La morte di un prossimo congiunto può comportare un danno da perdita parentale e un danno biologico, che saranno oggetto di valutazione separata ma di unitaria liquidazione
La morte di un prossimo congiunto può causare nei familiari superstiti oltre al danno parentale, consistente nella perdita del rapporto e nella correlata sofferenza soggettiva, anche un danno biologico vero e proprio, in presenza di un’effettiva compromissione dello stato di salute fisica o psichica di chi lo invoca, l’uno e l’altro dovendo essere oggetto di separata considerazione come elementi del danno non patrimoniale, ma nondimeno suscettibili – in virtù del principio della omnicomprensività della liquidazione – di liquidazione unitaria.
Cassazione civile sez. III, sentenza del 25/06/2019 n. 16909