Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Algebris ha raccolto quasi 800 milioni di euro dagli investitori nel 2020. I flussi positivi, uniti alle performance registrate dai fondi, hanno portato la società fondata da Davide Serra a incrementare il patrimonio gestito di circa un miliardo nel corso di quest’anno. «Nel 2017 le nostre masse ammontavano a 8 miliardi», ricorda Alessandro Lasagna, deputy ceo di Algebris e braccio destro di Serra. «Oggi siamo a circa 12 miliardi, con una crescita del 50% in pochi anni». Il buon riscontro sul mercato e i risultati dei fondi si riflettono nei conti appena pubblicati, e consultati da MF-Milano Finanza, di Algebris (Uk) Limited, la società operativa con sede a Londra, e di Algebris Investments (Luxembourg), holding lussemburghese che consolida le attività globali. L’anno scorso infatti il gruppo ha realizzato un fatturato superiore ai 115 milioni di euro, in aumento di oltre il 36% rispetto al 2018. In forte crescita anche gli utili, passati da 8,2 a 31,6 milioni per la filiale inglese e da 5,3 a 42,7 milioni per la holding del Granducato. Merito soprattutto dei buoni risultati dei fondi di Algebris, che hanno fruttato 43,5 milioni di commissioni di performance al gestore. Quest’anno, anticipa Lasagna, il gruppo si avvia a confermare il volume d’affari registrato nel 2019. Ai flussi positivi, guidati dal fondo Algebris Ig Financial Credit che ha raccolto quasi 400 milioni in meno di 12 mesi, si sono infatti sommate le ottime performance nel 2020 del mercato obbligazionario, in cui la società è specializzata.
Alleanza assicurazioni, grazie alla strategia di trasformazione digitale ulteriormente sviluppata nella fase dell’emergenza sanitaria, sta resistendo alla crisi. Nel primo semestre la nuova produzione è cresciuta dell’1% su base annua raggiungendo 1,3 miliardi di euro. In aumento anche la raccolta premi lordi a 2,8 mld (+3%). Attualmente nove polizze su dieci sono completamente digitali.
Le prestazioni erogate da una forma di previdenza riconducibile al «terzo pilastro svizzero» sono equiparabili ai redditi di lavoro dipendente e sottoposti al regime di tassazione separata. È quanto emerge dalla risposta ad interpello n. 471 dell’Agenzia delle entrate, in cui un contribuente fiscalmente residente in Italia che lavora in Svizzera ha sottoscritto un contratto elvetico di previdenza privata vincolata riconducibile al «terzo pilastro 3a», di cui ha beneficiato nel 2019 in un’unica soluzione. Chiede quindi di conoscerne il corretto trattamento fiscale.
- Mediobanca verso l’assemblea, la scelta di Doris
«Voterò “naturalmente” per la lista del board uscente»: Ennio Doris, presidente di Mediolanum che è socio con il 3,28% di Mediobanca, non ha dubbi. La banca elegge il cda il 28 ottobre e in assemblea ci sono tre liste: quella del board che ricandida il presidente Renato Pagliaro e il ceo Alberto Nagel e le due di minoranza di Assogestioni e, a sorpresa, del fondo attivista Bluebell di Giuseppe Bivona. E c’è un socio nuovo, Leonardo Del Vecchio (Delfin): con il 10,16% può scompaginare gli equilibri. «Conosco Mediobanca dal 1996 per il collocamento di Mediolanum. La diversificazione che ha fatto la banca nel risparmio gestito, nel credito al consumo e poi nel retail di CheBanca! è stata una grande intuizione strategica, eseguita perfettamente. L’eredità di Enrico Cuccia è aver trasmesso la visione che la banca deve essere protagonista nel lungo termine. Cuccia la vedeva come se fosse il proprietario ed è una cultura aziendale trasmessa a Maranghi e da lì agli altri dopo: essere un’azienda di successo in un mondo che cambia». Il piano industriale deve «continuare nella strada intrapresa. Mediobanca è sempre più internazionale come banca d’affari ed è in Italia leader in assoluto: di recente ha seguito le operazioni più grandi: Borsa-Euronext, Nexi-Sia, Fca-Peugeot, Ubi-Intesa. Va sviluppato ancora il credito al consumo e deve restare in Generali. Non sono d’accordo con chi dice che deve vendere il 13% e darlo ai soci perché Generali è l’impresa italiana con più peso nel mercato assicurativo e finanziario, anche internazionale. Io credo nei campioni nazionali. E sono contento che imprenditori italiani come Caltagirone stiano comprando. Non so che intenzione abbia Del Vecchio. Le ultime dichiarazioni erano favorevoli al management. Da industriale del risparmio dico che questo management deve andare avanti perché ciò che ha fatto è garanzia per il futuro».
- Banca Generali, niente cedola
Banca Generali non pagherà la prima tranche del dividendo 2019 in linea con le raccomandazioni di Bce e Banca d’Italia.
- Alleanza, salgono i premi
Alleanza Assicurazioni cresce nel primo semestre raggiungendo quota 1,3 miliardi di nuova produzione, con una crescita nella raccolta premi che raggiunge i 2,8 miliardi di euro (+3%).
- Effetto covid sui mutui: -7,9% in una settimana
Dopo un settembre caratterizzato da un ulteriore consolidamento delle richiesta di mutui e surroghe (+13%), nelle ultime settimane la crescita dei contagi per il Covid ha bloccato i progetti delle famiglie tanto che – segnala il Barometro Crif – nel periodo tra il 5 e l’11 ottobre si registra un calo del 7,9%, rispetto alla stessa settimana del 2019, primo dato negativo dopo 4 mesi di crescita. Emerge anche un ulteriore calo dell’importo medio richiesto, che nell’ultimo mese di osservazione si è attestato a 131.786 euro (-1,1%). «Per valutare meglio l’evoluzione della situazione dovremo necessariamente aspettare le rilevazioni delle prossime settimane, ma indubbiamente i dati relativi a queste ultime settimane rappresentano un campanello d’allarme che, se confermato, non dovrà essere trascurato», commenta Simone Capecchi, executive director di Crif. In questo scenario gli italiani hanno trovato concreto sostegno nella moratoria varata dal Governo. Dall’analisi dei contratti in capo alle famiglie che hanno beneficiato della sospensione del pagamento delle rate, emerge che quasi la metà (48,7%) del totale è rappresentata da mutui immobiliari.
- Axa, dalla cessione degli asset in Est Europa 1 miliardo di euro
Il colosso assicurativo francese ha annunciato ieri di aver completato la vendita dei business Life & Savings, Property & Casualty and Pension delle società controllate in Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia a Uniqa. L’operazione porterà nelle casse della compagnia transalpina 1 miliardo di euro. La somma avrà effetti positivi anche sul profilo della solidità patrimoniale della società. In particolare, stando a quanto comunicato da Axa, la definizione della transazione dovrebbe comportare un impatto positivo di 2 punti base sul Solvency II del quarto trimestre 2020.
- Alleanza, crescita sostenibile è il nuovo focus del gruppo
Per Alleanza, che con 5,7 miliardi di premi è la quinta compagnia vita del Paese, il primo semestre 2020 si è chiuso in lieve crescita, nonostante un contesto tutt’altro che favorevole. L’ultimo scorcio dell’anno, poi, sembra destinato a «confermare i risultati positivi» registrati a fine giugno complice un «mese di settembre» che si è rivelato essere il migliore, fin qui, dell’anno. Parola dell’amministratore delegato Davide Passero, che ieri, nel corso di una presentazione sulle leve strategiche che la compagnia controllata dalle Generali intende azionare per promuovere «una crescita sostenibile», ha messo in fila i numeri del primo semestre: 2,8 miliardi di premi, in aumento del 3% contro un mercato in discesa del 9%, 1,3 miliardi nuova produzione (+1% contro il -16% del mercato) e 9 polizze su 10 ormai “full digital”. Traguardo, quest’ultimo, frutto della forte spinta data alla digitalizzazione della rete, che già nel 2018 era operativa su questo fronte al 100%.
- Pensione di anzianità Inpgi cumulabile senza vincoli
L’istituto di previdenza dei giornalisti deve consentire il cumulo senza limiti tra pensione di anzianità e reddito, in modo analogo a quanto previsto per l’assicurazione generale obbligatoria dell’Inps, in quanto l’Inpgi gestisce una forma previdenziale sostitutiva a quella dell’istituto nazionale. Con l’ordinanza 21470/2020, la Corte di cassazione ha quindi stabilito che va disapplicato l’articolo 15 del regolamento dell’Inpgi, in base al quale la pensione di anzianità può essere cumulata con redditi da lavoro fino a 20mila euro, mentre la parte eccedente è incumulabile fino al 50% della pensione, al netto della quota cumulabile.
- L’anticipo del Tfs/Tfr avanza piano
Ieri il consiglio di amministrazione dell’Inps ha approvato la convenzione con cui viene affidata all’istituto di previdenza la gestione del Fondo di garanzia relativo all’anticipo del Tfr/Tfr ai dipendenti pubblici. Si è fatto così un nuovo passo in avanti, ma non l’ultimo, verso l’attuazione di una disposizione contenuta nel decreto legge 4/2019, in vigore dal 29 gennaio dell’anno scorso. Il percorso è stato accidentato: il Dpcm regolamentare, prima di ricevere il via libera, è stato bocciato dal Garante privacy ed è andato in Gazzetta ufficiale solo il 15 giugno scorso, circa un anno dopo la previsione contenuta nel Dl 4/2019. Poi si è dovuto attendere il Dpcm del 19 agosto che ha fissato il tasso di interesse sul finanziamento e relative regole.
- Bercy promette un’assicurazione contro le catastrofi sanitarie “nelle prossime settimane”