Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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  • In pensione prima, con più tasse
    La legge di Bilancio varata ieri prevede una stretta fiscale da 10 miliardi e pochi risparmi. Tre miliardi al cuneo fiscale, la sorpresa sarà la fine di Quota 100. Si parte al Senato, cruciale la mediazione di Conte. Nella prossima legge di Bilancio è in arrivo un salasso da ben 10 miliardi, tra nuove tasse per quasi 5 miliardi e strette fiscali varie: da quella sulle compensazioni oltre i 5 mila euro a quelle sulle detrazioni Irpef per i redditi più alti.
  • Carige, il Fitd studia il nuovo cda
    Ieri il consiglio di amministrazione del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) ha discusso dello stato di avanzamento del salvataggio che, incassato il via libera dell’assemblea straordinaria a settembre, è ormai avviato senza problemi.
    Se con ogni probabilità i fondi presenteranno una propria rosa per i posti riservati alle minoranze, l’intenzione del Fitd sarebbe presentare una lista congiunta con Cassa Centrale visto che insieme i due soggetti avranno la maggioranza della banca ricapitalizzata.
  • Cattolica, governance in discussione
    Due soci della compagnia hanno chiesto al cda l’elenco di tutti i soci con diritto di voto con lo scopo di ottenere la convocazione di un’assemblea straordinaria e rivedere la governance della compagnia di Verona. Una notizia anticipata da Adnkronos secondo cui i soci in questione hanno inviato una missiva a tutti i membri del cda e a quelli del comitato di controllo di gestione della società per avere questa lista «immediatamente».
  • Dopo Intesa, anche Mps dice no ai tassi negativi
    Monte dei Paschi di Siena non seguirà il modello di Unicredit sull’applicazione dei tassi di interesse negativi per i correntisti.
    Ad annunciare la linea di fermezza da parte dell’istituto bancario è stata Stefania Bariatti, presidente del consiglio di amministrazione di Mps, a margine del comitato esecutivo dell’Associazione banche italiane (Abi), della quale è vicepresidente.
  • La polizza cerca nuovi canali
    Le compagnie sperimentano nuovi canali distributivi per collocare le loro polizze e aumentare così più velocemente la penetrazione delle coperture assicurative nel mercato italiano. Dalle agenzie immobiliari ai rivenditori auto, passando per le utility che di recente hanno destato l’interesse delle compagnie: Zurich ha firmato un’intesa di sette anni con Eni Gas e Luce per offrire prodotti assicurativi ad un bacino potenziale di 8 milioni di clienti e in ballo non ci solo polizze di coperture in caso di guasto dell’impianto elettrico o della caldaia ma pure di prodotti per la famiglia, la casa e la piccola impresa.
  • Assicurazioni e imprese del settore agricolo a confronto
    Il primo Festival delle Assicurazioni, che avrà inizio oggi a Milano alla Fabbrica del Vapore, in via Procaccini, sarà l’occasione per mettere per la prima volta intorno ad un tavolo assicuratori e imprese del settore agricolo e trovare la strada di rafforzare il comparto davanti ad eventuali imprevisti, grazie copertura dei rischi più ampia.
  • In Italia solo il 46% delle case protetto contro l’incendio, il 3% da catastrofi
    «In Italia solamente il 46% delle unità abitative è coperto da una polizza assicurativa contro l’incendio e, quasi in un caso su cinque, si tratta di coperture collegate al mutuo utilizzato per l’acquisto dell’immobile stesso», ha detto Dario Focarelli, dg di Ania, nel suo intervento alla Giornata dell’educazione assicurativa organizzata da Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) il 9 ottobre. Nel 2018 hanno speso 107 miliardi di euro in giochi e lotterie e solamente 17 nell’acquisto di polizze danni, escludendo dal computo le Rca Auto che sono obbligatorie. «Solamente il 3% delle abitazioni è protetto da una polizza specifica (relativa alla copertura da catastrofi), nonostante quasi l’80% delle abitazioni sia esposto a un rischio significativo di calamità naturali di diverso tipo».Una scelta che si spiega anche con il basso tasso di alfabetizzazione finanziaria e assicurativa.

  • Mps, nasce laboratorio per l’innovazione
    Un laboratorio permanente aperto a tutte le startup che vorranno contribuire all’evoluzione del Montepaschi, dei suoi clienti e dei territori di riferimento: è l’evoluzione di Officina Mps, l’iniziativa che, dopo i risultati delle prime due edizioni che hanno coinvolto quasi 500 aziende, si trasforma in una struttura organica dedicata alla crescita di realtà imprenditoriali ad alto contenuto innovativo.
    Con questa iniziativa, ha commentato Marco Morelli, amministratore delegato di Mps, «rafforziamo il nostro posizionamento di banca attenta all’innovazione.
  • Elite-Intesa Sp decolla con le prime tre pmi
    Illiria, Sigma e Gruppo Cittadini dell’Ordine sono le prime tre società che aderiscono al programma Intesa Sanpaolo Basket Bond, in partnership con Elite.
    Si tratta di un’operazione di emissione di obbligazioni da parte di pmi, che prevede una successiva cartolarizzazione tramite Note destinate a investitori istituzionali.
    Il programma, strutturato in più tranche con la sottoscrizione di bond fi no a un miliardo di euro, punta a coinvolgere circa 200 pmi italiane.
    Le imprese che aderiscono a questa iniziativa possono accedere alla Lounge Elite Intesa Sanpaolo, il percorso che offre alle aziende un set di strumenti e servizi per accelerare lo sviluppo organizzativo e manageriale e supportare il reperimento dei capitali.
  • La polizza cerca nuovi canali
    Non soltanto agenti e banche. Le compagnie sperimentano nuovi canali distributivi per collocare le loro polizze e aumentare così più velocemente la penetrazione delle coperture assicurative nel mercato italiano. Dalle agenzie immobiliari ai rivenditori auto, passando per le utility che di recente hanno destato l’interesse delle compagnie: Zurich ha firmato un’intesa di sette anni con Eni Gas e Luce per offrire prodotti assicurativi ad un bacino potenziale di 8 milioni di clienti e in ballo non ci solo polizze di coperture in caso di guasto dell’impianto elettrico o della caldaia ma pure di prodotti per la famiglia, la casa e la piccola impresa. Mentre Iren Gas e Servizi ha appena siglato un accordo con Con.Te, marchio del gruppo inglese Admiral, per offrire polizze auto e moto e gli assicurati della compagnia avranno a loro volta incentivi per il passaggio alle utility.
  • In Italia solo il 46% delle case protetto contro l’incendio
    «In Italia solamente il 46% delle unità abitative è coperto da una polizza assicurativa contro l’incendio e, quasi in un caso su cinque, si tratta di coperture collegate al mutuo utilizzato per l’acquisto dell’immobile stesso», ha detto Dario Focarelli, dg di Ania, nel suo intervento alla Giornata dell’educazione assicurativa organizzata da Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) il 9 ottobre. Gli italiani quando possono scegliere, insomma, non prediligono investire per tutelarsi, anzi, preferiscono altri tipi di acquisti. Nel 2018 hanno speso 107 miliardi di euro in giochi e lotterie e solamente 17 nell’acquisto di polizze danni, escludendo dal computo le Rca Auto che sono obbligatorie. Il dato risulta ancora più allarmante se si pensa che la casa è il bene rifugio (l’80% dei nuclei familiari ne possiede una) per eccellenza nel nostro paese, che è in Europa il più esposto al rischi di terremoti e alluvioni oltre che quello con la più ampia quota di ricchezza (oltre due terzi) investita in case e immobili.

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  • Mediobanca, Del Vecchio si affida a Jp Morgan
    Secondo Del Vecchio, l’attività di banca d’affari produce utili non sufficienti per giustificare i costi di struttura di un gruppo diversificato e complesso il cui valore netto, per metà, origina dal fatto di essere il primo azionista con il 13% delle Generali.
    Anche per questo motivo Del Vecchio, che per anni si è rifiutato di entrare in qualunque salotto, e che invece è uno storico azionista sia del primo socio di Mediobanca cioè Unicredit, di cui ha circa il 2%), sia del suo primo asset (cioè Generali, dove la quota è stata arrotondata a poco meno del 5%) ha deciso di prendere una posizione importante anche dentro Piazzetta Cuccia.

  • Tassi negativi, nelle banche dibattito in corso
    Il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, ha escluso la possibilità di girare i tassi negativi ai clienti, aggiungendo però che «sui grandi depositi il nostro obiettivo è offrire a questi risparmiatori delle opportunità di investimento che siano apprezzabili». «Le banche soffrono in questa fase, ormai prolungata, in cui la liquidità che depositano presso la Bce viene remunerata a tassi negativi – dice Vandelli a Il Sole 24 Ore – C’è dunque la necessità di studiare soluzioni per attenuare gli effetti negativi della situazione».«Noi non ci abbiamo mai pensato», ha detto la presidente di Mps, Stefania Bariatti, a margine dell’esecutivo dell’Abi.
  • Startup, Officina Mps diventa permanente
    Banca Mps si apre all’innovazione e lo fa con un laboratorio permanente aperto a tutte le startup che vorranno contribuire all’evoluzione della banca, dei suoi clienti e dei suoi territori di riferimento. «Con la trasformazione di Officina in laboratorio permanente – commenta l’amministratore delegato Marco Morelli – rafforziamo il nostro posizionamento di banca attenta all’innovazione». «Incorporare all’interno della nostra struttura i fattori genetici dell’innovazione ci permette di accelerare il percorso di cambiamento culturale e di trasformazione che abbiamo avviato e di dare una spinta maggiore alla collaborazione con le start up per fornire soluzioni alle esigenze, non solo della banca, ma anche a quelle dei suoi clienti.
  • Banca Finint prepara un fondo di turnaround
    Finint Investments sgr, la società di gestione del risparmio che fa capo a Banca Finint «sta lavorando alla realizzazione di un fondo di turnaround.
    Giovanni Perissinotto, nominato la scorsa primavera amministratore delegato dell’istituto che fa capo a Enrico Marchi, ha ben presente quale sia il Dna della società: «Siamo una banca d’investimento ben radicata sul territorio, votata a una finanza utile e non speculativa. Crediamo che la nostra capacità di fare innovazione finanziaria possa essere utile all’economia del nostro Paese».
  • Pellegrini, nel welfare faremo più ricavi che nella ristorazione
    Un’accelerazione nel welfare, un ampio ventaglio di servizi di facility management per le aziende e lo sbarco oltralpe. Sono questi i punti cardine su cui punta Valentina Pellegrini, seconda generazione del colosso della ristorazione aziendale e vice presidente dell’azienda di famiglia. «Entro il 2020 potrebbe esserci il sorpasso di welfare e buoni pasto sulla ristorazione collettiva diventando la prima fonte di ricavi nonostante una marginalità leggermente inferiore – spiega – ma continuando ad essere sempre più partner delle aziende nel campo dei servizi».