EXOR, la società di investimenti e holding di proprietà della famiglia Agnelli, è di nuovo al tavolo delle trattative con il gruppo mutualistico francese Covéa per la possibile vendita della società di riassicurazione PartnerRe.

Le trattative tra EXOR e Covéa sarebbero riprese nelle ultime settimane, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore che cita più fonti.

Le due società starebbero discutendo una valutazione della società di riassicurazione globale PartnerRe, che era stata precedentemente oggetto di una trattativa non andata a buon fine.

La parti avevano precedentemente stipulato un memorandum d’intesa (MoU) nel marzo 2020, in base al quale Covéa avrebbe acquisito PartnerRe da EXOR per un totale di 9 miliardi di dollari in contanti, oltre a un dividendo in contanti di 50 milioni di dollari.

Ma l’acquisizione di PartnerRe da parte di Covéa è stata poi bruscamente annullata nel maggio 2020, dopo che EXOR ha rifiutato di rinegoziare il prezzo nel contesto della pandemia Covid-19.

Più tardi, nell’agosto 2020, EXOR e Covéa hanno concluso un accordo da 1,5 miliardi di euro che ha visto Covéa accettare una cooperazione di investimento da 750 milioni di euro con EXOR e un accordo di cooperazione riassicurativa da 750 milioni di euro con il riassicuratore delle Bermuda, PartnerRe.

Ma sembra che l’appetito di Covéa di possedere un’entità di riassicurazione (ricordiamo anche i tentativi del gruppo mutualistico nei confronti del connazionale SCOR) persista e quindi si dice che i negoziati siano stati riaccesi, con l’attenzione naturalmente su una valutazione di PartnerRe.

Nel tempo trascorso dall’accordo di pace tra EXOR e Covéa, naturalmente i tassi di riassicurazione hanno continuato a salire e ora si prevede che saliranno ulteriormente nel 2022, il che significa che le prospettive per PartnerRe sono forse ancora più brillanti in questo momento e le valutazioni dei riassicuratori sono state anche sostenute dalle forze di mercato.

I rapporti suggeriscono che la valutazione sarà “vicina” a quella precedentemente concordata, ma è possibile che il prezzo di vendita di 9 miliardi di dollari dall’inizio del 2020 abbia bisogno di essere rivisto e potrebbe anche essere aumentato, date le condizioni di mercato e le prospettive per PartnerRe.

Il Sole 24 Ore riporta che non c’è alcuna certezza che un accordo sarà concordato, o per quanto tempo i colloqui riportati potrebbero persistere.

È anche degno di nota il fatto che Covea abbia recentemente tentato l’acquisizione di AXA XL Re. Ma anche quel tentativo pare sia fallito.