di Silvia Valente
L’Inps nel 2021 ha speso 313 miliardi per le pensioni. L’istituto ha pubblicato i dati sul sistema pensionistico italiano al 31 dicembre 2021. Ne emerge che sono aumentati sia i pensionati (+3,6% sul 2020) sia le spese previdenziali (+1,7%) che hanno superato i 313 miliardi. Il 32% dei pensionati italiani percepisce almeno due prestazioni e il 28% è titolare di pensioni di vecchiaia. Le donne sono il 52% degli utenti dell’Inps, ma l’importo medio dei redditi percepiti dalle donne resta del 27% inferiore a quello degli uomini. Permane anche il gap territoriale: gli importi delle pensioni del Nord sono più elevati del 7,2% sulla media nazionale.
L’Inps è il gestore del Fondo di garanzia a copertura del rischio di credito connesso agli anticipi finanziari dei trattamenti di fine servizio e rapporto, da parte degli istituti bancari e degli intermediari finanziari. E nella recente circolare ad hoc ne spiega il funzionamento. La garanzia può essere attivata dalla banca o dall’intermediario finanziario in caso di impossibilità per l’Ente erogatore di rimborsare alla stessa l’importo dell’anticipo tfs o il tfr, una volta decorso il termine stabilito per il pagamento della singola rata. A questo punto, l’Inps, dopo i necessari accertamenti, provvede al pagamento di quanto dovuto al soggetto che ha richiesto l’attivazione della garanzia, nei limiti dell’80% dell’importo totale.
Il Fondo può contare su 75 milioni di euro iniziali che saranno ulteriormente alimentati dalle commissioni versate dagli istituti finanziatori, pari allo 0,01% dell’importo dell’anticipo. (riproduzione riservata)
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