Alla fine di uno degli anni più vivaci per quanto riguarda fusioni e acquisizioni nel settore assicurativo statunitense, S&P Global Market Intelligence prevede che a fine anno il valore complessivo delle operazioni di merger & acquisition sarà superiore del 150% rispetto al 2017, arrivando a superare la soglia dei 44 miliardi di dollari.
Nei primi nove mesi del 2018, il valore aggregato delle transazioni ha raggiunto quota 39,1 miliardi di dollari, che rappresenta il secondo risultato più elevato di sempre.
“Siamo in un periodo in cui le compagnie assicurative stanno riconsiderando i parametri della propria attività “core” e spingono verso una sempre maggiore efficienza in termini di spese e utilizzo del capitale, che sta portando il volume delle operazioni di M&A vicino ai valori massimi storici, secondo un trend che proseguirà anche dopo la fine dell’anno”, ha detto Tim Zawacki, senior insurance analista presso S & P Global Market Intelligence.
La riforma fiscale federale, il continuo interesse dei fondi di private equity e dei player internazionali e verso il mercato statunitense sono stati gli elementi decisivi di questo crescente interesse verso le operazioni di M&A, nonostante la retorica della politica protezionista e l’eccesso di capitalizzazione.