Secondo GlobalData, l’impatto economico delle sanzioni globali imposte alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina rallenterà la crescita del settore assicurativo vita del Paese nei prossimi anni. Secondo la società, i premi lordi emessi del ramo vita in Russia dovrebbero diminuire del 7,3% nel 2022 rispetto alla crescita del 21% registrata nel 2021.
L’ultimo rapporto di GlobalData, “Russia Life Insurance: Key Trends and Opportunities to 2026”, rivela che la raccolta vita dovrebbe registrare un basso tasso di crescita annuale composto del 3,1% nel periodo 2021-26 rispetto all’11,5% registrato nel periodo 2017-21.
Katam Prasanth, analista del settore assicurativo presso GlobalData, commenta: “La Russia è uno dei pochi Paesi in cui il segmento delle assicurazioni vita si è ripreso rapidamente dall’impatto della pandemia COVID-19. Tuttavia, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte del Paese e alla conseguente imposizione di pesanti sanzioni, l’economia russa e il suo settore assicurativo hanno subito un impatto significativo, con un’inflazione elevata e un peggioramento delle condizioni economiche e commerciali. GlobalData stima che nel 2022 il PIL russo subirà una contrazione del 12,3% e l’inflazione resterà superiore al 15%”.
Per contenere l’elevata inflazione del Paese, la Banca Centrale Russa (CBR) ha dapprima aumentato il tasso di interesse di riferimento al 20% a febbraio, per poi ridurlo all’8% a luglio, quando l’inflazione si è attenuata a causa del rublo forte. I tassi di interesse più alti del previsto hanno reso i depositi bancari più attraenti rispetto ai prodotti di assicurazione sulla vita legati agli investimenti (ILI), uno dei principali motori di crescita delle assicurazioni sulla vita nel Paese. Inoltre, le restrizioni agli investimenti in obbligazioni estere dovute alle sanzioni hanno portato a un calo della domanda di prodotti ILI, che si prevede continuerà nel 2023.
“A seguito di tutte queste perturbazioni del mercato, si prevede un aumento dell’attività di M&A, poiché le opportunità di investimento degli assicuratori sono limitate e più piccole, e si prevede che le compagnie meno capitalizzate si fonderanno con gli operatori più grandi per rimanere a galla”, continua Prasanth.
Molti assicuratori stranieri hanno annunciato l’intenzione di uscire completamente dal mercato russo. Tra queste spicca Generali, che ha chiuso il suo ufficio di rappresentanza a Mosca, si è ritirata da Ingosstrakh, di cui possedeva il 38,5% delle azioni, e ha chiuso la sua divisione russa di Europ Assistance. Anche il Gruppo Allianz ha annunciato l’intenzione di vendere le sue attività russe a Zetta Insurance.