di Paola Valentini
Il tema del m&a di Generali e della conseguente possibile cessione di Banca Generali tornano al centro dei rumors di borsa. Secondo Bloomberg, Generali starebbe facendo progressi nelle trattative per l’acquisizione di Guggenheim e starebbe completando la fase di due diligence. L’interesse della compagnia triestina per il gestore statunitense era stato oggetto di indiscrezioni a fine settembre pubblicate proprio dall’agenzia americana la quale avanzava anche lo scenario di una possibile vendita di Banca Generali a Mediobanca per finanziare l’operazione, ma poi sul tema era calato il silenzio in assenza di conferme. E Bloomberg ha rilanciato l’ipotesi e ha affermato che la decisione se formalizzare o meno un’offerta potrebbe essere presa entro la fine dell’anno, confermando la possibile cessione di Banca Generali. «Guggenheim, casa di investimento globale basata in Usa con 228 miliardi di masse di cui 198 miliardi nel reddito fisso, sarebbe valutata fino a 4 miliardi, ovvero l’1,8% delle masse», ha sottolineato in una nota Equita sim.
E’ nota d’altra parte l’attenzione che il piano industriale del gruppo guidato dal ceo Philippe Donnet presta al comparto dell’asset management come leva per aumentare la reddittività del gruppo e mettere a fattor comune le competenze degli investimenti assicurativi. Al momento gli utili del business della gestione del risparmio contano soltanto per il 12% del totale della compagnia. «Sebbene i termini di un’eventuale acquisizione non siano noti, a nostro avviso l’eventuale acquisizione di Guggenheim da parte di Generali si caratterizzerebbe per un elevato senso strategico, in quanto permetterebbe di rafforzare in maniera significativa il proprio posizionamento nell’asset management con masse che salirebbero di oltre il 40% a 750 miliardi di dollari, sia in ottica captive che terze parti. L’operazione inoltre sarebbe pienamente coerente con quanto delineato nel piano industriale in ottica m&a, ossia la ricerca di target di elevato standing in Usa o Uk», ha afferma Equita sim. La divisione di asset e wealth management di Generali è guidata dall’ad Carlo Trabattoni, che è anche presidente di Assogestioni. Il prossimo consiglio di amministrazione di Generali, per l’approvazione dei conti dei nove mesi, è fissato per mercoledì 9 novembre. (riproduzione riservata)
Generali presenta Human Development Report
di Mauro Romano
Secondo lo Human Development Report del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite «il settore assicurativo assume un ruolo strategico come forza stabilizzante di fronte all’incertezza. Dovrà offrire una migliore e sempre più ampia protezione alle persone, puntando sull’innovazione e la modernizzazione dei servizi, in modo da poter affrontare con maggior efficacia l’attuale contesto di instabilità». A tale scopo «risultano essenziali il tema dell’inclusione finanziaria e la possibilità, anche per le persone più vulnerabili, di accedere a servizi finanziari e assicurativi per ridurre la povertà e le disuguaglianze». Temi emersi ieri durante la presentazione del report, svolta per la prima volta in Italia, organizzata dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale italiano e da Undp, in partnership con Assicurazioni Generali e la fondazione The Human Safety net del gruppo assicurativo. L’evento si è tenuto presso le Procuratie Vecchie di Venezia, sede di The Human Safety net, alla presenza di Mauro Massoni, direttore per la strategia e la programmazione della cooperazione allo sviluppo degli Affari esteri, del presidente di Generali, Andrea Sironi, di Ulrika Modéer, segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite, e di Udo Bullmann, membro del Parlamento Europeo e del comitato sullo sviluppo internazionale. (riproduzione riservata)
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