Bonus edilizi proroghe sì ma aliquote ridotte. Il 110% sarà mantenuto nella sua formulazione fino al 2023, dal 2024 scatterà un decalage con l’aliquota al 70%, dal 2025 la detrazione scenderà al 65%, dentro anche le villette unifamiliari ma solo fino al 31 dicembre 2022 e che abbiano il requisito delle abitazioni principali. E’ questa la formula che il ministero dell’economia, secondo quanto ItaliaOggi è in grado di anticipare, avrebbe cristallizzato nella disposizione della legge di bilancio del 2022 che sarà esaminata settimana prossima dal consiglio dei ministri. Per l’agevolazione edilizia legata al bonus facciate il ministero prosegue con l’idea iniziale di mantenerlo fino al 2022 ma, e sul punto le valutazioni sono ancora in corso, con una detrazione abbassata dal 90% al 70%. Ancora in valutazione la gestione dei meccanismi di cessione crediti di imposta/sconto in fattura. La direzione intrapresa dal mineconomia è quella di mantenere l’attuale struttura per il solo 110% anche se il pressing è per mantenere inalterato il meccanismo anche per gli altri bonus edilizi. Intanto anche ieri si sono rincorsi gli appelli delle forze politiche a mantenere le agevolazioni edilizie nel ventaglio più ampio possibile. «La prossima manovra preveda la proroga del bonus facciate e del Superbonus 110 oltre il 2022 e non solo per i condomini ma anche per gli edifici unifamiliari e indipendenti»,è l’appello dei capigruppo di Camera e Senato della Lega, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, «occorre tenere presente che il paese ha bisogno di misure che diano slancio alla ripresa economica dopo le difficoltà legate alla pandemia e al conseguente aumento dei costi e mancanza delle materie prime». Sempre ieri il ministro del turismo Massimo Garavaglia, intervenendo a un convegno ha confermato che ci saranno le misure per il settore del turismo tra cui l’estensione dell’agevolazione anche per le strutture ricettive.
Cristina Bartelli
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