OSSERVATORIO FIDA: RENDIMENTI SOLIDI IN ASIA, MA SOFFRE LA CINA. TRA I CAMPIONI DEL PERIODO ANCHE LE SMALL CAP DI PIAZZA AFFARI
di Marco Capponi
Nel terzo trimestre la caccia al rendimento ha viaggiato col vento d’Oriente. In un periodo in cui i mercati azionari occidentali hanno sofferto per il rallentamento della crescita, la crisi delle materie prime e i timori per il tapering delle banche centrali i fondi usciti vincitori sono in gran parte legati ai mercati asiatici. Stando ai dati dell’Osservatorio trimestrale di Fida, infatti, tra giugno e settembre la categoria più performante è stata quella degli azionari India, con ritorni vicini al 14%: non a caso a inizio settembre l’indice Bse della borsa di Mumbai ha aggiornato i massimi storici. Tale traiettoria può essere spiegata col fatto che il mercato indiano viene considerato da investitori e gestori un contraltare di quello cinese. Infatti la Cina, in controtendenza rispetto all’andamento dei fondi dell’area asiatica, compare in fondo alle graduatorie del periodo con flessioni tra l’8% e il 14%. L’andamento rispecchia le varie turbolenze attraversate da Pechino: dalla crescita altalenante del pil alla stretta normativa su tech e banche passando in tempi più recenti per il rischio sistemico legato al crollo del gigante immobiliare Evergrande.

Tanta Asia anche sul resto del podio del trimestre: gli azionari Indonesia conquistano la medaglia d’argento (+12,8% la performance) e l’equity giapponese large e mid growth si aggiudica il bronzo (+8,6%). Subito sotto gli indici europei, ma non quelli delle grande piazze azionarie occidentali: l’Europa emergente e quella orientale (entrambe +8,5%) precedono di poco la Russia (+8,3%).

Guardando ai singoli prodotti d’investimento, tra i migliori 10 del periodo (sette dei quali sono focalizzati sul mercato indiano) ce n’è anche uno che punta su Piazza Affari. Si tratta del Made in Italy Fund di Bayes Investments, che occupa la seconda posizione. Tra giugno e settembre è cresciuto del 19,4%, per un totale da gennaio del 62,5% (secondo anche in graduatoria annua dietro il 68,6% del Pharus Basic di Pharus Management, un comparto di tipo absolute return) scommettendo solo su quotate italiane con capitalizzazione inferiore al milardo. Tra le maggiori esposizioni del prodotto a fine settembre spiccavano Ediliziacrobatica, Websolute e Doxee. Il primo posto in classifica è andato invece a un fondo focalizzato sul mercato giapponese: l’Amundi Funds-Japan Equity Value di Amundi, che nei tre mesi ha reso oltre il 24% (33% da inizio anno).

Nel complesso il terzo trimestre ha visto un peggioramento rispetto al periodo precedente, complice la parziale correzione dei mercati azionari e obbligazionari. Sul lato del reddito fisso in allungo ci sono state soprattutto le categorie sul debito in dollari Usa, in particolare high yield e short term. A seguire spiccano le categorie con esposizione all’euro, soprattutto a lunga scadenza. In questa asset class l’Asia chiude le classifiche. (riproduzione riservata)
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