di Paola Valentini
Continuano i movimenti nell’azionariato di Generali in vista del rinnovo del cda la prossima primavera. Leonardo Del Vecchio ha comprato altre azioni della compagnia triestina salendo al 5,318%. Secondo quanto risulta dagli internal dealing trasmessi alla Consob, il patron di Luxottica ha acquistato tramite Delfin 980 mila azioni del Leone di Trieste in diverse operazioni tra l’1 e il 4 ottobre. E anche Francesco Caltagirone ieri ha acquistato 1,25 milioni di azioni Generali salendo al 6,53%. Così la quota del patto Del Vecchio-Caltagirone-Fondazione Crt è cresciuta ora al 13,15%. Intanto il dossier Mediobanca è sul tavolo di Bankitalia per le verifiche sull’assetto azionario: i due imprenditori sono a un passo dalla soglia del 25% di azionariato, sopra la quale scatta l’obbligo di opa. Gli uffici di palazzo Koch, in coordinamento anche con Consob e Ivass, puntano a verificare e informare, se del caso, la Banca Centrale Europea, sull’avvenuto o meno cambio di natura della posizione di mister Luxottica nella contesa della holding bancaria che controlla di fatto Generali, dove sta andando in scena un’analoga contrapposizione con il ceo di Mediobanca Alberto Nagel. La Bce ha infatti autorizzato Del Vecchio a salire fino al 20% dell’istituto come investitore finanziario, ma da allora il patto di consultazione in funzione anti-cda e la richiesta di modificare lo statuto fanno emergere un profilo diverso. (riproduzione riservata)
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