Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Se in queste settimane nella Galassia del nord l’attenzione è tutta per Mediobanca e per la delicata assemblea del 28 ottobre, anche nell’azionariato di Generali si registra qualche movimento significativo. Francesco Gaetano Caltagirone ha appena arrotondato la propria partecipazione, portandola al 5,25% con un doppio acquisto. Nel dettaglio tra il 23 e il 30 settembre l’imprenditore romano (oggi primo socio privato della compagnia) ha comprato un pacchetto di 1,45 milioni di azioni a cui nei giorni successivi si sono aggiunti ulteriori 765 mila titoli, mentre sono finiti sul mercato 1,5 milioni di strumenti finanziari. Iniziative che confermano la volontà di rafforzare il fronte italiano dopo i pesanti acquisti degli anni scorsi.
Oggi nel capitale del gruppo guidato da Alessandro Vandelli ci sono due grandi azionisti: Unipol, che dopo il progressivo rafforzamento degli ultimi anni si è posizionata al 19,73%, e la Fondazione Banco di Sardegna, che per effetto del concambio con le azioni dell’ex partecipata è balzata al 10,24%. Saranno insomma questi due soggetti a decidere i prossimi equilibri al vertice di Bper. E se nel precedente rinnovo la compagnia bolognese aveva scelto di restare fuori dal board, questa volta farà invece pesare il proprio peso azionario. Scopo delle modifiche statutarie sarà proprio quello di agevolare questo passaggio. Introducendo un meccanismo proporzionale di voto, il nuovo statuto consentirà la presentazione di una pluralità di liste e non più soltanto di due come accade oggi. In questo modo, oltre alla formazione di maggioranza, ci sarà spazio per più formazioni di minoranza tra cui quella storicamente presentata da Assogestioni.
Il fondo di private equity internazionale Cinven è stato protagonista dei principali riassetti assicurativi chiusi in Italia negli ultimi quattro anni, con ingenti investimenti che hanno ampiamente superato i 600 milioni, tanto da arrivare a gestire premi per oltre 2,6 miliardi con riserve complessive per oltre 18,9 miliardi e un utile 2019 di circa 37 milioni. Ma la corsa allo shopping non è certo finita, dice a MF-Milano Finanza, l’amministratore delegato di Eurovita, Erik Stattin, dove sono state fuse tutte le compagnie rilevate da Cinven dal 2016 a oggi, e le occasioni di crescita tramite acquisizioni non sembrano mancare.

L’asseverazione rilasciata per lo stato di avanzamento dei lavori, relativamente agli interventi riferibili agli ecobonus e al superbonus, deve attestare necessariamente il rispetto dei requisiti indicati nel progetto e nelle attestazioni energetiche (Ape) preliminari, nonché le caratteristiche dei materiali acquistati e utilizzati. Questo ciò che emerge dal decreto 6/08/2020 del ministero dello sviluppo economico, avente ad oggetto i requisiti delle asseverazioni per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la detrazione maggiorata del 110%, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 5/10/2020 n. 246 ed entrato in vigore il giorno successivo. Non sono ritenute valide le polizze assicurative stipulate con assicurazioni extracomunitarie o con società di assicurazione aventi sede legale e amministrazione centrale in uno Stato non europeo o non aderente allo Spazio economico europeo (See).
La maggioranza delle imprese italiane deve adeguare offerta e modello operativo al periodo post-Covid. È ciò che emerge dai risultati dell’indagine «I bisogni delle Pmi post-Covid» condotta da Intesa-Sanpaolo in collaborazione con Piccola industria Confindustria, Monitor Deloitte e Deloitte private, che, su un campione di oltre 6.000 imprese, ha identificato la capacità di innovazione, l’espansione geografica e la crescita dimensionale come pilastri per la ripresa. In particolare, il 90% delle aziende ha dichiarato di aver subito rallentamenti o sospensioni delle attività produttive dopo la fase 1, mentre il 70% si è ritrovato in difficoltà finanziarie. A seguito dell’emergenza sanitaria, le Pmi si vedono quindi costrette a rimodulare la propria offerta sul mercato, così come ad adeguare il proprio modello operativo. Si dovrà anche puntare sull’internazionalizzazione e rafforzare la componente patrimoniale, possibilmente ribilanciando la propria esposizione verso terzi oppure attraverso operazioni di finanza straordinaria. Dall’analisi è inoltre emerso come un quarto delle aziende ha già avviato la riconversione delle proprie linee di produzione per prodotti considerati strategici. In questo contesto si inserisce lo sforzo di Intesa-Sanpaolo, che affianca le Pmi in percorsi di crescita e internazionalizzazione
I malati psichiatrici vivono in media dai cinque ai 17 anni in meno a seconda delle patologie. Una importante mortalità in eccesso colpisce questi pazienti che finiscono spesso per accumulare più patologie. Gli schizofrenici vivono in media 9 anni in meno rispetto alla popolazione generale, le persone depresse o bipolari, 5 anni. La mortalità è particolarmente forte quando il paziente è vittima anche di una dipendenza: alcol, tabacco droghe. L’assunzione di sostanze psicoattive raddoppia la mortalità di chi è affetto da disturbi mentali, demenze escluse. Il ritardo nella cura adeguata si rivela deleterio, mentre se presi in carico all’inizio della malattia i miglioramenti possono essere impressionanti. C’è da dire che se si interviene subito si arriva anche a non cronicizzare la dipendenza da alcol, fumo e droghe.

 

  • Il gruppo Reale Mutua si sfila dall’acquisizione di Brera Sim che a un anno circa dalla sua nascita finisce in liquidazione.
Qualche giorno fa, infatti, davanti al notaio Monica Scaravelli s’è presentato Vincenzo Furfaro per presiedere l’assemblea straordinaria della sim e deliberarne lo scioglimento anticipato con la nomina a lui stesso di liquidatore. Nel verbale d’assemblea è scritto che la liquidazione è giunta dopo che è tramontato il «progetto di sviluppo della società sotto forma di un investimento di capitale di rischio» da parte di un gruppo assicurativo-bancario-finanziario italiano, che è appunto Reale Mutua con cui erano stati già raggiunti accordi di distribuzione in particolare attraverso le controllate Banca Reale e Italiana Assicurazioni.  La sim costituita a marzo 2019 vedeva come soci al 75% la Nalim di Furfaro, Luciano Rizzo e Paolo Andrea di Lullo (tutti e tre con un passato manageriale in Old Mutual Wealth Italia poi fusa sotto il cappello del fondo Cinven in Phlavia Investimenti assieme ad Eurovita ed Ergo Previdenza) e al 25% la Grifo Holding di Bernardo Franchi, dov’era stato conferito il 100% del gruppo Asfalia che opera dal 2003 nel brokeraggio assicurativo con le controllate Argenta, Asfalia Prime Broker, Beside Wealth Solutions e Quadratum.

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  • Via lo stomaco per errore: condanna per il chirurgo
Lo stomaco della paziente rimosso per una diagnosi di carcinoma data per certa, anche se il medico non aveva aspettato l’esito dell’esame istologico, che invece escludeva il tumo-re. Un calvario che dura dal 2016, quello di una donna di 54 anni, arrivato ora a un primo responso giudiziario: il Tribunale di Monza ieri ha condannato Valerio Ceriani, primario chirurgo della Multimedi-ca di Sesto San Giovanni, a due anni per lesioni col-pose senza condizionale e con l’interdizione all’eser-cizio della professione per la durata della pena. Il giudice Angela Colella ha stabilito un risarcimento di 320 mila euro. Alla don-na era stata data la notizia che aveva un cancro, e che era necessaria la gastrecto-mia totale. Dopo due gior-ni, i medici si sono accorti che non c’erano patologie oncologiche. L’imputato si è difeso sostenendo che lo stomaco era in condizioni tali — per la presenza di una stenosi e per lo stato dei linfonodi — che anda-va comunque asportato.
  • Cancro al seno, un software calcola il rischio di ammalarsi
In Italia una donna su otto fa i conti con un tumore al seno, il carcinoma femminile più diagnosticato pari al 30% di tutti i tumori maligni che colpiscono le donne. Vale a dire 53.ooo nuovi casi l’anno e 12.000 decessi. Un numero, quest’ultimo, in calo (-0,8%) grazie ai progressi terapeutici e alla diagnosi precoce. Per fortuna, anche questa, in evoluzione continua. La Lega italiana per la lotta contro i tumori — Lilt Milano e Monza Brianza — ha infatti adottato un progetto che permette la diagnosi non solo precoce ma predittiva del tumore al seno e che è in grado di stabilire il rischio di sviluppare la malattia entro i successivi cinque anni. MammoRisk, questo è il suo nome, combina tre principi scientifici: la storia familiare, la densità mammaria e l’analisi del Dna salivare.

  • Generali in soccorso di Cattolica sul recesso
In attesa di sapere quale sarà il conto finale, Generali corre in “soccorso” di Cattolica e apre un paracadute a protezione degli accordi con il gruppo assicurativo di Verona, dando la disponibilità a farsi carico di una parte delle azioni che potrebbero essere oggetto di recesso in relazione alla trasformazione in spa. La mossa intende salvaguardare la validità della delibera assembleare che ha sancito l’addio alla forma cooperativa, fondamentale per l’ingresso del Leone, e la cui efficacia è stata subordinata da Cattolica ad un limite, per quanto riguarda il recesso, del 20% del capitale. Grazie a un’integrazione dei patti parasociali con Cattolica datata 28 settembre, Generali potrà rilevare, per la quota del 24,4% del capitale che verrà a detenere dopo la sottoscrizione dell’aumento riservato da 300 milioni, le azioni eventualmente oggetto di recesso, così da alleggerire il conto che l’ex cooperativa potrebbe essere costretta a pagare. E se la soglia del 20% dovesse essere superata le due società esamineranno «tutte le azioni e attività volte al buon esito e all’implementazione dell’operazione». A stretto giro si dovrebbe sapere quanti soci Cattolica hanno deciso di non assecondare la trasformazione in spa.
  • Servizi alla salute su base mutualistica
  • Piani di welfare, la stretta del Fisco

  • Inondazioni: la riforma delle catastrofi naturali è in ritardo
Il Presidente Emmanuel Macron aveva promesso due anni fa la revisione del sistema di risarcimento dei danni da inondazioni, ma non è ancora successo nulla e ora di fronte ai i danni causati dal maltempo nel sud della Francia la questione si ripropone. I disastri naturali sempre più intensi in un contesto di riscaldamento globale rischiano a medio termine di mettere in crisi il sistema di copertura, attualmente finanziato da un supplemento di polizza assicurazione danni e infortuni (12%).
  • Societe Generale vuole acquisire l’assicurazione vita dell’ex Barclays France
Il portafoglio di assicurazioni sulla vita dell’ex Barclays France è fonte di grande interesse. Un anno dopo la vendita della sua attività di gestione patrimoniale a CM-CIC, la banca, ribattezzata “Milleis” dopo la sua acquisizione tre anni fa da parte del fondo britannico AnaCap, è in trattative finali con due potenziali acquirenti, secondo fonti: Société Générale, attraverso la sua controllata assicurativa Sogécap, e il fondo di investimento americano Blackstone.

Handelsblatt

 

  • Allianz ristruttura l’assicurazione vita ed elimina garanzia 100% nei nuovi contratti 
Il leader di mercato vuole ridurre le garanzie a partire dal prossimo anno. In cambio, Allianz vuole ottenere rendimenti più elevati con una politica d’investimento più aggressiva. Con poche eccezioni, gli affari con le classiche assicurazioni sulla vita con tassi d’interesse garantiti non esisteranno più. E ci saranno cambiamenti significativi nelle nuove polizze, per lo più unit-linked.