Il mercato italiano del private equity e venture capital ha registrato nel primo semestre una raccolta complessiva pari a 960 milioni di euro, più che raddoppiata su base annua (+121%): è quanto emerge dall’analisi condotta da Aifi, l’associazione italiana del settore, in collaborazione con PwC Deals. Gli operatori che hanno effettuato un closing sono stati 14. Le fonti principali della raccolta sono state le assicurazioni (43%), i fondi pensione e le casse di previdenza (18%), settore pubblico e fondi istituzionali (16%). A livello geografico il 94% dei capitali è provenuto da investitori domestici, mentre, con riferimento al target di investimento, si prevede di investire il 40% dei capitali in infrastrutture.
«Il primo semestre dell’anno, colpito dall’emergenza Covid, non ha inficiato l’attività dei fondi di private equity, che segna crescite importanti nella raccolta e un rallentamento negli investimenti dovuto allo slittamento di alcune operazioni», ha spiegato Innocenzo Cipolletta, presidente di Aifi. «Il closing di tali deal importanti sono stati realizzati subito dopo l’estate, quindi ci aspettiamo una chiusura d’anno all’insegna della positività».
L’ammontare investito è stato pari a 1,9 miliardi, in calo del 25%, e le operazioni sono state 125 (-25%).
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