.
In tutti gli scenari testati, secondo i ricercatori, possono verificarsi lesioni gravi, in particolare lesioni alla testa. “È quindi altamente raccomandato indossare un casco e indumenti protettivi, poiché riducono la probabilità di lesioni gravi, anche se nessun casco è in grado di assorbire completamente le lesioni”, ha spiegato Boljen