Mentre sul risparmio pende di nuovo la spada di Damocle di nuove tasse, è in calo la raccolta delle reti di consulenti finanziari ad agosto. Secondo i dati rilevati da Assoreti i flussi sono stati pari a 2,7 miliardi di euro, in flessione del 10,5% rispetto a luglio (3,02 miliardi), anche per via dell’effetto stagionalità tipico del mese. Le scelte di investimento indicano una la distribuzione equa delle risorse nette tra i due principali comparti d’attività, il risparmio gestito e quello amministrato, ma con dinamiche opposte.
La raccolta netta sui prodotti del gestito è pari al 49,7% del totale a quota 1,34 miliardi, in riduzione del 27,6%, riconducibile alla contrazione dei volumi realizzati sulle polizze assicurative e sulle gestioni patrimoniali individuali, mentre il saldo netto sulla componente amministrata è aumentato del 16,6% a 1,35 miliardi per effetto del traino degli strumenti di parcheggio della liquidità che hanno attirato 1,15 miliardi, anche se in frenata da luglio (2 miliardi), e soprattutto grazie alla forte crescita delle movimentazioni sulle azioni pari a 500 milioni dai 30 milioni di luglio. Da inizio anno la raccolta delle reti è stata di 22,9 miliardi di cui 9,6 miliardi nel gestito e 13,3 miliardi nell’amministrato.
Nel dettaglio del risparmio gestito, ad agosto la raccolta netta realizzata attraverso la distribuzione diretta di quote di fondi è stata positiva per 763 milioni, in leggero aumento dai 687 milioni di luglio, con una netta preferenza per fondi aperti di diritto estero (718 milioni) e i fondi chiusi mobiliari (50 milioni), mentre sui fondi aperti di diritto italiano continuano prevalere i riscatti seppure in maniera più contenuta (-4 milioni). Le risorse destinate al comparto assicurativo e previdenziale sono state 550 milioni (92 a luglio) e hanno coinvolto le polizze vita tradizionali (211 milioni dai 266 milioni di luglio) e le unit linked (209 milioni da 389).
Il saldo delle gestioni patrimoniali individuali è risultato positivo per 31 milioni: la raccolta realizzata sulle gestioni in fondi (78 milioni) ha compensato ampiamente i disinvestimenti sulle gestioni in titoli (-46 milioni).
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