Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Connettività, digitalizzazione, semplificazione. Cambiano gli ingredienti, ma le ricette delle compagnie assicurative premiate ai Milano Finanza Insurance & Previdenza awards di Class Editori  mettono tutte al centro il cliente, sempre più esigente e attento alla necessità di ricevere un’assistenza personalizzata. Un filo conduttore che è stato riassunto del vincitore del premio assicuratore dell’anno, l’ad di Generali  Italia Marco Sesana: «Il mio sogno», ha detto al momento della premiazione, «è continuare a mettere al primo posto il rapporto col cliente. Fa bene al nostro gruppo e fa bene al settore. Se la clientela è soddisfatta, il comparto nel suo complesso gode di buona salute». Classe 1973, Sesana è stato nominato ad di Generali  Italia nel 2016. Tra le motivazioni del premio, la spinta al cambiamento della cultura della compagnia, all’innovazione e alla diffusione dei valori delle assicurazioni.
Le compagnie di assicurazione sono pronte a governare la disruption e appaiono più disposte rispetto ad altre industrie a mettere la sostenibilità al centro dei rispettivi piani industriali, considerando che il loro mestiere, per definizione, è coprire le persone dai rischi portando benefici per l’intera comunità.
Argomenti che sono stati e saranno al centro della prima edizione del Milano Festival delle Assicurazioni, una tre giorni (fino a sabato 19 ottobre) di eventi dedicati al mondo assicurativo organizzata da MF-Milano Finanza in collaborazione con Assinews nella suggestiva sede della Fabbrica del Vapore in via Procaccini a Milano.
L’iniziativa si è aperta giovedì 17 con la XVIII edizione dell’Insurance Day organizzato in collaborazione con Accenture. L’obiettivo dell’evento, ha spiegato l’editor in chief e chief executive officer di Class Editori , Paolo Panerai, è contribuire a colmare il gap assicurativo che caratterizza l’Italia nel confronto con gli altri Paesi europei (le coperture assicurative sono pari a circa la metà) facendo conoscere agli italiani i vantaggi di sottoscrivere una polizza per proteggersi dai rischi.
Non sono solo le banche a essere messe in crisi dai tassi sottozero. Ma per le assicurazioni il contesto di titoli sempre meno generosi ha un effetto ambivalente: rappresentano una minaccia, ma anche un’opportunità. Garantire rendimenti positivi ai sottoscrittori dei propri prodotti diventa un mestiere sempre più difficile, ma dall’altra parte la mancata concorrenza dei titoli di Stato, con il numero dei bond governativi che danno rendimenti negativi in crescita ogni giorno di più, dà una spinta ai prodotti finanziari proposti dalle compagnie. Nell’ambito del Milano Festival delle Assicurazioni organizzato da Class Editori  e Assinews, di cui venerdì 18 si è tenuta la seconda giornata, Andrea Conti, responsabile Macro Research di Eurizon, ha dichiarato: «In un mondo basato su un livello di indebitamento generale elevato (per famiglie, imprese, governi, ndr), i tassi di interesse bassi o negativi favoriscono la stabilità del sistema e vanno visti come il male minore rispetto al rischio di una riedizione delle crisi dei debiti stile 2008 o 2011.
Nel corso dell’incontro «Una buona polizza? È sempre il risultato di una buona analisi», Luca Lambertini (Assinform) ha presentato una demo di IntermediAssistant, web app che – è stato spiegato – rappresenta un nuovo approccio tecnologico per analizzare i rischi che gravano su famiglie, professionisti e Pmi e valorizzare la professione di intermediario assicurativo. In particolare, durante la presentazione Lambertini ha sottolineato l’importanza di individuare i cosiddetti ‘rischi a elevata severità’, che – pur poco probabili – possono mettere a rischio patrimonio e benessere dei clienti.
Quello della cyber insurance è un mercato dalle grandi potenzialità, che però in Italia gli operatori del settore non riescono ancora a sfruttare appieno. È quanto emerso in occasione del panel «Cyber Insurance: l’offerta delle compagnie ad aziende e professionisti», tenutosi venerdì 18 ottobre nell’ambito dell’evento Milano Festival delle Assicurazioni organizzato da Class Editori e Assinews. Durante il dibattito si è infatti parlato di come quello dell’assicurazione contro i rischi informativi sia un fenomeno dalla molte sfaccettature, di cui si parla molto ma rispetto al quale le polizze erogate dalle compagnie sono ancora poche.
L’introduzione della nuova normativa europea è stato «un vero e proprio sconquasso», ha spiegato Martina Bignami (Ivass), durante l’incontro dedicato al tema. «C’è stato un vero e proprio cambiamento dell’Istituto per provare che siamo in grado di fare una vigilanza più proattiva e non solo punitiva. Ci siamo ristrutturati». In Ania, ha detto Stella Aiello, «si è verificato uno tsunami. Le nuove normative sono abbastanza impattanti se non invadenti. Proprio per questo servono tempi meno stringenti per adeguarci alle nuove disposizioni».
Durante l’incontro dedicato alle frodi nel sistema assicurativo italiano è stato spiegato come in Italia i tentativi di frode siano un fenomeno sociale che, per il comparto insurance, negli ultimi anni si è tradotto, in media, in perdite di circa 15 milioni di euro all’anno. Alberto Guidi, (Cattolica Assicurazioni), ha sfatato il luogo comune relativo al Sud. «Non c’è più grande distinzione e ci sono tentativi da Bolzano a Palermo. Oltre il 20% di più di 2 milioni di denunce di sinistri sono potenzialmente fraudolenti (fonte: Ivass); tra il 2% e il 3% sono accertati; le compagnie portano gli autori dal giudice in circa la metà dei casi».
La trasparenza deve essere il pilastro di ogni prodotto di investimento, soprattutto per quanto riguarda quelli di carattere assicurativo. «Quanto i prodotti siano trasparenti è la domanda che viene fatta tutti i giorni dai consumatori», ha spiegato Daniela Mariani (Ivass). «L’istituto è sempre stato attento ai temi della trasparenza sia per quanto riguarda l’informativa che le clausole dei contratti. Nel 2016 abbiamo sollecitato l’industria a un confronto con i consumatori per poter trovare una convergenza con l’obiettivo di raggiungere una semplificazione sostanziale dei contratti». Sul tema è intervenuto Giacomo Carbonari (Ania) secondo cui serve più trasparenza, concetto che cambia a seconda dei mercati e delle conoscenze delle persone. Le imprese stanno cercando di aumentare il livello di chiarezza dell’offerta. Serve però educazione finanziaria. Il tema è stato trattato da Pietro Cazzaniga (Altroconsumo), che l’ha definita «un driver fondamentale per formare consumatori.
Nell’era della digitalizzazione, la soluzione per le assicurazioni che intendono profilare in maniera più precisa i propri clienti e offrire prodotti su misura si chiama machine learning. È questa la principale evidenza emersa dal panel Il Machine Learning per la profilazione dell’utente, tenutosi venerdì 18 ottobre nell’ambito dell’evento Milano Festival delle Assicurazioni organizzato da Class Editori e Assinews.
È stata una carrellata dei canali ‘non tradizionali’ sorti per sostenere la diffusione di polizze assicurative cui è intervenuto anche Bruno Scaroni (Generali Assicurazioni) che ha spiegato come si muova la compagnia nei paesi in cui non possiede una rete distributiva. «In Argentina abbiamo stretto un accordo con una realtà digitale attraverso cui vendiamo polizze; in Asia ci siamo legati a Future, una sorta di Esselunga indiana, la principale catena gdo del Paese «. Tomaso Mansutti (Mansutti Broker) ha annunciato che in novembre la società lancerà Upgrape, la prima piattaforma di e-commerce assicurativo. Alla base c’è una ricerca con l’Università La Sapienza. «Il cliente desidera avere un rapporto particolare con il proprio fornitore ed è questo su cui occorre puntare».
Axa Mps Private Choice è una nuova polizza multiramo a vita intera e a premio unico, dove il capitale viene investito in contenitori di differente natura. La caratteristica di base è infatti combinare un prodotto assicurativo unit linked (avente a disposizione 40 fondi esterni e 4 linee interne) con un prodotto assicurativo a prestazioni rivalutabili, la classica gestione separata finalizzata a fornire stabilità di rendimento, quest’ultima fino ad un massimo del 70% dei premi versati. Sono previsti eventuali versamenti integrativi anche attraverso un piano programmato con periodicità mensile, semestrale o annuale, purché l’assicurato sia in vita, con la possibilità di reindirizzare i premi per nella gestione separata e nei fondi selezionati. Sulla parte di premi investiti nella gestione separata la compagnia riconosce un tasso minimo di interesse annuo pari allo 0%, mentre le rivalutazioni si consolidano annualmente e sono definitivamente acquisite dal contratto. Invece, come di consueto, il capitale investito nei fondi non comprende alcuna protezione ed è esposto alle oscillazioni dei mercati.
Ottobre ospita la seconda edizione del mese dell’educazione finanziaria. Così come reso noto dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) diretto da Annamaria Lusardi, saranno circa 500 gli appuntamenti che si svolgeranno in tutte le regioni d’Italia nel corso di queste settimane. Nel programma (consultabile sul sito istituzionale quellocheconta.gov.it) si prevedono seminari, lezioni, giochi, laboratori e spettacoli gratuiti.
La manovra 2020 non ha toccato per ora quota 100 (articolo a pagina 16), il cavallo di battaglia della Lega introdotta a partire da quest’anno (in via sperimentale fino al 2021) per superare i limiti della riforma Fornero di fine 2011, che aveva previsto un drastico innalzamento dell’età della pensione. Resta quindi in vigore fino alla naturale scadenza tra tre anni la possibilità di ritirarsi con 38 anni di contributi e 62 anni di età. Non sono state ritoccate nemmeno le finestre di tre (per i lavoratori privati) e sei mesi (pubblico impiego) che ritardano l’accesso alla pensione di quota 100. Nel frattempo la finanziaria ha prorogato di un anno, anche per il 2020, sia l’Ape Social, il sussidio economico che accompagna alla pensione categorie di lavoratori da tutelare, sia la possibilità per le lavoratrici di andare in pensione anticipata (opzione Donna). Ape social era stata varata dal governo Renzi nel 2017, mentre Opzione donna risale al 2004 ed è stata prorogata più volte.
Nella Nota di aggiornamento al Def approvata dal Governo si tracciano gli indirizzi di politica economica che caratterizzeranno la manovra in costruzione e quelle successive in un orizzonte di un triennio (2020-2022). Il documento riporta anche una serie di misure previdenziali che si intendono implementare, tra cui in particolare Opzione Donna e l’Ape social, il cui rinnovo per il 2020 trova esplicita citazione anche nel Documento programmatico di Bilancio approvato nei giorni scorsi dal consiglio dei ministri.
«Come fondo pensione Unicredit siamo favorevoli a istituire un tavolo permanente di confronto tra fondi pensione, Casse professionali e fondi sanitari in modo da favorire gli investimenti socialmente responsabili e quelli sostenibili dal punto di vista ambientale. Abbiamo già effettuato, d’intesa con altri fondi preesistenti di emanazione bancaria con cui siamo in costante contatto, due investimenti nell’economia reale con finalità sociali e abbiamo recentemente preso contatto con alcuni fondi negoziali per verificare la possibilità di avviare anche con loro iniziative comuni». Con queste parole il presidente del fondo pensione dei dipendenti Unicredit, Corrado Galeasso, racconta a MF-Milano Finanza le iniziative promosse fin qui dal suo fondo e quelle oggi in cantiere per costruire una previdenza più responsabile.

Bnp Paribas punta ulteriormente sull’Italia con una nuova strategia di crescita nel mercato del private banking e del wealth management. L’obiettivo è accelerare lo sviluppo in un settore attrattivo e in espansione, facendo leva sull’esperienza di Bnl in questo business e sviluppando sinergie con le società specialistiche del gruppo, attive a livello nazionale e globale, in particolare con il corporate e institutional banking di Paribas.
  • L’Allianz Powervolley Milano scende in campo da oggi
Al via ufficiale l’Allianz Powervolley Milano, frutto della partnership tra il gruppo assicurativo Allianz e la società sportiva presieduta da Lucio Fusaro. Primo appuntamento: oggi con la partita di anticipo contro Monza in trasferta a Busto Arsizio, così come annunciato ieri da entrambe le società riunite nell’auditorium della Torre Allianz a Milano. Ufficializzato a giugno scorso, l’accordo di partnership permette ad Allianz di allargare ulteriormente la sua attenzione dedicata al mondo sportivo, con attenzione particolare sul capoluogo lombardo. Tra l’altro, fulcro centrale del progetto sarà l’Allianz Cloud, la nuova casa dell’Allianz Powervolley. «Con Allianz Powervolley Milano entriamo con il nostro brand nel mondo del volley, al fianco di una società che con la sua prima squadra si pone ai più alti livelli professionistici in Italia, ma che al tempo stesso sa valorizzare i giovani e i giovanissimi talenti che si avvicinano alla pallavolo milanese», ha dichiarato Maurizio Devescovi, d.g. di Allianz spa. 

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  • A sei anni vola giù dalle scale a scuola È gravissimo, si indaga sui controlli
L.A., alunno della Iª C, è figlio loro. Non ha nemmeno sei anni: li compirà a dicembre. Adesso lotta tra la vita e la morte, perché nel volo dall’ultima rampa di scale al pavimento del piano meno uno, ha riportato un trauma cranico serissimo, con frattura di ossa ed un ematoma che ha richiesto un drenaggio. Nella lunga operazione, i chirurghi del Niguarda gli hanno asportato anche la milza. Ora si trova nel suo lettino al reparto di Neurorianimazione. L’ottimismo, tra i medici, potrà tornare se riuscirà a superare indenne un paio di notti. Nessuno, alle 9.45 di ieri mattina, ha visto L.A. volare giù. Solo un urlo, e il suo schianto al suolo, hanno annunciato la sua caduta a bidelle, compagni e l’insegnante della seconda ora. Non è prassi, alle elementari, che gli alunni vengano accompagnati ad uno ad uno a fare i loro bisogni. Ma ai piani, qualcuno a dare un occhio c’è sempre. O almeno dovrebbe. Il fascicolo aperto dal pubblico ministero di turno, Francesco Ciardi, è per lesioni colpose e omessa vigilanza.

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  • La partita dei fondi tra pensioni e lavoro
Per Giuseppe Conte è un «pilastro» della manovra, e quota 100 sulle pensioni non si tocca. Il Movimento 5 Stelle lo appoggia in pieno, e difende la misura, come fanno anche i sindacati. Mentre sono più critici sul taglio del cuneo fiscale. Matteo Renzi, invece, è contrarissimo a quota 100. Aveva già provato in Consiglio dei ministri a cassare il bonus per il pensionamento anticipato, senza successo, ma si ripromette un nuovo attacco in Parlamento. Anche dal mondo dell’impresa continuano ad arrivare richieste per spostare i fondi di quota 100 sul taglio del cuneo fiscale. Il Pd e il ministro dell’Economia hanno una posizione più defilata. In ogni caso lavorano per ridurre il costo della misura, ipotizzando uno spostamento delle finestre.

  • Proseguono le uscite dai Pir
È ancora il segno negativo a caratterizzare la raccolta dei Pir a settembre. Dalle casse dei gestori sono usciti 38,3 milioni, un po’ meno rispetto ai -46 di agosto ma in linea con l’andamento discendente che ormai da mesi scandisce l’andamento del settore. Arriva così a quota -586 il deficit dei piani individuali di risparmio da gennaio a settembre. Ma se i dati di raccolta sono in territorio negativo, altrettanto non può dirsi per le performance dei singoli prodotti che da inizio anno viaggiano invece a gonfie vele. Tanto per avere un’idea, il miglior fondo Pir azionario da inizio anno si è rivalutato del 28,61% ed è Anthilia Small Cap Italia (che ha il segno più anche da inizio 2018: 5,7%), quello che ha reso di meno nello stesso periodo ha offerto il 12,13% (Symphonia Azionario Small Cap Italia).
  • Gli agenti festeggiano i cento anni del sindacato
«Sna è nato cento anni fa, ha attraversato tutta la storia dell’industria assicurativa italiana. Un’industria nata «fragile» e proprio per questo estremamente aggressiva e dura, che ha sempre perseguito, un processo di accumulazione basato sulla supremazia dell’impresa, sia nei confronti degli intermediari che dei clienti», non usa toni pacati, come è nel suo stile, Claudio Demozzi, il presidente dello Sna, Sindacato nazionale agenti assicurativi nel suo discorso al Congresso Nazionale tenutosi a Rimini il 17 e il 18 ottobre quando la storica associazione ha festeggiato i suoi primi cento anni. «Di fronte a un sistema di potere pressoché assoluto delle imprese, anche gli agenti, come tutti i lavoratori, non potevano contare su un sistema di diritti e dovettero organizzarsi in associazione di rappresentanza per poterli rivendicare ottenere».