Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
La separazione di FinecoBank da Unicredit è definitiva. Ieri il cda dell’istituto guidato da Alessandro Foti ha deciso di esercitare l’opzione per rilevare il marchio «Fineco » da Unicredit .
Il prezzo è di 22,5 milioni di euro (più Iva) e il perfezionamento dell’operazione è previsto entro fine anno.
L’opzione per l’acquisto del marchio era prevista nell’accordo di separazione fra le due banche, concluso dopo che Unicredit ha deciso di cedere in pochi mesi la partecipazione del 35% detenuta in Fineco , incassando con due distinte operazioni oltre 2 miliardi.
Private equity verso il record: 144 operazioni in 9 mesi
Il 2019 si avvia a diventare un anno record per il private equity in Italia. Stando ai dati dell’Osservatorio Pem di Liuc-Università Cattaneo, nei primi nove mesi sono state concluse 144 operazioni contro le 110 del 2018. Poco più della metà degli investimenti hanno avuto come protagonisti fondi internazionali, a conferma dell’attenzione per le imprese italiane, specialmente medio-piccole. Nel mese di settembre, in particolare, si sono registrati 12 nuovi investimenti che portano il totale del terzo trimestre a 52, in aumento rispetto ai 34 deal dello stesso periodo del 2018.
Tanto rumore per nulla? Pare proprio di sì. Il Financial Times ha dato notizia della richiesta avanzata da un gruppo di parlamentari europei di non votare ancora il parere obbligatorio ma non vincolante sulla nomina di Fabio Panetta (ora Direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass) a membro del Comitato esecutivo della Bce, che dovrà assumere la carica a fine anno quando cesserà il mandato del francese Benoit Coeuré. I parlamentari chiedono che prima sia presentata una lista che comprenda anche la designazione di chi succederà a Sabine Lautenschlager dimessasi dall’Esecutivo nelle scorse settimane. In sostanza, non vi è alcun giudizio sulla candidatura di Panetta, ma viene sollevata una questione di «genere», essendo fino a oggi, la dimissionaria, l’unica donna nel Comitato in questione.
La Torre Hadid, grattacielo sede del Gruppo Generali nel quartiere milanese di CityLife, celebra la bellezza del patrimonio artistico e culturale italiano con una mostra fotografica. Venti scatti di Stefano Guindani, fotografo amato dagli stilisti e specializzato nei reportage. Per Banca Generali ha immortalato palazzi, ville, chiese, musei e siti archeologici del Fai, il Fondo Ambiente Italiano, cercando in ogni luogo una chiave di lettura e un punto di vista originali: «La sfida era riuscire a fare una foto architettonica che non fosse una foto noiosa, ma desse una qualche emozione, giocando un po’ con la luce, con i tagli non classici, riuscire a portare le persone a sognare».
Le compagnie assicurative, per crescere e offrire servizi innovativi, battono la strada delle partnership con le insurtech, realtà fintech attive in ambito bancario e assicurativo: è quanto emerge da uno studio di Capgemini pubblicato in collaborazione con Efma. Il 90% delle Insurtech e il 70% degli operatori tradizionali hanno dichiarato di voler avviare collaborazioni tra di loro. Sia le compagnie di assicurazione sia le insurtech desiderano inoltre collaborare con altri settori come quello sanitario, turistico, dei trasporti e dell’ospitalità.
Il 68% degli assicuratori afferma che le partnership hanno un ruolo di primo piano, ma soltanto il 32% ha all’attivo collaborazioni con partner del proprio ecosistema per fornire servizi a valore aggiunto.
L‘importanza del cyber risk e dei rischi tecnologici per aziende e imprenditori italiani è sempre più evidente: è quanto emerge da un report realizzato dal World Economic Forum, in collaborazione con Zurich e Marsh, che ha coinvolto 13 mila business leader in 130 paesi. Pur con differenze regionali, aumenta la preoccupazione legata al rischio cyber a livello globale, in salita al secondo posto rispetto al quinto del 2018, e soprattutto in Europa e Italia, dove occupa la vetta della classifica. L’anno scorso, invece, questo elemento non era compreso tra i primi cinque rischi. Anche il pericolo di frodi o furto di dati entra nella top 5 in Italia, mentre a livello europeo e mondiale è rispettivamente al sesto e settimo posto.
Il cda di Fineco ha deliberato di esercitare il diritto di opzione per l’acquisto, al prezzo di 22,5 milioni di euro più Iva, del marchio Fineco di proprietà di UniCredit. Il perfezionamento dell’operazione è atteso entro l’anno. Via libera anche ad alcune proposte di revisione della corporate governance per adeguarla al nuovo assetto azionario della banca. Oltre a un ulteriore rafforzamento dei requisiti degli esponenti aziendali in linea con la normativa e la prassi vigente, è prevista l’introduzione della facoltà per il board di presentare una propria lista di candidati alla carica di amministratore in sede di rinnovo dell’organismo.
- Morti sul lavoro, fare prevenzione con la patente a punti per le imprese
Più o meno un centinaio i morti sul lavoro da quando il nuovo governo ha giurato al Quirinale portando a Mattarella un programma dove, tra l’altro, c’è scritto: «Realizzare un piano strategico di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, assicurando livelli elevati di sicurezza e di tutela della salute nei luoghi di lavoro, nonché un sistema di efficiente vigilanza, corredato da un adeguato apparato sanzionatorio». Quattro i capisaldi dell’azione preparata dal governo, raccogliendo anche le istanze delle parti sociali: una patente a punti da assegnare alle imprese in base al grado di impegni e investimenti sul fronte della sicurezza; più alto il rating, maggiori le possibilità di accedere agli appalti pubblici. Una sorta di bonus-malus che i sindacati chiedono sia in termini di incentivo che di disincentivo, mentre le imprese resistono all’introduzione di penalizzazioni (tutt’al più chiedono in cambio una defiscalizzazione delle spese per la sicurezza, sul modello di industria 4.0). Poi il rafforzamento dei corpi ispettivi, procedendo ad almeno una parte delle 1400 assunzioni già decise ma mai attuate nell’Ispettorato nazionale del lavoro; più complicato, in questo senso, l’allargamento degli organici delle Asl auspicato dai sindacati. Creazione di una banca dati unica tra Inl, Inail e Asl. Infine, investimenti nella formazione, magari utilizzando il surplus di bilancio della stessa Inail, che in precedenza aveva reso possibile il taglio delle tariffe assicurati ve alle imprese.
- Mediobanca, il faro di Consob su Del Vecchio