Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Dalle sfide per gli agenti che devono fare i conti con la redditività in discesa, alle strategie delle imprese per rispondere ai tassi d’interesse negativi, passando per la necessità di aumentare la trasparenza sui prodotti. Sono molti gli argomenti al centro del primo Milano Festival delle assicurazioni, che si terrà a Milano dal 17 al 19 ottobre organizzato da MF-MilanoFinanza in collaborazione con Assinews. Una tre giorni che avrà luogo nella suggestiva sede della Fabbrica del vapore, in Via Procaccini, in una scenografia di grande effetto curata dall’architetto Italo Rota. Il Festival, in continuità d’intenti con la Giornata dell’educazione assicurativa dello scorso 9 ottobre a Roma, organizzata da Ivass e da Fondazione Ania nell’ambito del Mese dell’educazione finanziaria, concorre a favorire la trasparenza del settore e a diffondere la cultura assicurativa per contribuire a colmare il gap di protezione dell’Italia.
AZ Galaxy è un prodotto a premio unico di tipo unit linked, proposto dal contenitore di Azimut che si occupa di prodotti assicurativi, la società AZ Life. Il prodotto vuole soddisfare le esigenze di investimento e di risparmio in un’ottica di medio-lungo periodo, attraverso l’investimento del premio unico iniziale e degli eventuali premi aggiuntivi, al netto dei costi, in uno o più fondi interni, dal cui valore dipendono le prestazioni finanziarie e assicurative previste. Il prodotto non ha una durata prefissata, coincidendo con la vita dell’assicurato.
Postefuturo Per Te è un contratto di assicurazione a vita intera a premio annuo costante, con rivalutazione annuale del capitale investito. Si tratta di una polizza ramo I vita, con profilo di rischio estremamente basso. Il contratto si estingue automaticamente in caso di esercizio del diritto di recesso, di riscatto totale o di decesso dell’assicurato. L’obiettivo del prodotto è realizzare una forma di risparmio che riconosce una rivalutazione annua delle prestazioni in base al rendimento realizzato dalla gestione separata, in questo caso Posta ValorePiù, attraverso l’accantonamento ricorrente (annuale o mensile) di un importo predefinito per contratto. La flessibilità è una delle caratteristiche più apprezzate di questo prodotto: già alla sottoscrizione del contratto, Postefuturo Per Te è modulabile a partire dalla scelta di versamento di premi periodici, mensili o annuali, così come per l’eventuale integrazione del capitale assicurato attraverso versamenti aggiuntivi (minimo 100 euro e massimo 5mila euro se online).
Gli investimenti delle compagnie assicurative in Italia ammontano a 840 miliardi di euro, tra polizze vita e quelle di protezione di beni o del patrimonio, quasi il 50% del pil del Paese. Il ruolo degli assicuratori è duplice: da una parte, come spiega l’Ania, per effetto dell’allocazione prudenziale e di lungo periodo a garanzia dei risparmi che vengono loro affidati, veicolano una parte rilevante di queste risorse acquistando titoli di Stato, principalmente italiani; il settore assicurativo sostiene così il debito pubblico anche nei periodi di crisi e durante le acute fasi di turbolenza dei mercati finanziari. Nel 2018, dice sempre l’associazione italiana delle compagnie assicurative presieduta da Maria Bianca Farina, sono stati pari a 360 miliardi gli investimenti fatti dalle compagnie di assicurazione italiane in titoli di Stato, di cui circa 300 miliardi sono riferibili al debito sovrano italiano. L’incidenza di questa tipologia di investimenti, in Italia pari al 52%, è di gran lunga superiore a quella che risulta mediamente in Europa (32%). Stanno comunque crescendo, sotto la spinta della normativa europea, gli investimenti in economia reale e nei progetti infrastrutturali, anche se i vincoli della normativa Solvency II non danno troppo spazio ad attivi rischiosi.
Nuovi concorrenti potenzialmente dirompenti come Tesla si affacciano sul mercato spingendo le compagnie ad accelerare il cambiamento. La casa automobilistica specializzata nei veicoli elettrici sembra pronta a lanciare una propria offerta assicurativa mettendo in discussione le logiche che sono state finora alla base dei modelli assicurativi tradizionali. Temi che saranno al centro della diciottesima edizione dell’Insurance Day, organizzata da MF-Milano Finanza in collaborazione con Accenture in 17 mattina, che quest’anno si tiene all’interno del primo Milano Festival delle assicurazioni.
«Quanto sta succedendo in Mediobanca non mi meraviglia; al contrario, mi chiedo perché non sia accaduto prima». Ennio Doris non si scompone di fronte alle manovre di Leonardo Del Vecchio, che dopo essersi portato al 6,98% di Piazzetta Cuccia medita nuovi acquisti. Per il fondatore di Mediolanum (oggi socio al 3,3% di Mediobanca ) il percorso industriale della merchant, basato sulla diversificazione dei ricavi e sul rafforzamento di nuove aree di business, era destinato a stimolare l’appetito di nuovi investitori.
Da qualche giorno è disponibile l’ultima survey 2019 The Global Family Office Report a cura di Campden Research e di Ubs, che fa il punto della situazione nel mondo, grazie alla collaborazione di 360 Family Office. I family office sono società di servizi che gestiscono il patrimonio di una o più famiglie facoltose, coordinandone la gestione finanziaria e amministrativa. Sono sia single che multi, e quelli oggetto della ricerca hanno patrimoni in gestione per famiglia intorno ai 150 milioni di dollari. Le famiglie intervistate sono presenti con numerose generazioni, si possono quindi definire multi-famiglie, in quanto numerosi sono i loro componenti, famigliari e parenti.
- Generali torna al Berlam
Riapre al pubblico lo storico palazzo Berlam, simbolo della presenza di Generali nel capoluogo del Friuli Venezia-Giulia. Costruito tra il 1926 e il 1928, è stato acquistato dall’istituto assicurativo nel 1932 per diventare una sede degli uffici. Il progetto di rinnovamento è stato avviato nel 2015, affidato all’architetto e designer Mario Bellini al termine di un concorso internazionale. Nella sua nuova veste, palazzo Berlam ospiterà la Group academy, il centro di formazione internazionale di Generali. Ci saranno anche l’archivio storico, un auditorium e uno spazio per gli eventi.
Dalle sfide per gli agenti assicurativi che devono fare i conti con la redditività in calo alle strategie delle compagnie per rispondere ai tassi d’interesse negativi, passando per la necessità di aumentare la trasparenza sui prodotti. Questi gli argomenti che saranno al centro della prima edizione del Milano Festival delle Assicurazioni, che si svolgerà alla Fabbrica del Vapore (via Procaccini 4) nel capoluogo lombardo dal 17 al 19 ottobre prossimi. Si tratta di una tre giorni organizzata da Class Editori, MF-Milano Finanza e Assinews, che sarà ospitata in una scenografi a di grande effetto curata dall’architetto Italo Rota.
- Los Angeles in fiamme Centomila evacuati
Centomila evacuati per l’avanzata di fiamme e fumo, decine di case distrutte dal fuoco, duemila ettari di foreste bruciate e due morti: è di nuovo emergenza incendi in California. Il bilancio era provvisorio ieri, mentre continuava a divampare nella contea di Los Angeles l’incendio di Saddleridge, alimentato dai forti venti stagionali di Santa Ana. Mille vigili del fuoco in azione nella zona non erano riusciti neppure a contenere le fiamme nelle prime 24 ore. Un secondo focolaio era già esploso nella contea di Riverside. Molte le scuole chiuse e i trasporti pubblici sospesi, nelle aree a rischio. È nella zona settentrionale dello Stato che due milioni di utenze sono state private della corrente elettrica da parte della utility locale, la Pacific Gas & Electricity (PG&E). La motivazione di questi black out massicci è proprio la necessità di prevenire incendi. PG&E fu condannata dai tribunali locali per aver provocato con le proprie linee sospese ai tralicci nelle foreste degli incendi devastanti che fecero decine di vittime. Le pesanti multe e indennità alle vittime hanno fatto scattare la procedura di bancarotta, da cui l’azienda sta uscendo.
- Novità su Quota 100: tre mesi d’attesa in più per lasciare il lavoro
«Quota 100» sulle pensioni sarà confermata fino alla scadenza di fine 2021, come previsto dalla legge, ma chi utilizzerà questo canale per lasciare prima il lavoro (bastano 62 anni d’età e 38 di contributi) dovrà aspettare tre mesi in più prima di cominciare a prendere la pensione. È una delle ipotesi sulle quali lavorano i tecnici del governo in vista della prossima manovra di Bilancio. Oggi le cosiddette «finestre» d’attesa tra la maturazione del diritto e la decorrenza della prestazione sono di tre mesi per i lavoratori del settore privato e di sei mesi per i dipendenti pubblici. Con tre mesi in più le finestre diventerebbero rispettivamente di sei e nove mesi. Col risultato di risparmiare almeno 600 milioni nel 2020 e circa un miliardo a regime. Risparmi che, dopo il 2021, potrebbero essere impiegati per sostituire «quota 100» con un sistema flessibile sul modello dell’Ape sociale. Anche l’Anticipo pensionistico (almeno 63 anni d’età e 30 anni di contributi, in alcuni casi 36) è una misura temporanea, destinata a scadere alla fine di quest’anno, che potrebbe intanto essere prorogata e poi resa strutturale, ma sempre riservata a particolari categorie di lavoratori disagiati, sul modello della proposta di legge di Tommaso Nannicini (Pd); con l’idea insomma di evitare un salto brusco tra i vari canali di prepensionamento attuali e il nulla.
- I 5 Stelle: Bankitalia, via le polizze
Sembra passato un secolo, visto che da allora ci separa l’agosto più caldo della storia politica recente, ma è solo pochi mesi fa che il fronte sovranista voleva rivoluzionare Bankitalia. Dalla maggioranza gialloverde dell’epoca, era arrivata in Parlamento una proposta di legge perché le nomine dell’intero direttorio della banca centrale spettassero alla politica. Ora tutto è cambiato, ma certe tentazioni no. Una nuova proposta di «modifiche al codice delle assicurazioni», primo firmatario l’onorevole pentastellato Andrea Colletti, prevede una schema simile nelle assicurazioni. Oggi la figura del presidente dell’Ivass, l’autorità di regolazione del settore, coincide con quella di direttore generale di Banca d’Italia: un profilo indipendente indicato dall’istituto stesso. L’idea di Colletti e colleghi è che la nomina tocchi a governo e Parlamento. In pratica il controllore delle assicurazioni non sarebbe più indipendente. È proprio vero che il lupo perde il pelo, ma a volte giusto quello.
- Brucia Los Angeles, migliaia in fuga
Circa 100 mila persone in fuga a Nord di Los Angeles. Oltre 20 mila abitazioni sgomberate. Gli incendi tornano a devastare la California. Le fiamme si sono sviluppate giovedì sera nella San Fernando Valley per un fronte di circa 18 chilometri quadrati. Per ora si segnala una sola vittima: un uomo di mezza età colpito da infarto, dopo essersi trovato faccia a faccia con i roghi. Non ci sarebbero, invece, feriti. Polizia e vigili del fuoco stanno cercando di capire quali siano le cause originarie, mentre i forti venti, tra i 30 e i 40 chilometri orari, alimentano la combustione degli alberi e della vegetazione che si estende nella zona settentrionale della grande metropoli. Al momento l’area più a rischio è il sobborgo di Sylmar, ma la striscia ardente si dirige verso Granada Hills e Porter Ranch, carbonizzando circa 324 ettari di terreno all’ora. Certo la lunga siccità e i venti sono le prime cause di rischio. Ma quali sono gli inneschi, da dove arrivano le scintille? Gli esperti del Cal Fire, il Dipartimento californiano per la prevenzione degli incendi, sostengono che l’87% dei focolai è provocato dall’azione umana e solo il 13% dai fulmini o dall’autocombustione. Lo scorso anno ci fu una grande polemica sulla manutenzione dei cavi e dei tralicci della Pacific Gas & Electric Company. La stessa Cal Fire aveva segnalato che nel 2017 17 sui 21 grandi incendi furono provocati da guasti nella rete. Ecco perché negli ultimi giorni le due società hanno tagliato i collegamenti di 2 milioni di utenze nella zona di San Francisco, proprio per controllare e riparare eventuali danni nelle linee ad alta tensione.
- ta 100, risparmi di 1 miliardo dalla riduzione delle finestre
La caccia alle coperture della manovra riporta in primo piano il dossier “Quota 100”. Con il governo che intensifica il pressing sui sindacati per provare a recuperare dai 600 milioni fino al miliardo facendo leva su un allungamento dei termini per la decorrenza delle nuove pensioni con 62 anni di età e 38 di contributi minimi. L’ipotesi è stata ventilata anche nel corso dell’incontro di ieri tra la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, e le delegazioni di Cgil, Cisl e Uil. Un vertice cui hanno partecipato anche esponenti del ministero dell’Economia, guidati dal sottosegretario Pier Paolo Baretta. La rimodulazione degli attuali posticipi trimestrali per i dipendenti privati e gli autonomi e di quelli semestrali per i dipendenti pubblici, anche a parità di adesioni, consentirebbe una riduzione di spesa fino al 30% nel 2020, liberando così risorse utili per le compensazioni della manovra ma, anche, per bilanciare le proroghe per un altro anno già annunciate di “Opzione donna” e Ape sociale, due canali di uscita flessibile che costerebbero circa 300 milioni il primo anno e 600 il secondo.
- Mediobanca, Bolloré con Nagel: «Soddisfatti della sua gestione»
Vincent Bolloré, socio forte di Mediobanca con una quota che sfiora l’8%, prende le distanze da Leonardo Del Vecchio e si schiera in modo chiaro e inequivocabile a sostegno del ceo di Piazzetta Cuccia, Alberto Nagel. Di fronte alle voci, sempre più ricorrenti, di contatti in corso tra Del Vecchio, socio al 7% della banca milanese, e il finanziere bretone, Vincent Bolloré, tramite un portavoce, ha fissato alcuni punti fermi. «Non è vero, non c’è stato alcun contatto», ha fatto sapere a Il Sole 24 Ore. «Anche se siamo usciti dal patto di Mediobanca dopo vent’anni di presenza, siamo sempre stati, e siamo tuttora molto soddisfatti della gestione di Nagel e della sua equipe». Una posizione forte, quella del finanziere bretone, che, in uno scenario in cui si cercano di decifrare le alleanze in campo nel libro soci di Piazzetta Cuccia, assume un peso assai rilevante. Quell’8% di Mediobanca nelle mani di Bolloré, potenzialmente una quota che poteva fare da ago della bilancia nella partita in corso sull’istituto, sembra dunque schierarsi a difesa di Nagel, il cui operato, insieme al modello di business costruito intorno alla banca milanese è stato messo pubblicamente in discussione da Del Vecchio.
- Polizze vita ecco quelle a bassa emissione