Il settore assicurativo è in salute ma il contesto rende urgenti alcuni interventi
di Rossella Savojardo
Inflazione, clima e ricerca di talenti sono solo alcune delle sfide che affronta il comparto. Ania e vertici delle compagnie al prossimo esecutivo: servono misure nuove e un partenariato pubblico-privato
Guerra, inflazione, crisi energetica travolgono l’economia globale producendo incertezza. Per questo si rafforza la domanda di protezione da parte di cittadini e imprese, portando le assicurazioni ad avere un ruolo ancora più ampio e incisivo sia sul piano economico che sociale. Dalla crescita dei prezzi ai cambiamento climatici gli operatori del settore si trovano però ad affrontare sfide nuove alle quali vorrebbero rispondere anche con l’aiuto del nuovo governo.
Due le principali necessità di cui hanno dibattuto alcuni esperti del comparto durante la XXII edizione dell’Insurance Day organizzato da MF-Milano Finanza in collaborazione con Accenture. La giornata apre la tre giorni del Milano Festival delle Assicurazioni, trasmesso in diretta da Class Cnbc. Maria Bianca Farina, presidente Ania, ha guardato al quadro generale del settore che, numeri alla mano, nei primi mesi del 2022 ha dimostrato una capacità di resistenza nonostante il peggioramento dello scenario generale. Il Ramo Vita ha però visto «un rallentamento della nuova produzione», mentre si potrebbe andare verso un aumento dei premi RcAuto «a meno che non si riescano a fare le riforme necessarie per rendere tutto il sistema più sostenibile», come per esempio la revisione delle classi di merito e maggiori strumenti in chiave antifrode. L’aumento di questi premi «è un dato di fatto», ha osservato Matteo Laterza, ad di UnipolSai, evidenziando come «la dimensione significativa dell’inflazione è difficilmente compensabile con aumenti di produttività da parte delle compagnie». In questo contesto, la presidente dell’Ania ha quindi sottolineato che «il protrarsi di condizioni di mercato difficili rende urgenti alcuni interventi di natura regolamentare che puntino ad aumentare la capacità del settore di adattarsi a nuovi e difficili scenari, come una riforma del quadro regolamentare dei prodotti vita, o l’opportuno di garantire nuove risorse alle pmi italiane».aumento dei prezzi, però «non comporta solo effetti negativi, dati gli alti tassi di investimento», ha ricordato Cristiano Borean, cfo di Generali, precisando che nonostante il contesto economico Generali Assicurazioni conferma i target di gruppo prefissatasi. In un momento economico così difficile i vertici di alcune delle compagnie assicurative più importanti d’Italia hanno comunque concordano che il loro compito è muoversi alla ricerca delle preoccupazioni dei consumatori. «I timori percepiti dai cittadini», ha spiegato il Senior managing director, insurance lead for Europe di Accenture, Daniele Presutti, «sono relativi a salute e caro vita, che corrispondono ad aree in cui i consumatori si sentono meno protetti». Il manager, inoltre, ha elencato 5 forze che le aziende devono saper controllare: digitale, nuove tecnologie, metaverso, conservazione dei talenti e sostenibilità. Un aspetto, quest’ultimo che necessita di essere implementato con un partenariato pubblico-privato.
«Gli eventi naturali sono ricorrenti e gli assicuratori stanno aumentando i prezzi, la soluzione è estendere un sistema pubblico-privato. Se non riusciremo a individuarla, rischiamo di non avere la capacità di assicurare le aziende dai rischi climatici perché i prezzi saranno troppo alti e le nostre aziende saranno esposte a un rischio competitivo rispetto alle altre società europee», ha spiegato a chiare lettere Luca Filippone, dg di Reale Mutua Assicurazioni. Riforme e partenariato pubblico-privato ma non solo, le aziende, ha spiegato l’ad di Poste Vita Andrea Novelli, devono fare i conti anche con un altro importante ostacolo: la carenza di talenti da inserire in azienda. «In Italia», ha infatti detto Novelli, «c’è un gap tra quello che le aziende hanno bisogno e quello che il sistema formativo offre». (riproduzione riservata)
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