Si è tenuto a Milano il convegno “ATP Conciliativa: missione possibile. Responsabilità professionale e ATP ai sensi del 696 bis” organizzato dall’Associazione Medico Legale Ambrosiana, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni.
La giornata di studio – tenutasi lo scorso 7 ottobre a Milano – ha coinvolto la comunità scientifica medico-legale, avvocati, magistrati ed esponenti del mondo assicurativo per stimolare la costruzione di una proposta di tipo operativo finalizzata a rendere la consulenza tecnica a finalità conciliativa uno strumento che possa avere sempre maggiore efficacia secondo i criteri che sono stati previsti dalla legge.
“Un momento di confronto importante – spiega il professore Riccardo Zoja, Presidente AMLA e Past President SIMLA – dedicato alla consulenza tecnica a finalità conciliativa che la legge ha introdotto come procedura obbligatoria in numerosi tipi di vertenza tra i quali quelli che riguardano la responsabilità civile sanitaria e che è adottata anche in altri campi che interessano molte persone danneggiate”.
Una “missione possibile” da raggiungere che vede la medicina legale in prima linea nell’offrire le proprie competenze scientifiche nell’ottica di rendere questo tipo di conciliazione uno strumento di risoluzione rapida con soddisfazione di tutte le parti in causa e quindi evitare quelle circostanze che poi possono condurre a un conflitto giudiziario. “L’esperienza in questi anni – prosegue il professore Zoja – ha portato a una notevole platea di episodi, circostanze, eccezioni, condizioni di tipo tecnico e relazionale che hanno evidenziato come lo strumento possa essere risolutivo e molto efficace, tuttavia al contempo esistono anche situazioni di ostacolo che possono essere superate con diversi tipi di procedimenti e di mentalità in relazione alle differenti forme di contenzioso”.
Per il dott. Franco Marozzi, Segretario di AMLA e Vicepresidente e Responsabile della comunicazione di SIMLA, si è trattato di un appuntamento che ha messo in campo tematiche di grande rilievo a livello professionale, inserendosi pienamente nel solco dell’attuale contesto culturale e giuridico. “Tutto ciò, anche sull’onda della riforma Cartabia – conclude il dottor Marozzi -, influenzerà sempre di più il mondo del Diritto stante l’introduzione più marcata delle forme di Risoluzione Alternative delle Controversie stimolate anche dalle imposizioni Europee atte a ridurre il numero di processi”.