Il sondaggio “2021 Global Medical Trends Survey” condotto tra gli assicuratori sanitari dell’area Asia-Pacifico ha rilevato che i costi delle prestazioni sanitarie erogati come benefit dalle aziende dovrebbero aumentare in maniera significativa in tutta la regione nel corso del 2021, aggiungendo altra criticità a una situazione già difficile per via dell’impatto significativo avuto dal Covid-19. Secondo lo studio, i costi delle prestazioni sanitarie, a fronte di un improvviso calo registrato nel 2020, registrerebbero un incremento dell’8,5% nel 2021.
Quasi la metà degli assicuratori (il 49% degli intervistati) si aspetta in tutta la regione Asia-Pacifico una stabilizzazione degli aumenti nell’arco dei prossimi tre anni, mentre il 40% prevede che i costi continueranno ad aumentare.
Commentando risultati del sondaggio, Cedric Luah, responsabile health & benefits per l’Asia e l’Australasia di Willis Towers Watson, ha osservato che la pandemia ha avuto un impatto importante sul rallentamento del trend di crescita dei costi, in quanto ha prodotto un forte calo degli interventi chirurgici non urgenti e delle cure elettive. “Nonostante nel 2020 la maggior parte dei Paesi dell’area abbia visto un rallentamento della crescita dei costi, ci aspettiamo per il 2021 una forte volatilità dei costi sanitari, dato che lo stato della pandemia differisce drasticamente tra un Paese e l’altro e che potrebbe continuare a diffondersi per buona part del prossimo anno”.