Le tabelle di Milano rappresentano i parametri maggiormente idonei per consentire il rispetto dell’equità valutativa nella liquidazione del risarcimento dei danni subiti.
In ragione di ciò, nel caso in cui il giudice scelga di preferire tabelle diverse per la quantificazione del danno, deve fornire una congrua motivazione per giustificare la sua decisione.
Cassazione civile sez. III, 28/06/2018 n. 17018