I danni assicurati dovuti a catastrofi naturali sono stati in media di circa 100 miliardi di dollari all’anno tra il 2017 al 2021. Un valore più che raddoppiato rispetto alla media di 47 miliardi di dollari registrati nel quadriennio 2012 – 2016, secondo un report pubblicato da Verisk Inc., società leader americana specializzata nell’analisi di dati e nella gestione del rischio.
Sulla base dei modelli Verisk rilasciati a giugno 2022 e sull’esposizione del settore assicurativo al 31 dicembre 2021, la perdita media annua, a livello globale, è stimata per il 2022 a 123 miliardi di dollari, in decisa crescita rispetto ai 106 miliardi del 2021.
Verisk ha spiegato che in base alla tendenza degli ultimi anni “il settore assicurativo deve prepararsi a sostenere un costo annuo connesso alle catastrofi naturali ben superiore ai 100 miliardi di dollari”.
Una previsione preoccupante anche in ragione della media degli ultimi 10 anni che è stata di 74 miliardi di dollari.
Secondo Verisk c’è un 40% di probabilità di dover far fronte nei prossimi 5 anni a danni assicurati annui superiori a 100 miliardi di dollari, mentre nel prossimo decennio la probabilità di dover affrontare una spesa annua superiore ai 200 miliardi è del 50%.
L’aumento del costo delle catastrofi naturali è dovuto a un mix di fattori: dall’aumento dei valori esposti al rischio, ai crescenti costi dei materiali di sostituzione, allo spauracchio dell’inflazione e al continuo costruire in aree ad alto rischio.
Il cambiamento climatico, sebbene sia un fattore che ha contribuito alla crescita dei costi, non è stato il fattore principale, come spesso si sostiene, secondo Verisk.